giovedì, Novembre 27, 2025

“Song of the glacier”. Il grido di aiuto della natura diventa musica

Ultime News

IL SUONO GENERATO DALLO SFREGAMENTO E DALLA FRANTUMAZIONE DELLE PARETI DI GHIACCIO NON È SOLO UN RUMORE NATURALE MA IL GRIDO DI DOLORE DELLA TERRA CHE SI STA DISFACENDO. UGO NANNI, RICERCATORE DELL’UNIVERSITÀ DI OSLO, HA CATTURATO QUESTO LAMENTO STRAZIANTE TRASFORMANDOLO IN UNA COMPOSIZIONE MUSICALE. IL SUO SCOPO È CHIARO: FAR RISUONARE QUESTO DISPERATO APPELLO DELLA NATURA NELLE ORECCHIE DEL MONDO. “SONG OF THE GLACIER”, LA CANZONE NATA DA QUESTA REGISTRAZIONE UNICA, SARÀ PRESENTATA IL 5 OTTOBRE A GIOVINAZZO, UNENDO SCIENZA E MUSICA PER SENSIBILIZZARE SU UNA REALTÀ CHE NON POSSIAMO PIÙ IGNORARE

Lo scioglimento dei ghiacciai accelera l’innalzamento del livello del mare, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte comunità. Inondazioni e la scomparsa di intere zone del mondo sono solo alcune delle conseguenze imminenti. In questo contesto, anche la musica diventa un grido di aiuto, partendo dal Nord Europa e abbracciando il mondo intero.

Ugo Nanni, stimato ricercatore dell’Università di Oslo, ha deciso di dare voce a questo dramma registrando il lamento dei ghiacciai che si sciolgono. Nanni ha registrato il suono di un ghiacciaio a 300 metri di profondità nelle Svalbard, Norvegia.

Un suono profondo e disperato

Quel suono, profondo e disperato, è diventato una canzone intitolata “Song of the Glacier”, creata in collaborazione con il celebre coro svedese “Vocal Art Ensemble”, diretto da Jan Yngwe.

La registrazione del suono è stata realizzata alla stazione di ricerca Ny-Ålesund, la più a nord del mondo, dove il riscaldamento atmosferico avviene sette volte più velocemente rispetto alla media globale. Il lamento del ghiaccio sciogliendosi ha trovato nuova vita attraverso questo progetto musicale che fa parte dell’iniziativa globale “101 Flame of Inspiration”.

«Il mio scopo – spiega Nanni – è far venir fuori dal contesto scientifico il suono dei ghiacciai e farlo ascoltare a tutti per rendere quanta più gente possibile consapevole del cambiamento climatico e delle conseguenze cui stiamo andando incontro. Lo scioglimento dei ghiacciai porta all’innalzamento del livello del mare, a problemi di sostentamento e alle inondazioni di diverse zone del mondo che verranno sommerse e smetteranno di esistere. L’unica cosa che mi trasmette forza e mi dà speranza è incontrare persone che lottano affinché ciò non accada».

Ugo Nanni

Ugo Nanni, di origini francesi ma legato alla terra di Stiappa, nel Pistoiese, è una figura di spicco nello studio dei ghiacciai. Con un dottorato all’Università di Grenoble, sede di uno dei più importanti laboratori di glaciologia, ricercatore all’Università di Oslo, ha partecipato come relatore a importanti conferenze internazionali sul cambiamento climatico. Come la COP27 in Egitto e la COP28 a Dubai, oltre a vari incontri della European Geoscience Union e dell’American Geophysical Union.

Il pubblico avrà la possibilità di incontrare Nanni sabato 5 ottobre alle 19:30 alla Fondazione Defeo Trapani a Giovinazzo, in via delle Filatrici 32. Durante l’evento si potranno porre domande direttamente al ricercatore. Solo grazie alla condivisione di studi e ricerche come quelle di Nanni si potrà sperare di invertire la rotta e mitigare i danni causati dal cambiamento climatico.

“Song of the Glacier”

Durante la serata sarà presentata “Song of the Glacier”, nell’ambito del progetto musicale “101 Flame of Inspiration”, prodotto da E2D, fondata da Eric Forsmark e Peter D, in collaborazione con la Fondazione Defeo Trapani, a Giovinazzo (Bari). Questo progetto, nato in Puglia, ha coinvolto oltre cento musicisti provenienti da cinquanta Paesi e si concretizzerà in un film di 90 minuti e un album musicale.

I presenti potranno assistere alla proiezione di video inediti del progetto “101 Flame of Inspiration”, ma non solo: in perfetta armonia con il suono dei ghiacciai, Nanni si esibirà insieme a Eric Forsmark alle percussioni e ad altri musicisti: il pianista e compositore Orazio Saracino, il produttore e chitarrista Alex Grasso, entrambi giovinazzesi e il tastierista e percussionista barese Taepø.

Numero verde ONA

spot_img
spot_img
spot_img

Consulenza gratuita

    Articoli simili