Il tumore alla laringe viene chiamato anche carcinoma alla gola o tumore alla gola. In Italia si registrano circa 5.000 nuovi casi l’anno tra gli uomini e 500 tra le donne.
Il tumore alla gola più comune è il carcinoma a cellule squamose che colpisce la corda vocale vera, l’epiglottide e l’area post-cricoidea.
Lo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), in “Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite” ha confermato che tra gli agenti eziologici del tumore laringe vi è l’asbesto.
L’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto e il presidente, l’Avvocato Bonanni, tutelano tutte le vittime esposte ad agenti cancerogeni, come l’amianto. Offrono servizi di consulenza medica e legale gratuita.
Che cos’è la laringe e quali funzioni svolge?
La laringe è un organo dell’apparato respiratorio. È lunga circa 12 centimetri e ha una struttura cartilaginea, rivestita da una mucosa. I tumori laringei originano, nella maggior parte dei casi, proprio dalla mucosa (epitelio) che riveste l’interno del canale.
È collegata verso l’alto con l’orofaringe e l’ipofaringe e continua, in basso, con la trachea. La parte superiore della laringe è chiusa dall’epiglottide. Durante la deglutizione, protegge le vie aeree impedendo al cibo di finire nella trachea. Inoltre la zona della laringe ospita le corde vocali, organo fondamentale della fonazione.
Sintomi più frequenti del tumore alla laringe
Il cancro alla gola presenta diversi sintomi che all’apparenza possono non destare sospetti in quanto non specifici. Se, però, si protraggono per più di 2 settimane senza mostrare segni di miglioramento, è opportuno rivolgersi al proprio medico curante.
Quando il tumore alla gola colpisce le corde vocali, può manifestarsi una alterazione della voce. In caso di tumore dell’epiglottide, si avverte la sensazione di avere un corpo estraneo e un dolore all’orecchio. In generale, i sintomi più comuni del tumore alle corde vocali sono:
- raucedine;
- tosse;
- difficoltà a deglutire;
- mal di gola persistente;
- perdita di peso;
- difficoltà respiratorie;
- linfonodi ingrossati;
- epistassi;
- chiusura della tuba di Eustachio (sensazione di orecchie tappate).
Epidemiologia del tumore della laringe o tumore alla gola
Il 95% dei casi di tumore alla laringe insorge dopo i 40 anni. L’incidenza del tumore della laringe è maggiore tra gli individui di età superiore ai 60 anni, in particolare tra gli uomini esposti a sostanze cancerogene (come l’asbesto, detto anche Eternit) per motivi professionali (in fabbriche o negli stabilimenti industriali).
I principali fattori di rischio del tumore alla laringe
Per i tumori della laringe e della faringe i principali fattori di rischio sono il fumo di sigaretta e il consumo di bevande alcoliche. Infatti questi agenti cancerogeni di malattie professionali sono riconosciuti nel Gruppo 1, cioè tra quelli di sufficiente evidenza di cancerogenicità nell’uomo. Sono compresi in questo gruppo anche tutti i minerali di asbesto e le nebbie di acidi forti minerali, come l’acido solforico.
Invece sono tra gli agenti del tumore della laringe del Gruppo 2 il fumo passivo, ingestione di mate caldo, gas mostarda solforata-iprite e quelli derivanti dalle attività nelle industrie di produzione delle gomme. Questi hanno una evidenza limitata di cancerogenicità nell’uomo.
Inquadramento malattia professionale tumore della laringe
AGENTI CAUSALI | Periodo massimo d’indennizzabilità | Lista | Gruppo |
Vetri artistici, contenitori in vetro, vetro stampato (manifattura) | illimitato | III | 6 (tumori professionali) |
Asbesto | illimitato | I | 6 |
Acido solforico | illimitato | I | 6 |
Cloruro di carbonile (fosgene) e iprite | illimitato | I | 6 |
Industria della gomma | illimitato | II | 6 |
- La lista I: malattia di origine lavorativa di elevata probabilità;
- lista II: malattia di origine lavorativa di limitata probabilità;
- lista III: malattia di origine lavorativa possibile.
Diagnosi del tumore alla laringe: esami
Per la diagnosi del tumore della laringe, inizialmente, viene effettuata una visita otorinolaringoiatrica con l’esame dei sintomi e della anamnesi lavorativa.
Successivamente, può essere effettuata una laringoscopia. Questa è una procedura indolore che permette l’ispezione della laringe e delle corde vocali attraverso il laringoscopio a fibre ottiche.
Si può ricorrere anche a esami di endoscopia, biopsia tissutale e di diagnostica per immagini, come l’NBI (Narrow Band Imaging), un sistema che permette di identificare anche i carcinomi più superficiali grazie alla tecnologia ottica.
La diagnosi precoce si ottiene attraverso una periodica sorveglianza sanitaria, soprattutto per chi è stato esposto ad amianto per motivi professionali o teme di esserlo stato.
Grazie ad essa si possono adottare tempestivamente le terapie più efficaci e avere maggiori chance di guarigione e di sopravvivenza.
Cura e terapie del tumore alla laringe
Il tumore della laringe o carcinoma laringeo può essere trattato chirurgicamente. Nei casi circoscritti, è possibile conservare le funzioni vocali, respiratorie e di deglutizione. Nei casi di cancro più esteso, spesso è necessaria l’asportazione di tutto l’organo e dei linfonodi circostanti. La tecnica utilizzata è quella della laringectomia.
Per il tumore alla laringe, il ricorso alla radioterapia e alla chemioterapia è soprattutto relativo alla funzione adiuvante nel post operatorio. Queste due terapie sono importanti per ridurre la possibilità recidività della patologia.
In ogni caso, la guarigione dipende dalla sede e dall’estensione del tumore e dalle condizioni generali di salute del paziente.
I diritti delle vittime di cancro della laringe
Un lavoratore che ha contratto il cancro della laringe deve, per prima cosa, verificare le condizioni di lavoro e l’eventuale esposizione agli agenti cancerogeni.
Una volta ottenuto il riconoscimento di malattia professionale, si potrà attivare la procedura INAIL dell’indennizzo del danno biologico e richiedere la tutela risarcitoria del danno differenziale, per l’integrale risarcimento del danno.
In caso di decesso, il risarcimento INAIL o rendita INAIL viene liquidata al coniuge superstite nella misura del 50% della prestazione spettante alla vittima (rendita di reversibilità) e ai figli nella misura del 20% per ognuno, a condizione che non superi l’iniziale 100%.
Riconoscimento dell’indennizzo INAIL
In Italia le malattie e i tumori da amianto sono riconosciuti ed indennizzati dall’INAIL.
Le malattie professionali da asbesto sono divise in 3 liste malattie professionali INAIL. Il tumore alla laringe è compreso nella Lista I, cioè tra le malattie da amianto la cui origine lavorativa è di “elevata probabilità”.
Per questo motivo è sufficiente la prova della presenza dell‘asbesto nell’ambiente lavorativo per avere la presunzione legale di origine e ottenere il riconoscimento delle prestazioni previdenziali, senza dover superare alcune valore limite amianto (Cass., Sez. Lav., n. 23653/16).
Con il riconoscimento dell’origine professionale sussiste quindi il diritto alla rendita mensile, stabilita in proporzione all’entità del danno biologico (non inferiore al 16%). Se invece il danno biologico fosse inferiore, sussiste il diritto all’indennizzo del danno biologico con una tantum.
Indennizzo malattia professionale: aggiornamento 2021
Recentemente la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n.38862/2021, si è pronunciata sul ricorso di un cittadino, affetto da carcinoma alla laringe, che si era visto rigettare la domanda proposta nei confronti dell’INAIL e volta a conseguire la rendita o l’indennizzo per malattia professionale.
La Suprema Corte ha ritenuto fondata la richiesta del ricorrente, che contestava alla Corte di appello di aver trascurato di considerare che il d.m. del 2014. Questo infatti individua, nella lista n. 1, gruppo 6, il tumore alla laringe come malattia la cui origine lavorativa è di elevata probabilità in relazione all’esposizione all’amianto nell’ambiente di lavoro.
Inoltre la Cassazione ha ricordato che “ai fini dell’operatività della tutela assicurativa per la giurisprudenza – anche costituzionale (Corte. Cost. 206/74) – sia sufficiente il rischio ambientale (cfr. Cass. SU 13025/2006; 15865/2003, 6602/2005, 3227/2011), ovvero che il lavoratore abbia contratto la malattia di cui si discute in virtù di una noxa comunque presente nell’ambiente di lavoro ovvero in ragione delle lavorazioni eseguite al suo interno, anche se egli non fosse stato specificatamente e direttamente addetto alle stesse mansioni nocive e a prescindere dal livello di esposizione”.
Fondo Vittime Amianto per tumore della laringe
Con il riconoscimento dell’origine professionale del tumore laringeo, si ha diritto anche alle prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto (art.1 co. 241/246 L.244/2017)
Questa prestazione è erogata direttamente dall’INAIL e viene sommata alla rendita mensile. Può essere anche accreditata, in caso di decesso, alla rendita in reversibilità in favore del coniuge e dei figli minorenni.
Pensione inabilità tumore alla laringe
Coloro che hanno il tumore alla laringe di origine professionale hanno diritto ai benefici contributivi amianto (ex art. 13, co. 7, L. 257/1992).
Questa misura comporta una maggiorazione del 50% del periodo di esposizione professionale, consentendo così al lavoratore l’accesso al prepensionamento amianto.
Chi non ha ancora maturato il diritto al collocamento in quiescenza, può richiedere la pensione d’invalidità amianto (art.1, comma 250, L.232/2016).
Il requisito necessario per ottenerlo non è di tipo anagrafico, bensì contributivo. È sufficiente la maturazione di 5 anni di anzianità contributiva, 3 dei quali maturati negli anni antecedenti la presentazione della domanda amministrativa.
Al contrario, se il paziente è già in pensione, si attua invece la rivalutazione dei contributi, sempre utilizzando il coefficiente 1,5.
Come richiedere la pensione invalidità amianto
L’INPS con la riforma della normativa, ha indicato le linee guida ai cittadini per l’ottenimento del pensionamento per malattia asbesto correlata con pensione di invalidità, a prescindere dall’età e dall’anzianità.
Riconoscimento status di Vittima del Dovere
Esistono delle prestazioni aggiuntive riservate alle vittime di tumore alla laringe di origine professionale tra le Forze Armate e il Comparto Sicurezza.
Questi possono avvalersi del diritto alle prestazioni di vittima del dovere, con il riconoscimento della causa del servizio (art.20 L.183/2010).
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Risarcimento danni per vittime tumore laringeo
La vittima di tumore alla laringe di origine lavorativa ha diritto a richiedere anche il risarcimento del danno.
Infatti l’INAIL indennizza soltanto il danno biologico e quello patrimoniale per diminuite capacità di lavoro. L’integrale ristoro dei danni si ottiene, invece, facendo valere la responsabilità contrattuale ed extracontrattuale.
L’intero risarcimento comprende in aggiunta il danno morale e quello esistenziale. La quantificazione si stabilisce in maniera personalizzata e tiene conto delle tabelle stabilite dal Tribunale di Milano.
Tumore della laringe: assistenza medica e legale
L’ONA tutela tutte le vittime di malattie asbesto correlate.
Si può richiedere l’assistenza medica e la tutela legale dei propri diritti. Grazie al presidente, l’Avv. Bonanni, e al suo team di esperti legali aiuta le vittime ad ottenere i benefici a cui hanno diritto.
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