Quali sono le patologie asbesto correlate?

In questa guida scopriamo quali sono le patologie asbesto correlate, ossia le malattie causate dall’amianto, anche detto asbesto.

Scopriamo anche quali sono i diritti legali ed i benefici previsti dalla legge per coloro a cui è stata diagnosticata una patologia asbesto correlata.

L’ONA Osservatorio Nazionale Amianto fornisce assistenza medica e legale gratuita alle vittime dell’amianto, permettendogli di ottenere i benefici di cui hanno diritto.

L’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni si appellano alla prevenzione in tutte le sue forme.

Indice dei contenuti

  • Amianto come fattore di rischio per la salute

  • Le varie malattie amianto

  • Le varie tipologie di mesotelioma

  • Quali sono i tumori da amianto?

  • La strage di amianto in Italia e nel mondo

  • Le varie forme di prevenzione

  • Quali sono i diritti delle vittime di amianto?

  • Le malattie professionali riconosciute dall’INAIL

  • Come ottenere assistenza legale e medica?


  • Tempo stimato di lettura: 16 minuti

    L’amianto è un cancerogeno perfetto

    Con il termine amianto e con il suo sinonimo asbesto, si indica un gruppo di minerali accomunati da caratteristiche comuni. Asbesto significato racchiude i minerali asbestiformi hanno la capacità di suddividersi in fibre via via più sottili, fino a raggiungere delle dimensioni impercettibili all’occhio umano. Proprio per queste loro caratteristiche sono facilmente inalabili.

    Una volta inalate o ingerite, queste fibre, possono provocare infiammazioni, asbestosi, placche e ispessimenti pleurici. Tali patologie da amianto possono in seguito evolvere in neoplasia. Le neoplasie causate dall’esposizione all’amianto colpiscono in particolare le vie respiratorie e il tratto gastrointestinale, ma non solo.

    Gli effetti cancerogeni dell’amianto e i gravi danni causati alla salute sono confermati dalla monografia IARC “Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite“.

    L’amianto è stato utilizzato in numerosissime applicazioni. Se ne contano oltre 3000, soprattutto nel campo dell’edilizia. Quando i materiali di amianto si sfaldano, in seguito ad usura o traumi meccanici, permettono alle fibre killer di disperdersi nell’ambiente. Per questo è importante la bonifica dei siti contaminati.

    Rischi da esposizione anche a basse dosi

    L’unica possibilità per evitare con certezza i danni dell’esposizione alle fibre di amianto è quella di evitare l’esposizione, attraverso la bonifica dei siti contaminati.

    Grazie ai dati resi disponibili dal Ministero dell’Ambiente, la mappa dell’amianto italiano diventa più accurata, ma resta incompleta. Ne tratta la pubblicazione “Siti a rischio amianto” dell’Avvocato Bonanni. È inoltre possibile segnalare la presenza di aree contaminate grazie all’APP AMIANTO.

    L’ONA e l’avvocato Ezio Bonanni sostengono da anni che non esiste una soglia di sicurezza per esposizione ad asbesto. Anche dosi poco elevate di fibre possono essere sufficienti a provocare il mesotelioma e altre patologie asbesto correlate. Esiste infatti un’alta incidenza di tumori causati da amianto, anche in caso di esposizioni a basse dosi di fibre (IPCS INCHEM). 

    Inoltre è possibile consultare, in questo giornale, tutte le ultime notizie inerenti l’amianto nella relativa categoria (news amianto).

    Quali sono le patologie asbesto correlate?

    Le fibre di amianto, una volta inalate o ingerite, provocano infiammazione.

    Queste infiammazioni possono successivamente evolvere in cancro. Le più comuni neoplasie sono il tumore del polmone e il mesotelioma pleurico. Ma l’esposizione ad amianto determina anche altre tipologie di tumori causati dall’amianto.

    In cosa consiste l’asbestosi polmonare? 

    L’asbestosi polmonare é una malattia da amianto. Questa pneumoconiosi esordisce in modo insidioso, solitamente dopo 15 o 20 anni dall’esposizione.

    L’asbestosi provoca difficoltà respiratoria (dispnea). In principio essa si manifesta solo a seguito di sforzi, poi anche a riposo. Tra i sintomi più comuni ci sono tosse cronica poco produttiva e resistente a terapia. La gravità dell’insufficienza respiratoria che segue, è correlata alla durata dell’esposizione e alla sua intensità.

    L’asbestosi malattia professionale è indennizzata dall’INAIL (Istituto Nazionale Assistenza Infortuni sul Lavoro). Viene considerata di origine professionale perché causata da esposizioni assai elevate a polveri e fibre di asbesto.

    Placche pleuriche e ispessimenti della pleura

    Le placche pleuriche sono infiammazioni della pleura. La pleura è la membrana sottile che avvolge i polmoni. Essa è formata da due foglietti: pleura viscerale (legata ai polmoni) e pleura parietale (legata alla gabbia toracica).

    Entrambe hanno uno strato di cellule piatte ed estese chiamate mesotelio e uno strato di fasci di collagene. La pleura può essere colpita da processi infiammatori, da pneumotorace e da processi fibrosi, come le placche calcifiche e gli ispessimenti pleurici.

    Cardiopatie e complicazioni cardiache da amianto

    Le fibre di amianto ledono anche il sistema cardiorespiratorio. Le malattie cardiache possono manifestarsi come complicanza dell’asbestosi. Per questo motivo, in caso di malattia cardiaca causata dall’asbestosi, si può richiedere l’indennizzo INAIL.

    Il mesotelioma e le varie tipologie

    Le fibre di amianto sono responsabili di uno dei tumori più pericolosi. Il mesotelioma colpisce i mesoteli, ovvero alcune membrane a cellule estese che rivestono alcuni organi del nostro corpo. Come l’asbestosi, è una malattia asbesto correlata che trova la sua unica origine nell’esposizione all’amianto.

    Per essere indennizzata dall’INAIL è sufficiente dimostrare che sussiste la presenza di asbesto nei luoghi di lavoro. L’INAIL ne considera infatti l’insorgenza sempre causata da esposizione lavorativa. Per sviluppare il mesotelioma infatti, secondo l’INAIL, sono necessarie esposizioni elevate e prolungate nel tempo.

    Mesotelioma pleurico, peritoneale, pericardico e testicolare

    Tra tutti i mesoteliomi, quello che colpisce la pleura è il più comune. Il mesotelioma pleurico rappresenta l’80% dei mesoteliomi. Quando le fibre inalate giungono alla pleura avviano l’infiammazione che in seguito causa il cancro del mesotelio della pleura. Le vittime di mesotelioma della pleura hanno diritto all’indennizzo INAIL.

    Le fibre asbestiformi provocano anche il cancro del pericardio. Il mesotelioma pericardico è un tumore del cuore che si sviluppa nella sierosa che avvolge l’organo e che si collega al diaframma.

    Il peritoneo è la membrana che avvolge lo stomaco. Può essere attaccata dalla fibra killer. L’asbesto, inalato e ingerito, provoca il cancro del peritoneo, detto mesotelioma del peritoneo o mesotelioma peritoneale. Insieme al mesotelioma pericardico e a quello della tunica vaginale del testicolo è uno dei mesoteliomi più rari.

    Le fibre di asbesto, attraverso il flusso sanguigno e il sistema linfatico, giungono fino all’apparato genitale. In particolare quando raggiungono quello maschile causano il mesotelioma della tunica vaginale del testicolo. La tunica vaginale del testicolo è la membrana che avvolge i testicoli. Per questo può essere definito semplicemente mesotelioma testicolare.

    Patologie asbesto correlate: tumore al polmone

    Dalle statistiche risultano 17,5 milioni i nuovi casi di tumore, come quello polmonare, e 8,7 milioni i morti.

    Il tumore al polmone è una neoplasia che colpisce il polmone. Ne esistono di due tipi: adenocarcinoma e microcitoma. Il cancro del polmone causato dall’esposizione all’asbesto non sempre si manifesta in seguito ad asbestosi, essendo possibile anche a basse soglie di esposizione.

    Resta una neoplasia dose dipendente e per questo il il rischio e l’abbattimento dei tempi di latenza sono proporzionali all’entità dell’esposizione, per intensità e durata. L’amianto agisce in sinergia e potenzia gli effetti del fumo di tabacco e di altri cancerogeni.

    A tal proposito, recentemente, il Report del Global Burden of Disease Cancer Collaboration ha dimostrato che, nonostante siano diminuite le abitudini tabagiche, è aumentato il numero di casi del tumore del polmone del 33%, nel periodo dal 2005 al 2015. Ciò ribadisce come la più alta incidenza del tumore del polmone è la conseguenza dell’esposizione agli altri cancerogeni, tra i primi l’asbesto.

    L’ONA assiste le vittime di tumore al polmone per ottenere l’indennizzo INAIL.

    Tumore della laringe tra le patologie asbesto correlate

    Il cancro della laringe è un cancro della gola che colpisce l’organo della laringe. Colpisce soprattutto i maschi adulti sopra i 55 anni. L

    ‘esposizione a polveri e fibre di amianto, il tabacco, l’abuso di alcol, infezioni da HPV, dieta povera di ortaggi e frutta e altri agenti cancerogeni di natura occupazionale e ambientale sono i principali fattori di rischio per questo tipo di tumore.

    Cancro alle ovaie causato da amianto

    Il cancro delle ovaie è una neoplasia che colpisce l’apparato riproduttivo femminile ed in particolare le ovaie.

    Le cause del cancro alle ovaie possono essere diverse: esposizione a polveri e fibre di amianto e ad altri agenti tossici, patogeni e cancerogeni, cause genetiche o legate allo stile di vita. In questo caso sono determinanti obesità, fumo, assenza di esercizio fisico, dieta povera di ortaggi.

    Patologie asbesto correlate: tumore della faringe

    Il tumore alla faringe è una neoplasia che si sviluppa nel tratto respiratorio e nella faringe. Per quanto riguarda questo tipo di tumore, il mondo scientifico non concorda sulla sua eziologia legata all’esposizione a fibre di amianto.

    Seconda l’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto e il suo pool di medici, anche il tumore della faringe, così come tutti gli altri tumori della gola, possono essere causati dall’amianto, in un ruolo quantomeno concausale.

    Cancro dello stomaco come tumore da amianto

    Il tumore dello stomaco è un adenocarcinoma gastrico che colpisce le cellule del rivestimento interno della muscosa di questo organo. Anche questa forma di neoplasia può essere indennizzata dall’INAIL.

    Tumore del colon retto tra le malattie amianto

    Il tumore del colon retto è una patologia asbesto correlata che può essere indennizzata dall’INAIL e soggetta a maggiorazioni contributive INPS.

    L’Avv. Ezio Bonanni e l’ONA si sono battuti affinché anche questa forma di neoplasia fosse indennizzata in quanto patologia correlata all’amianto. Infatti sono state diverse le sentenze di condanna dell’INAIL.

    Tumore dell’esofago causato da amianto

    Il tumore dell’esofago è il nono tumore più frequente al mondo. Colpisce soprattutto gli uomini al di sopra dei 60 anni. L’esposizione alle fibre di amianto sono tra i fattori di rischio per questo tipo di tumore.

    L’INAIL inserisce questo tipo di tumore nella lista III, ossia tra le malattie che hanno una possibile causa nell’esposizione. Tuttavia, è possibile ottenerne il riconoscimento.

    Epidemia di patologie asbesto correlate nel mondo

    Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, gli esposti ad asbesto a livello mondiale sarebbero più di 125 milioni lavoratori.

    Secondo le stime più recenti, ogni anno perdono la vita circa 107.000 lavoratori per esposizione professionale ad asbesto. In queste stime sono considerate solo le morti per mesotelioma, tumore del polmone e asbestosi.

    Tuttavia in moltissimi Paesi del mondo, tra questi la Russia e il Brasile, l’amianto continua a essere estratto, lavorato e commercializzato.

    I dati sono consultabile nella pubblicazione “The global burden of non-malignant respiratory disease due to occupational airborne exposures“.

    Le patologie asbesto correlate in Italia

    Le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono considerate dall’Osservatorio Nazionale Amianto una sottostima. Non tengono infatti conto di tutte le patologie amianto correlate.

    Secondo le stime dell’ONA, solo in Italia, nel 2019, si sono verificati 6000 decessi per malattie amianto.

    L’ONA ha avviato il censimento dei casi di patologie asbesto correlate, costituendo il registro ONA REPAC (Registro Patologie Amianto Correlate). Attraverso il portale tutti i cittadini possono segnalare i casi di malattie causate dall’amianto.

    La segnalazione dei casi di patologie asbesto correlate ha lo scopo di aggiornare costantemente i dati epidemiologici e la mappatura della presenza dell’asbesto nei luoghi di vita e di lavoro.

    Segnalare i casi di malattie amianto correlate permette l’integrazione e l’aggiornamento delle attuali tabelle INAIL delle malattie professionali, che prevedono 3 liste.

    Il tumore della laringe e delle ovaie, per esempio, sono amianto patologie correlate inserite solo nel 2014 nella Lista I dell’INAIL, proprio grazie al costante aggiornamento e all’integrazione dei casi di malattie professionali.

    Epidemia da malattie amianto: la conferma dell’ISS

    L’Istituto Superiore di Sanità, al fine di ottemperare alle richieste emerse durante il Tavolo inter-istituzionale del Nucleo Tecnico Amianto-Gruppo Salute e di indirizzare le attività di prevenzione e assistenza alle vittime dell’amianto, ha stimato che, fino al 2017, ci sono stati circa 231.000 decessi l’anno nel mondo dovuti a malattie asbesto correlate.

    In particolare per mesotelioma, in Italia, dal 2010 al 2016, si contano 7.660 uomini e 2.947 donne deceduti. Invece, per asbestosi, sono 361 le vittime uomini e 44 le donne. Infine è stimato che 11% dei tumori polmonari che colpiscono gli uomini è attribuibile all’esposizione ad amianto (2.718 decessi l’anno), mentre 1,2 % nelle donne (112 decessi l’anno). A queste patologie si aggiunge anche l’impatto del tumore ovarico. Secondo l’ISS, circa lo 0,5% è attribuibile all’esposizione ad amianto (circa 96 decessi nel periodo tra il 2010 e il 2015).

    L’ancora rilevante numero di patologie amianto correlate, a distanza di 17-25 anni dal bando dell’amianto, richiede quindi adeguati e immediati interventi.

    Come prevenire le patologie asbesto correlate?

    Per amianto malattie correlate sono in continuo aumento. Per questo motivo è necessario evitare ogni forma di esposizione attraverso la prevenzione primaria.

    Infatti non esiste una soglia minima al di sotto della quale il rischio si annulla, come afferma il Consensus Report di Helsinki.

    La prevenzione primaria è lo strumento più efficace e di effettiva tutela della salute rispetto ai danni provocati dalla fibra killer.

    Con la legge 257/92, l’amianto è stato bandito in Italia, ma senza imporne la bonifica. Numerosi edifici, tra cui scuole pubbliche e ospedali, presentano tutt’oggi manufatti in amianto. Le esposizioni continuano e ci sono sempre nuovi casi di patologie asbesto correlate.

    Della presenza di amianto nelle scuole tratta il primo episodio di ONA TV “Amianto nelle scuole, un pericolo ancora presente“. Invece il problema della presenza di asbesto negli ospedali è stato approfondito nel terzo episodio “Amianto negli ospedali, ammalarsi dove ci si cura“.

    Prevenzione secondaria e la tutela legale

    Nel caso in cui ci siano già state esposizioni, è necessaria la prevenzione secondaria. La prevenzione secondaria consiste nell’evitare ulteriori esposizioni. Allo stesso tempo impone la sorveglianza sanitaria degli esposti.

    La diagnosi precoce permette infatti di aumentare le possibilità di guarigione dalle patologie amianto e di migliore la qualità di vita delle vittime. Ciò risulta nella stessa disposizione dell’art. 259 del Dlgs. 81/2008

    L’inquinamento da Eternit e il rischio amianto rappresentano un’emergenza sociale e sanitaria che si traducono in un’emergenza giudiziaria. (prevenzione terziaria).

    L’Avv. Bonanni, presidente dell’ONA, è stato il pioniere, in Italia, della difesa dei lavoratori e dei cittadini esposti e vittime della fibra killer. Con un lavoro decennale, coadiuvato da un pool di avvocati professionisti, ha contribuito a creare la giurisprudenza al momento presente.

    Diritti delle vittime di patologie asbesto correlate

    Gli esposti ad amianto che hanno contratto una delle patologie amianto correlate che abbiamo visto più su hanno diritto ad una serie di benefici e risarcimenti, come il prepensionamento amianto, il Fondo Vittime Amianto, l’indennizzo INAIL e lo status di vittima del dovere.

    Riconoscimento dell’indennizzo e rendita INAIL

    I lavoratori esposti del settore privato o pubblico privatizzato hanno il diritto di vedersi riconosciuto un indennizzo pagato dall’INAIL e un risarcimento una tantum dei danni.

    Per ottenere l’indennizzo o la rendita INAIL bisogna ottenere il riconoscimento di malattia professionale.

    Sulla base del valore del danno biologico:

    • Se è inferiore al 6% non sussiste l’indennizzo INAIL;
    • tra il 6 e il 15% l’INAIL indennizza il danno biologico, mentre tutte le altre componenti sono risarcite dal datore di lavoro;
    • dal 16% la vittima ha diritto alla rendita INAIL, che prevede l’indennizzo del danno biologico e del danno patrimoniale per diminuite capacità di lavoro.

    Rendita di reversibilità per superstiti

    L’art. 85 del D.P.R. 1124/1965 regola i casi di decesso del lavoratore assicurato. I superstiti hanno diritto all’indennizzo, all’assegno funerario e, se applicabile, alla rendita INAIL di reversibilità. La richiesta deve essere formulata entro il termine dei 3 anni.

    Sono titolari dei diritti di cui all’art. 85 del D.P.R. 1124/1965, rispettivamente il coniuge e gli orfani. Il primo nella misura del 50%, i secondi del 20%, senza poter superare il 100%.

    I figli hanno diritto alla prestazione fino alla maggiore età e, se studenti, fino ai 26 anni. Ci sono anche altri titolari a determinate specifiche condizioni.

    Liste INAIL delle patologie asbesto correlate

    L’INAIL ha inserito le patologie amianto in tre liste. Alla prima lista appartengono le malattie che sono considerate con elevata probabilità di origine lavorativa.

    Nella LISTA I dell’INAIL ci sono asbestosi, placche e ispessimenti pleurici, tutti i tipi di mesotelioma, tumore al polmone, tumore alle ovaie e tumore della laringe.

    In questi casi sussiste la presunzione legale di origine. La concausa infatti è sufficiente ad affermarne l’origine professionale. Perciò, l’INAIL, ove voglia negarne l’origine professionale, dovrà dimostrarne l’esclusiva origine extraprofessionale.

    Per la presunzione legale di origine (artt. 3, 139 e 211 del DPR 1124/65 e art. 10, comma 3, del D. Lgs. 38/2000), è sufficiente anche la sola presenza dell’amianto nell’ambiente lavorativo.

    Nella LISTA II sono comprese le malattie causate dall’amianto la cui origine lavorativa è di limitata probabilità. Sono tumore alla faringe, dello stomaco e del colon retto.

    La prova del nesso causale in questo caso è a carico del lavoratore assicurato (criteri INAIL per il nesso causale malattie professionali).

    La LISTA III comprende solo il tumore all’esofago, la cui origine lavorativa è ritenuta possibile. La prova del nesso causale è a carico della vittima.

    Altre patologie amianto non tabellate

    Cosa fare nel caso in cui gli esposti abbiano contratto per amianto malattie diverse che non appaiono tra quelle previste dall’INAIL nelle sue tabelle?

    Il Prof. Giancarlo Ugazio, sulla base della revisione della letteratura scientifica, ha dimostrato che l’esposizione a polveri e fibre di amianto provoca anche altre patologie, oltre a quelle previste dall’INAIL.

    Il sistema delle tabelle è stato scardinato prima dalla Corte Costituzionale. Poi il legislatore, con l’art. 10, comma 4, del D.Lgs. 38/2000, ha affermato il principio che, in caso di infermità, il lavoratore assicurato può dimostrare l’origine professionale di amianto malattia. 

    Tra le malattie da amianto e da altri cancerogeni per cui ONA ha ottenuto i risarcimenti ci sono: 

    • tumore al cervello; 
    • colecisti;
    • cancro del pancreas;
    • tumore della prostata;
    • rene;
    • tiroide;
    • vagina-vulva;
    • vescica;
    • cancro alla mammella.

    A queste si aggiungono altre malattie che colpiscono il sistema nervoso centrale (come il morbo di Alzheimer) e la sclerosi laterale amiotrofica. 

    Tra i principali studi scientifici che hanno dimostrato la correlazione tra l’amianto e altri tipi di malattie e neoplasie ci sono:

    Prestazione aggiuntiva del Fondo Vittime Amianto

    Nel caso di riconoscimento di patologia asbesto correlata, sussiste il diritto alle prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto.

    Il Fondo è istituito con l’art. 1 commi 241/246 L. 244/2007. Eroga un indennizzo che si aggiunge alla rendita INAIL, nella misura del 15% (Circolare INAIL n. 25 del 27 settembre 2021).

    Hanno diritto all’accesso al fondo anche le vittime di mesotelioma per esposizione familiare e ambientale. In quest’ultimo caso l’indennizzo consiste nel versamento una tantum dell’importo di 10.000 euro. 

    Benefici contributivi e prepensionamento amianto

    Le vittime di malattie asbesto correlate che hanno ottenuto dall’INAIL il riconoscimento di malattia professionale hanno diritto ai benefici contributivi.

    Infatti sulla base dell’art. 13, comma 7, L. 257/92, le vittime delle malattie professionali causate da esposizione lavorativa ad amianto hanno diritto ad ottenere dall’INPS la moltiplicazione del periodo di esposizione ad amianto con il coefficiente 1,5.

    Questo indennizzo contributivo é utile, sia per il prepensionamento che per la rivalutazione delle prestazioni pensionistiche già in godimento

    Sussiste anche il diritto a poter richiedere l’immediato pensionamento, cioè la pensione invalidità amianto. I requisiti di accesso sono i 5 anni di anzianità contributiva, di cui gli ultimi 3 antecedenti il riconoscimento della malattia.

    Il prossimo termine per il deposito della domanda di prepensionamento amianto è il 31.03.2022. Dopo tale data si dovrà aspettare l’anno successivo. I dettagli della procedura sono definiti dalla Circolare INPS n. 34 del 09.03.2020.

    Riconoscimento come Vittima del dovere

    I dipendenti delle Forze Armate e del Comparto Sicurezza che, per motivi di servizio, hanno contratto la malattia asbesto correlata possono ottenere lo status di Vittime del Dovere.

    Questo riconoscimento dà diritto a benefici aggiuntivi. Inoltre, potrai restare aggiornato su tutte le news vittime del dovere, consultando questo link.

    Risarcimento danni per le patologie asbesto correlate

    Le patologie asbesto correlate sono altamente invalidanti. Oltre al danno biologico provocano anche una serie di altri pregiudizi. Sconvolgono la vita della vittima e dei familiari.

    Per questo motivo lo strumento risarcitorio prevede un risarcimento dei danni. Tra i danni non patrimoniali ci sono:

    Il danno patrimoniale si distingue tra il danno emergente ed il lucro cessante.

    L’indennizzo INAIL malattia professionale copre soltanto una parte del danno da minore capacità lavorativa. Però le vittime amianto hanno diritto all’integrale ristoro del pregiudizio sofferto.

    Il lavoratore vittima amianto ha diritto al risarcimento dei danni differenziali. Questi rappresentano la differenza tra l’indennizzo INAIL del danno patrimoniale e del danno biologico e il dovuto. Il tutto è confermato dalla Corte di Cassazione, Sez. Lav., Sent. n. 777/2015.

    Per la quantificazione del risarcimento danni bisogna considerare le Tabelle del Tribunale di Milano.

    Diritto del risarcimento danni per gli eredi

    In caso di decesso del lavoratore le somme che gli erano dovute vengono versate agli eredi.

    I stretti congiunti hanno diritto anche al risarcimento dei danni che hanno sofferto direttamente per la perdita del loro congiunto. Infatti, in caso di decesso, sussistono i danni catastrofale e tanatologico.

    Anche in questo caso il criterio è quello dell’integrale risarcimento, con quantificazione equitativa (SSUU 26972/2008). Poi vi è lo scomputo per la sola rendita diretta, per poste omogenee al netto delle prestazioni INAIL, solo per quanto riguarda i danni iure hereditario (Cass., sez. Lav., sent. n. 777 del 2015).

    Come precisato dalla Corte di Cass., Sez. lav., n. 30857/2017, gli importi della rendita di reversibilità non debbono essere scomputati.

    In sostanza non vi é compensatio. Quindi tutte le somme debbono essere erogate per i danni iure proprio, che si aggiungono a quelli che debbono essere erogati in qualità di eredi.

    tumore faringe amianto

    Tutela legale e medica per patologie asbesto correlate

    L’ONA tutela tutti i lavoratori affetti da patologie asbesto correlate. Il presidente, l’Avv. Bonanni, e il suo team di legali esperti forniscono una consulenza legale per salvaguardare i diritti di coloro che ne fanno richiesta.

    Inoltre, grazie alla squadra di medici volontari, coordinati dal Dott. Cianciosi, è possibile richiedere una consulenza medica gratuita. In questo modo è possibile avere tutte le informazioni riguardo le terapie più idonee.

    È possibile rivolgersi all’ONA chiamando il numero verde o attraverso Whatsapp. In più si può compilare il form nella pagina per ricevere assistenza medica e legale gratuita.