Economia circolare: definizione e i migliori esempi

Economia definizione del tipo circolare prevede uno sviluppo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e dei suoi delicati equilibri, è legato il modello economia circolare, che si contrappone a quella lineare.

In questa guida, coordinata dall’Avv. Ezio Bonanni, scopriamo cosa si intende e quali sono i migliori esempi di un’economia di questo tipo.

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Economia circolare: definizione e significato

Cosa intendiamo per economia circolare? La Ellen MacArthur Foundation dà una definizione di economia circolare. Economia circolare cos’è? Economia circolare significato indica “un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. nel concetto di economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera“.

Secondo economia circolare definizione, economia significato indica un sistema economico che è pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi.

Come funziona questo tipo di economia?

Cos’è l’economia circolare? Questo tipo di economia è basato su soluzioni sostenibili (energie rinnovabili, riuso e riciclo) e sull’uso circolare dei singoli asset che ne prevede la massimizzazione dell’uso e la valorizzazione nella fase di fine vita. Implica dunque condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.

In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo. Una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono reintrodotti, dove possibile, nel ciclo economico. Così si possono continuamente riutilizzare all’interno del ciclo produttivo generando ulteriore valore.

Definizione economia lineare: cos’è?

Qual è significato economia lineare? L’economia lineare è basata sul concetto di abbondanza delle materie prime ed energia a basso costo e sullo schema “estrarre, produrre, utilizzare e gettare”. Il modello economico tradizionale prevede una obsolescenza programmata dei prodotti in modo che, una volta gettati, il ciclo economico possa riavere inizio generando capitale.

Questo modello economico, di fronte alle esigenze sempre più impellenti del nostro Pianeta, dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale, risulta inadeguato e non più sostenibile. Alla base del concetto di sostenibilità c’è la necessità di garantire alle generazioni future lo stesso tenore di vita di quelle precedenti.

Un’economia sostenibile necessita dell’utilizzo di energia a basso impatto ambientale, rinnovabile e pulita. A differenza del carbone e del petrolio, esistono diverese fonti di energia pulita e rinnovabile. Tra queste ci sono l’energia solare, eolica, idroelettrica, geotermica, da biomasse, marina e aerotermica.

L’estrazione, l’utilizzo e la lavorazione delle materie prime deve essere altresì a basso impatto ambientale e permettere il riuso dei vari componenti del prodotto.

L’impatto ambientale di agenti cancerogeni

In questo contesto è fondamentale trattare anche del grave problema della presenza sul territorio di siti contaminati da agenti cancerogeni, come l’amianto.

I minerali di amianto, oltre a provocare gravi danni ambientali, sono pericolosi anche per la salute umana.

Infatti, come testimonia anche l’ultima monografia IARC, le fibre di asbesto, se inalate o ingerite, possono provocare fenomeni infiammatori e portare all’insorgenza di gravi patologie asbesto correlate.

Per questo è importante provvedere alla bonifica dei siti contaminati. Purtroppo però in Italia sono ancora molte le aree con la presenza di questo pericoloso cancerogeno. Denuncia questa situazione il presidente dell’ONA, l’Avvocato Bonanni, nella sua opera “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed.2022“.

Differenze economia lineare e circolare

Come funziona economia circolare? Quali sono le differenze tra economia circolare e lineare? Tra questi due tipi di economia l’economia lineare prevede la massimizzazione della produzione e degli stabilimenti produttivi.

Invece l’economia circolare prevede l’ampliamento degli stabilimenti di manutenzione in modo da garantire la circolarità, per definizione senza inizio e senza fine, che permette di garantire alle generazioni future le stesse risorse di quelle attuali.

Principi e cosa significa economia circolare

Nei progetti di economia circolare, in tutte le fasi di vita del prodotto – dalla progettazione, alla produzione, al consumo, fino alla destinazione a fine vita – si deve sapere limitare l’apporto di materia ed energia in ingresso e minimizzare scarti e perdite, ponendo attenzione alla prevenzione delle esternalità ambientali negative e alla realizzazione di nuovo valore sociale e territoriale. inoltre molto spesso si legano economia circolare ed energia rinnovabile.

Qui di seguito riportiamo i 5 criteri fondamentali del modello circolare secondo la Ellen MacArthur Foundation :

  • Eco progettazione

Progettare i prodotti con caratteristiche che ne consentano smontaggio e ristrutturazione a fine vita.

  • Modularità e versatilità

I prodotti devono essere pensati per adattarsi alle condizioni e ai cambiamenti esterni.

  • Energie rinnovabili e sostenibilità delle risorse

I prodotti devono essere prodotti, riparati, smontati e riusati o riciclati, utilizzando energia da fonti rinnovabili.

  • Approccio ecosistemico

Pensare in modo olistico ovvero considerando le relazioni causa e effetto.

  • Recupero dei materiali

Preferire il recupero dei materiali ai materiali vergini, ovvero recupero e riciclo delle risorse.

Diversi esempi di economia circolare

Economia circolare come nasce? Come fare economia circolare? Qui di seguito citiamo alcune aziende con economia circolare.

Economia circolare esempio è quello della Barilla. Pasta Barilla in collaborazione con Favini ha creato la cartacrusca che nasce riutilizzando la crusca, prodotto di scarto nella produzione della pasta.

Un altro tra gli esempi di economia circolare in Italia è Lavazza. Questa, in collaborazione con Novamont e con il Politecnico di Torino, ha creato la cialda organica mentre i fondi di caffé diventano una risorsa nella coltivazione di funghi.

Tra esempi di economia circolare aziende c’è Vegea, che ha creato un tessuto che si produce utilizzando le vinacce, rifiuto del processo di produzione del vino.

Altri economia circolare esempi sono rappresentati da Ikea, H&M e altri grandi brand. Questi portano avanti progetti di riuso in cui le materie prime vengono dalla riconsegna di mobili o vestiti usati.

Il Gruppo Volkswagen, nel percorso verso la decarbonizzazione dell’azienda, include un progetto per garantire la massima sostenibilità al ciclo vitale delle batterie montate dalle auto del Gruppo Volkswagen, che aderisce alla Global Battery Alliance. Si tratta di un’organizzazione fondata sul rispetto dei diritti umani e sociali, che vengono garantiti in ogni fase della lavorazione: dell’estrazione delle materie prime alla definizione di soluzioni per il riutilizzo delle batterie stesse.

In conclusione l’utilità di ogni singola iniziativa economica circolare andrebbe valutata in base alla quantità di energia necessaria per i processi di trasformazione e ai costi effettivi in termini di impatto ambientale e sociale.