C’è un elemento del quale nessuna specie vivente può fare a meno. Si tratta dell’acqua.
L’acqua serve agli esseri viventi per sopravvivere e serve all’uomo non sono per mantenere intatta la salute fisica ma anche per ovviare a tutte le attività umane che in modo indiscriminato necessitano di acqua.
Viene da sé che l’acqua è una risosa importantissima del nostro ambiente e che necessita di essere salvaguardata.
Acqua e risorse idriche
La qualità e la quantità di acqua del nostro pianeta sono influenzate dal clima, dai venti e dalle piogge. Anche la granulometria dei terreni e il corso dei principali fiumi influenzano le risorse idriche.
Negli ultimi decenni le risorse idriche del nostro pianeta sono messe a dura prova dall’utilizzo indiscriminato dell’acqua di corsi d’acqua, canali, laghi e falde acquifere a scopo irriguo. Il prelievo massiccio di acqua ha ridotto le scorte presenti trasformando la fisionomia di falde e corsi d’acqua.
Acqua e cambiamento climatico
Il riscaldamento globale e il cambiamento climatico diminuiscono l’apporto di pioggia e/o ne stravolgono portata. Le zone desertiche stanno allargando la loro estensione e stanno caratterizzando zone tradizionalmente non soggette a un clima tanto arido.
Lo scioglimento dei ghiacci diminuisce le nostre riserve di acqua causando danni agli ecosistemi dei ghiacci e agli animali che li popolano.
Inquinamento idrico
L’inquinamento idrico e l’inquinamento marino da plastica sono alcuni dei problemi ambientali di enorme portata della nostra epoca. Le acqua di fiumi e torrenti sono soggette all’inquinamento termico (le acque vengono riscaldate a causa dell’ingresso nei corsi d’acqua di acque calde di scarico industriale) e all’inquinamento a causa di sostanze nocive e tossiche. Queste sostanze finiscono in mare. Insieme ad esse finiscono in mare enormi quantità di plastica e di sostanze inquinanti legate all’agricoltura, che raggiungono le falde acquifere di superfice, i fiumi e acidificano le piogge.
L’acqua sotterranea è la principale risorsa idrica
Nell’area mediterranea, i cambiamenti climatici, siano essi naturali o originati dall’uomo, non possono che acuire il processo di degrado delle acque sotterranee già in atto.
Facciamo un esempio concreto: la Puglia è una regione priva di corsi d’acqua importanti, dove l‘acqua sotterranea rappresenta la principale risorsa idrica e un fattore fondamentale per la vita e lo sviluppo della comunità autoctona.
Le aree del Tavoliere delle Puglie (quella del Tavoliere è inclusa tra le aree italiane a rischio di desertificazione – DSTN, 1999; Maggiore e Pagliarulo, 2003b) e delle Murge hanno avuto, nel tempo, un incremento delle superfici irrigabili, mentre nel Salento, si è registrato un incremento nel settore potabile. E, a causa di prelievi sempre crescenti, è aumentato anche il fenomeno dell’intrusione dell’acqua marina nelle zone costiere che ha reso le acque sotterranee inutilizzabili per l’agricoltura.