La flora è un importante elemento della natura. Essa include tutte le forme vegetali che, sul nostro pianeta, sono assai più numerose di quelle animali. A loro sono connesse le risorse di cibo, la ricerca medica e la produzione di ossigeno ed energia. In altre parole se non ci fossero le piante non esisterebbero neanche gli animali, perché le piante sono in gradi di produrre energia direttamente dal sole e grazie a questa loro capacità gli animali si cibano di
In questa guida scopriamo nel dettaglio cos’è la flora, quali sono le minacce e le specie minacciate e l’importanza delle piante per l’ambiente e la salute.
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Indice dei contenuti |
Flora: che cos’è? Tipi di flora Piante vascolari: gimnosperme e angiosperme Importanza della biodiversità Flora in Italia Conservazione e tutela |
Flora: che cos’è?
Il termine flora deriva dal latino flos, che significa fiore. Nella mitologia romana e italica Flora è la dea dei cereali e delle piante che possono essere utilizzate come cibo. Il suo compito principale è proteggerli durante il delicato periodo di fioritura. Nel corso del tempo, fu infine riconosciuta come la dea della primavera e di tutti i fiori primaverili.
Linneo scelse questo nome per riferirsi alla flora spontanea o coltivata. Ancor prima, la parola flora appariva nelle opere del XVII secolo di G. B. Ferrari con il titolo italiano: Flora o Flower Culture.
La flora è l’insieme delle specie vegetali censite, descritte e classificate, presenti su un dato territorio.
Tipi di flora
La flora è quindi il censimento e la classificazione delle specie del regno vegetale classificate secondo il sistema linneano in base a classi, ordini, famiglia, genere e specie.
L’evoluzione delle piante inizia all’incirca 500 milioni di anni fa, quando passarono dall’ambiente acquatico a quello terrestre dove c’era più luce e meno competizione. Le briofite sono piante ancora molto legate all’ambiente acquatico. Hanno infatti bisogno di umidità per riprodursi attraverso le spore e non hanno semi (ne sono un esempio i muschi).
Le piante vascolari sono piante più complesse con cellule estremamente specializzate e un articolato sistema di vasi per condurre acqua e nutrienti verso l’alto e prodotti della fotosintesi verso il basso.
Le felci sono una via di mezzo tra briofite e piante vascolari. Hanno infatti un sistema vascolare, ma non producono semi e hanno bisogno di acqua per riprodursi attraverso le spore. La loro diffusione è quindi limitata agli ambienti umidi.
Piante vascolari: gimnosperme e angiosperme
Le prime piante vascolari furono gimonosperme, che letteralmente significa a frutto nudo. Queste piante producono coni o strobili maschili e femminili, spesso su individui diversi e lasciano che sia il vento a garantire l’incontro del polline con le cellule uovo. Tra le gimonosperme ancora diffuse ci sono le conifere, pini, abeti, pecci, cipressi e ginepri.
Le angiosperme hanno messo a punto un sistema riproduttivo molto più efficace. Producono i fiori che con i loro colori e odori attirano animali e permettono di affidare a loro l’impollinazione e non solo alla casualità del vento. Il seme viene diffuso dal vento e dagli animali in modo da avere più possibilità di germinare in una condizione adatta e di diffondersi.
Importanza della biodiversità
Quando si parla di biodiversità non si parla solo di flora, ma anche di fauna, e della ricchezza di specie in un determinato ambiente. La biodiversità include numero di specie e varietà del patrimonio genetico. Un ecosistema sano è un ecosistema ricco di biodiversità in gradi di resistere agli stravolgimenti e alle malattie.
Le cause della perdita di biodiversità vegetale, ma anche animale, vanno rintracciate nello sfruttamento eccessivo del suolo e nelle varie forme di inquinamento che danneggiano l’ambiente. Gli habitat risultano inoltre frammentati e occupati da monocolture e recinzioni che ormai sostituiscono i tradizionali filari di alberi, rifugio per i piccoli mammiferi e per l’avifauna responsabile della diffusione dei semi.
Moltissime piante sono legate agli insetti per l’impollinazione. Ce ne sono almeno 120 che sono legate alle api per produrre frutti che fanno parte della nostra alimentazione. Purtroppo il numero di api è in grave diminuzione, a causa di numerosi fattori tra cui l’inquinamento elettromagnetico che sembra disorientare gli insetti impedendogli di raggiungere l’arnia con successo.
Flora in Italia
L’Italia è un paese ricchissimo di biodiversità. Per quanto riguarda la flora conta il più alto numero di specie di piante con seme d’Europa. Questa enorme ricchezza floristica risiede nella latitudine della penisola che è stata in parte sgombra dai ghiacci durante le glaciazioni, lasciando modo a relitti di un passato tropicale di sopravvivere. La presenza di un territorio montuoso e collinare ha poi favorito il crearsi di nicchie ecologiche abitate da endemismi (specie che esistono solo qui).
Inoltre in Italia ci sono tanti climi che vanno dal clima alpino, continentale e mediterraneo, favorendo una varietà di specie.
I boschi alpini e subalpini sono i più ricchi di biodiversità. I boschi di collina hanno subito grandi stravolgimenti da parte dell’uomo che ha prediletto e favorito piante da frutto come il castagno e ha ceduato gli alberi da alto fusto per millenni per ricavarne legna e carbone.
Le foreste di pianura sono quasi del tutto scomparse ad eccezione di alcune come il bosco della Mesola a Ferrara e la Selva di Circe a Latina.
Tutela e protezione della flora
La Comunità Europea ha stilato una lista delle specie minacciate e che devono essere protette in tutti gli Stati membri. Sono 2000 le specie floristiche inserite nella lista rossa delle specie minacciate dell’UE.
La Direttiva 92/43 /CEE anche chiamata direttiva “Habitat” è uno strumento della Comunità Europea per la conservazione delle biodiversità in Europa.
La Direttiva è costruita intorno a due pilastri: la rete ecologica Natura 2000, costituita da siti mirati alla conservazione di habitat e specie elencati rispettivamente negli allegati I e II, e il regime di tutela delle specie elencate negli allegati IV e V.
La novità della Rete Natura 2000 consiste nella crezione di corridoi ecologici che includono anche zone in cui è presente l’attività umana, come i coltivi privati. A livello di conservazione della flora sono protette anche piante selvatiche parenti di quelle coltivate per la loro potenziale importanza a livello alimentare.
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