Uranio impoverito: che cos’è? Tecnicamente è un sottoprodotto del procedimento di arricchimento dell’uranio. L’uranio elemento è un metallo pesante presente in piccole quantità nelle rocce, nel suolo, nell’acqua e nei cibi. Esso è costituito da tre isotopi radioattivi.
L’ONA e il suo Presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, assistono coloro che hanno subito danni alla salute per il suo utilizzo, in particolare, per i proiettili, tra i nostri militari impiegati in missione.
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Tutela medica e legale vittime uranio impoverito
L’ONA, grazie all’Avv. Ezio Bonanni, assistono tutte le vittime di radiazioni e nanoparticelle per l’uso dei proiettili all’uranio impoverito. In particolare, i nostri militari che sono stati impiegati in missione e che in molte occasioni sono stati colpiti da diverse neoplasie.
Si occupa di ciò anche ONA TV, la televisione dell’ONA, nella puntata “Uranio impoverito, la dura battaglia dei militari italiani“. Il Giornale dell’Ambiente pubblica le puntate di ONA TV.
Uranio impoverito: che cos’è e dove è stato usato
Innanzitutto bisogna sapere che l’Uranio si divide in due tipi:
- Uranio 238
- Uranio 235
L’Uranio 235 è fortemente radioattivo e si usa come combustibile nucleare. Questo metallo naturale, una volta stato estratto, prende il nome di Uranio Arricchito.
È composto per la maggior parte da Uranio 238. Si usava molto nell’industria bellica inglese e americana, soprattutto nella guerra dei Balcani e del Golfo.
La miscela di uranio 235 e 238 si utilizza come combustibile nelle centrali nucleari e come principale elemento detonante nelle armi nucleari. L’uranio impoverito è lo scarto del procedimento di arricchimento dell’uranio. Il termine (o uranio depleto) è una traduzione dall’inglese depleted uranium.
La sua caratteristica è quella di conferisce alle armi più velocità e slancio. Infatti, un missile con Uranio Impoverito di 5kg, grazie allo slancio conferito dall’Uranio, può addirittura rompere l’armatura di un carro armato.
Uranio impoverito: tossicità e radiottività
L’uranio radioattivo, oltre che a causare uranio impoverito sintomi ed effetti immediati, come ad esempio il rischio di soffocamento per chi si trova all’interno dei carri armati, provoca anche degli effetti a lungo termine devastanti.
Provoca danni alle persone per due motivi:
- A causa della sua tossicità
- A causa della sua radioattività
In virtù di queste due cause, può causare un avvelenamento da metalli pesanti, mentre se viene inalato si va a depositare all’interno dei polmoni. E sono proprio queste le cause che hanno rovinato causato la morte per cancro ai polmoni di molti soldati.
L’uranio, inoltre, può causare anche malformazioni ai figli di chi si espone, dato che le sue molecole viaggiano all’interno del corpo umani, anche nello sperma.
Esposizione ad uranio impoverito
Per testare l’esposizione a questo metallo bisogna effettuare un semplice esame delle urine, dal quale è possibile capire se si è positivi o negativi. In caso di positività, i passi successivi sono rappresentati dal controllo ai reni.
Ovviamente, le vittime dell’uranio impoverito non sono solo militari, ma anche i civili possono subirne le conseguenze. Infatti l’uranio impoverito, attraverso i missili, nel corso degli anni ha contaminato cibo e acqua ed ha creato danni importanti a tutti colori che li hanno ingeriti. Anche se molti anni dopo.
I danni alla salute ai militari in missione
Questo metallo ha una radioattività inferiore rispetto ad altri isotopi. Il c.d. doppio di piombo, cioè, la sua alta densità, lo rende un componente utile per la realizzazione di armature.
L’ONA predilige la prevenzione per tutti i rischi, inclusi quelli dovuti alle nanoparticelle. Nei Balcani si sono verificate gravi condizioni di rischio per i militari. I reparti delle Forze Armate stati impiegati nelle c.d. missioni di pace.
I territori nei quali i militari prestarono servizio erano tutti contaminati a causa dell’utilizzo dei proiettili all’uranio impoverito.
Sono stati riportati dall’ONA circa 8.000 militari che hanno attinto patologie. Tra le tante, ricordiamo i linfomi di Hodgkin e non Hodgkin e le leucemie. Inoltre, sono più di 375 i militari deceduti a seguito di patologie da esposizione ai cancerogeni. Infatti, sono molte le vittime e familiari a combattere ancora le loro battaglie.
Le tesi dell’ONA e dell’Avv. Ezio Bonanni sono state confermate anche dalla monografia IARC.
Uranio impoverito: i diritti delle vittime
Molti nostri militari sono stati impiegati nelle diverse missioni di pace. In particolare, in quelle balcaniche, si è fatto uso di proiettili all’uranio impoverito. Quindi, in questi territori, i nostri militari, del tutto ignari della situazione di rischio, sono stati esposti a radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Inoltre, poiché i proiettili costituiti da questo metallo, provocano un innalzamento della temperatura ad almeno 3.000° gradi (uranio temperatura ambiente), perfino i carri armati si sciolgono.
Ci sono state, quindi, dispersioni di nanoparticelle con metalli pesanti e perfino con amianto. I nostri militari hanno respirato questi agenti tossico nocivi e cancerogeni. Hanno, quindi, subito danni alla salute. Tra questi, anche il Colonnello del Ruolo d’Onore Carlo Calcagni, che ha preso parte alla quinta puntata di ONA TV. Infatti, nel corso della puntata “Vittime del dovere: serve maggiore attenzione“, si ribadisce che, purtroppo, l’Amministrazione fa fatica a riconoscere i diritti delle vittime e degli orfani.
L’ONA difende le vittime dell’Uranio Impoverito
Tutte le persone, militari o personale civile, che hanno contratto patologie per contatto con l’uranio impoverito e i familiari di queste vittime, possono richiedere il riconoscimento di Vittima del Dovere. L’ONA, con l’Avv. Ezio Bonanni, tutela tutte le vittime, sia civili che militari.
Recentemente il Tribunale di Roma, Sez. Civile, nella sentenza 567 del 2023, ha confdannato il Ministero al risarcimento danni dei familiari del luogotenente Di Vico Leopoldo, che era stato in missione in Kosovo. Egli “aveva frequentato luoghi nei quali erano scoppiati ordigni con uranio impoverito, con conseguente contaminazione e aerodispersione di polveri e fibre di amianto“. Inoltre conferma che, in sede civilistico risarcitoria, si applica il criterio del “più probabile che non“.
Assistenza gratuita vittime del dovere
L’ONA assiste il personale civile e militare esposto ad uranio, per la tutela dei loro diritti.
Nel caso di danno biologico conseguente ad infermità, o a maggior ragione nel caso di decesso, è dovuto il risarcimento dei danni.
Infatti, le prestazioni previdenziali di vittima del dovere sono solo degli indennizzi. Le vittime hanno il diritto all’integrale ristoro dei danni, compresi il danno morale e quello esistenziale.
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