Il microcitoma è un tipo di tumore del polmone a piccole cellule, detto anche microcitoma polmonare. Questa neoplasia colpisce i polmoni e i bronchi, con elevata malignità e capacità metastatica. Questa neoplasia è molto aggressiva con poche chanche di sopravvivenza.
Questo tipo istologico di tumore al polmone si differenzia da quello non a piccole cellule ed in particolare l’adenocarcinoma polmonare. Diversamente dall’adenocarcinoma, il microcitoma al polmone insorge in chi è fumatore, con una incidenza fino a 60 volte superiore rispetto a chi non fuma. Inoltre, tra i fattori di rischio vi è anche lo smog e l’inquinamento ambientale, il radon e l’amianto.
Per questi motivi, per vincere il microcitoma a piccole cellule è fondamentale la prevenzione primaria. Infatti, è fondamentale evitare tutte le esposizioni agli agenti patogeni e cancerogeni. Per questo è stata creata l’APP Amianto per la mappatura.
L’ONA, Osservatorio Nazionale Amianto, fornisce il servizio di assistenza medica e assistenza legale per tutti coloro che ne faranno richiesta.
Microcitoma: cos’è e come si presenta?
Come tutti i tumori maligni, anche il tumore microcitoma polmonare, è un tumore polmonare con rapida crescita e precoce diffusione metastatica.
Infatti, queste cellule tumorali si moltiplicano in modo incontrollato. Tant’è che, attraverso i vasi sangugni e linfatici, si formano metastasi del tumore al pomone. Quando si ha cancro al polmone con metastasi, queste si possono diffondere in tutto il corpo.
Anche se il fumo di sigaretta è la causa preponderante, non si possono escludere i fumi di saldatura, le esalazioni di benzene e benzidina e l’amianto.
Questa neoplasia è così definita microcitoma perchè è carcinoma a piccole cellule del polmone che si vedono solo al microscopio. Questo tumore polmone piccole cellule è a prevalente localizzazione centrale, che costituisce circa il 10-15% dei tumori del polmone. Inoltre, presenta caratteristiche neuroendocrine ed epiteliali.
In alcuni casi, viene diagnosticato anche nei non fumatori.
Tumori del polmone: i diversi tipi istologici
Il tumore del polmone è una formula di carattere generale che distingue tutte le neoplasie del polmone. In base alla tipologia di cellule cancerogene, occorre fare delle distinzioni e una classificazione tumori polmonari.
Secondo classificazione tumore polmonare, se il tumore del polmone non è a piccole cellule, è definito come carcinoma polmonare non a piccole cellule (in cui rientrano l’adenocarcinoma e il carcinoma squamoso).
Se invece è a piccole cellule, si definisce carcinoma polmonare a piccole cellule (anche detto microcitoma o Small Cell Lung Cancer “SCLC”, secondo la dicitura anglosassone).
Cosa sono i polmoni e a cosa servono?
I polmoni sono due “sacche” di tessuto spugnoso che si trovano nella parte centrale del torace, con la funzione di ispirazione e di espirazione.
Il polmone destro e il polmone sinistro si dividono poi in altri rami più piccoli chiamati bronchi. Questi ultimi, a loro volta si dividono in tubi ancora più piccoli, i cosiddetti bronchioli. Al termine dei bronchioli ci sono gli alveoli, nei quali avviene lo scambio di ossigeno con il sangue.
Sintomi del microcitoma polmonare
Questo tipo di tumore ai polmoni come si manifesta? Quali sono i sintomi del tumore ai polmoni a piccole cellule? Il microcitoma, cioè il tumore del polmone a piccole cellule, al pari degli altri tumori del polmone può essere asintomatico. Si ha un tumore polmone asintomatico in particolare per le prime fasi della malattia. Quindi anche per questo tipo di tumore ai polmoni sintomi iniziali non ci sono.
In molti altri casi, i sintomi del microcitoma si confondono con le altre neoplasie o con altre malattie. Quindi, è molto importante l’anamnesi, compresa quella lavorativa.
Infatti, il fumo di sigaretta agisce in sinergia e potenzia gli effetti dell’esposizione alle fibre di asbesto, e cioè dei minerali di amianto.
Microcitoma del polmone e tosse da tumore
Come si manifesta il tumore al polmone a piccole cellule? La tosse è uno dei sintomi di tumore ai polmoni più frequenti anche in caso di microcitoma.
Infatti, per questo tipo di tumore al polmone sintomi iniziali sono tosse con catarro oppure tosse secca. Questo tipo di sintomi cancro polmoni è frequente nei soggetti fumatori e in chi soffre di bronchite cronica. In molti altri casi, è frequente nel tumore dei bronchi.
Per questo motivo è importante valutare per tumore polmoni primi sintomi, specialmente nei fumatori. Per esempio non bisogna sottovalutare i cambiamenti della tosse in termini di intensità, durata e caratteristiche.
Gli altri sintomi del microcitoma del polmone
Quali sono i sintomi del tumore al polmone a piccole cellule meno frequenti? Il microcitoma polmonare a piccole cellule si presenta anche con altri tumore polmonare sintomi, tra i quali, il sangue nel catarro (emoftoe). Questo tipo di sintomo è legato al fatto che le pareti bronchiali colpite dal tumore, sono più fragili e quindi sanguinano.
Inoltre, tra i sintomi del microcitoma vi è anche la dispnea che è la mancanza di fiato, cioè la difficoltà a respirare. Questi sintomi, come la tosse, sono comuni tra i fumatori e in chi soffre di bronchite cronica.
Pertanto, questi pazienti debbono essere opportunamente informati del rischio nel caso in cui permangano le abitudini tabagiche. Inoltre, questo rischio si moltiplica nel casi in cui vi è contemporanea esposizione a polveri e fibre di amianto.
Nel tempo, occorre la sorveglianza sanitaria dei fumatori, ed a maggior ragione, nel caso di esposizione professionale ad amianto.
Inoltre, il tumore al polmone provoca dolore al torace. Quest’ultimo può essere irradiato anche nelle spalle e nel braccio, ed intensificarsi con tosse nella respirazione. E’ comune anche a coloro che hanno il cancro ai bronchi.
Inoltre, in caso di microcitoma si manifesta la disfagia. Quest’ultima è la difficoltà nella deglutizione può avvenire per una compressione dell’esofago dall’esterno da parte della massa tumorale.
Altri sintomi possono essere stanchezza eccessiva (astenia), perdita di appetito e di peso non motivata, che sono anche tra tumore bronchiale sintomi.
Sintomi microcitoma e tumore ai polmoni con metastasi
Quando il tumore piccole cellule al polmone si diffonde al di fuori del torace, può causare sintomi diversi, a seconda dell’organo colpito. Tra microcitoma polmonare sintomi ci sono mal di testa, dolore osseo, ingiallimento della cute o della sclera (parte bianca dell’occhio), ecc…
In particolare in caso microcitoma polmonare metastatico e di metastasi al polmone possono manifestarsi tosse, emottisi, dolore toracico e difficoltà respiratorie. Si compromettono con tumore al polmone sintomi finali e metastasi al polmone aspettative di vita. Sintomi metastasi al fegato sono epatomegalia, nausea, poco appetito e ittero.
Variano a causa delle metastasi al fegato aspettative di vita.In certi casi la formazione di anticorpi antitumorali, che erroneamente riconoscono organi sani, dà origine a sindromi neurologiche. La sintomatologia tumore al polmone a piccole cellule comprende dolori ai muscoli della spalla e dell’anca, stanchezza, dolore e alterazioni della sensibilità con punture di spillo alle estremità degli arti.
Gli esami per la diagnosi del microcitoma polmonare
La radiografia del torace è tuttora uno dei primi esami eseguiti nell’inquadramento di un tumore del polmone. Essa ha però limiti nel riscontrare masse piccole o nascoste dietro le coste o lo sterno.
La tomografia computerizzata (TC) è un esame molto più preciso dche permette di definire la sede, le dimensioni e i rapporti del tumore con le strutture adiacenti.
La tomografia ad emissione di positroni (PET) è una tecnica diagnostica di medicina nucleare che comporta la somministrazione per via endovenosa di una sostanza a base di zucchero legata a una molecola radioattiva. Le cellule che si replicano più velocemente sono più avide di zucchero e pertanto tale composto si accumula in queste aree. La PET è utile nell’individuazione precoce dei tumori, per identificarne con precisione le dimensioni e localizzazione.
La diagnosi anatomopatologica del tumore a piccole cellule
La diagnosi anatomopatologica si effettua con il prelievo cito-istologico tramite fibrobroncoscopia (accedendo ai bronchi attraverso un tubicino sottile, il broncoscopio, dalla bocca o dal naso); agobiopsia polmonare TC guidata o ecoguidata (in anestesia locale); toracocentesi (solo in caso di versamento pleurico abbondante in cui possono essere presenti cellule tumorali disperse).
Trattamenti terapeutici del microcitoma
Il trattamento più utilizzato per questo tipo di tumore del polmone è la chemioterapia. Per questo tipo di tumore polmoni guarigione è possibile. Perciò il microcitoma è tumore ai polmoni curabile.
La scelta della cura dipende però sempre dalla scelta dell’equipe medica, in base a localizzazione, stadiazione e età e stato di salute generale del paziente. Solo l’approccio terapeutico più adatto permette per tumore al polmone guarigione e aumenta microcitoma polmonare aspettative di vita. Perciò tutto è finalizzato ad aumentare aspettative di vita tumore polmone.
Chemioterapia al polmone: cura del microcitoma
La chemioterapia per tumore al polmone si adotta specialmente se al momento della diagnosi sono già presenti metastasi in organi diversi dal polmone. Il tentativo di questa terapia per microcitoma guarigione è bloccare l’avanzare della malattia.
La chemioterapia guarisce ma varia per tumore al polmone con metastasi aspettativa di vita.
I farmaci più utilizzati nella chemioterapia tumore al polmone sono i derivati del platino (cisplatino, carboplatino eccetera) e etoposide. La somministrazione avviene per via endovenosa o, nel caso dell’etoposide, per via orale. Tra i farmaci chemioterapici ci sono Alectinib, Brigatinib, Ceritinib, Gemcitabina, Osimertinib, Nintedanib, Pemetrexed, Taxolo, Taxotere, Trametinib, Vinorelbina.
Questi farmaci sono somministrati in 4/6 cicli di chemioterapia per tumore al polmone, in base ad efficacia e tollerabilità. Quindi, a tre giorni consecutivi della somministrazione dei farmaci, seguono tre settimane di riposo. In questo modo, il corpo può recuperare e si può guarire da un tumore al polmone.
La chemioterapia ai polmoni si utilizza anche in associazione alla radioterapia polmone per migliorare il controllo locale della malattia. Ciò aumenta le possibilità per microcitoma sopravvivenza. Quindi il tumore ai polmoni è curabile. Tuttavia ci sono effetti chemioterapia tumore polmone anche negativi.
Quando purtroppo si ha uno stadio avanzato di microcitoma e metastasi, si attua la chemioterapia palliativa tumore polmonare.
Chirurgia, quando è indicata come terapia?
Nella quasi totalità dei casi la chirurgia non è indicata nel trattamento del microcitoma polmonare perché, questa neoplasia viene ritenuta un tumore potenzialmente già disseminato al momento della diagnosi.
In casi molto rari e selezionati, in cui il tumore è di piccole dimensioni e non ha interessato altre strutture, può essere valutato un approccio multimodale che includa anche la chirurgia. In questo caso aumento le possibilità per carcinoma a piccole cellule sopravvivenza. Quindi è un tumore al polmone curabile ed è possibile guarigione cancro polmone.
La radioterapia al polmone nella cura del microcitoma
La radioterapia per tumore al polmone prevede l’impiego di radiazioni ionizzanti con lo scopo di danneggiare il DNA delle cellule tumorali, arrestandone la crescita.
Ha anche un ruolo nel controllo delle metastasi cerebrali, sia a scopo profilattico che curativo.
Per quanto riguarda tumore polmone guarigione metastasi ossee, la radioterapia tumore polmone ha uno scopo palliativo-antalgico. Perciò non è finalizzata a guarire dal tumore al pomone di questo tipo.
Microcitoma aspettative di vita e sopravvivenza
Da questo tipo di tumore ai polmoni si può guarire? La microcitoma polmonare prognosi è molto più grave di quella dell’adenocarcinoma. Infatti minore è la possibilità per microcitoma polmonare sopravvivenza. Tuttavia da questo tipo di tumore ai polmoni si guarisce.
Però il microcitoma prognosi prevede anche un elevato rischio di recidiva, cioè di ripresa di malattia dopo una iniziale risposta alle cure. Ciò riduce le possibilità per carcinoma polmonare a piccole cellule sopravvivenza.
Il microcitoma si sviluppa in posizione toracica centrale, vicino alla zona definita ilo polmonare (tumore ilo polmonare). Qui i vasi sanguigni, linfatici e i bronchi si inseriscono nel polmone, favorendo la formazione precoce delle metastasi. Ciò determina per tumore polmonare a piccole cellule sopravvivenza ridotta. Comunque da questo tipo di tumore al polmone si può guarire.
In caso di metastasi ai polmoni sopravvivenza si riduce e peggiora per tumore al polmone prognosi. Le metastasi si possono curare ma la situazione da affrontare è più complicata.
Inoltre queste si sviluppano con prevalenza presso encefalo, fegato, surreni ed ossa. Sia per metastasi al fegato e ai polmoni sopravvivenza si riduce. Per microcitoma polmonare aspettative di vita risultano così piuttosto limitate. Infatti con metastasi polmonari aspettative di vita sono ridotte.

Fattori di rischio per il tumore polmonare a piccole cellule
Il fumo di sigaretta, come dicevamo più su, è il fattore di rischio principale per l’insorgenza del microcitoma polmoni.
L’esposizione al fumo passivo e a sostanze cancerogene di varia natura possono aumentare il rischio. Infatti, il microcitoma è malattia tumorale dose dipendente, rispetto a tutti i cancerogeni che lo provocano.
Tra questi, come detto, oltre al fumo di sigaretta, sono annoverati i minerali di amianto. Lo IARC, nella sua ultima monografia sull’asbesto, identifica tra gli agenti causali proprio gli amianti. Inoltre, come detto, il microcitoma è causato anche da altre sostanze cancerogene. Tra questi cancerogeni anche il cromo, l’arsenico, il cloruro di vinile, idrocarburi aromatici policiclici, berillio, cadmio, fumo di carbone, silice e gas radon.Aumentano il rischio anche l’inquinamento atmosferico, una storia familiare di tumore del polmone, precedenti malattie polmonari o trattamenti di radioterapia che hanno colpito i polmoni.
Fumo di sigaretta e microcitoma polmonare
Il rischio di sviluppare un microcitoma cresce con l’aumento del numero di sigarette fumate nel corso della vita e della durata dell’abitudine. Secondo gli esperti la durata di questa cattiva abitudine è anche più importante del numero di sigarette fumate per determinare il rischio di tumore.
Il rischio relativo dei fumatori aumenta di circa 14 volte rispetto ai non fumatori e addirittura fino a 20 volte se si fumano più di 20 sigarette al giorno.
Recentemente uno studio pubblicato da Jama Oncology ha dimostrato che, sebbene siano diminuite le abitudini tabagiche, i casi di tumore al polmone sono aumentati. Secondo il Report del Global Burden of Disease Cancer Collaboration il numero di casi di cancro al polmone sono aumentati del 33%, nel periodo dal 2005 al 2015.
Questi dati confermano anche le statistiche internazionali, secondo cui risultano 17,5 milioni i nuovi casi di tumore e 8,7 milioni i morti. In più dimostra come la patologia sia provocata anche da altri agenti cancerogeni, soprattutto l’asbesto.
Dopo la diagnosi di microcitoma devo smettere di fumare?
Smettendo di fumare aumentano le possibilità di successo delle cure dopo la diagnosi di microcitoma. Aumenta quindi le possibilità per questa tipologia di cancro polmone guarigione.
Si riduce anche la possibilità diinsorgenza di complicazioni legate ai trattamenti. Si riducono inoltre le probabilità che la malattia si ripresenti, nonché il paziente potrà sperimentare un miglioramento generale della qualità della vita.
Microcitoma: gas radon come causa
Il radon è un gas naturale, radioattivo, che emerge in seguito a rotture della crosta terrestre e che viene sprigionato nel corso di costruzioni edili.
Da alcune ricerche pare che una sola esposizione al radon possa essere sufficiente a provocare un tumore polmonare.
I prodotti di decadimento respirati si fissano sui tessuti polmonari e bronchiali. Il gas radon può danneggiare anche il patrimonio genetico delle cellule dei tessuti, dando inizio in questo modo ad un processo canceroso.
Microcitoma provocato da arsenico
L’arsenico si trova nell’acqua potabile ed è molto impiegato nel settore industriale e nella produzione di pesticidi per l’agricoltura, che ne aumenta la presenza nelle falde acquifere.
Dall’apparato gastrointestinale, l’arsenico si diffonde in tutti gli organi, causando il cancro.
Microcitoma ed esposizione ad amianto
L’asbesto, o amianto è costituito da un insieme di minerali (inosilicati e fillosilicati). Questi minerali, come già anticipato, sono cancerogeni. Le fibre provocano innanzi tutto infiammazione e poi cancro. Tra le malattie asbesto correlate possiamo richiamare innanzi tutto l’asbestosi, e poi le placche e gli ispessimenti pleurici. Questo perchè, se un lavoratore esposto ad amianto riceve la diagnosi di asbestosi, con molta probabilità potrà ricevere quella di tumore al polmone.
Per questi motivi, è molto importante che chi è stato esposto ad amianto eviti di fumare. I due agenti cancerogeni, infatti, si sinergizzano e si potenziano, moltiplicando il rischio.
In questo giornale sono raccolte tutte le notizie e le novità riguardanti il problema amianto nella categoria specifica (news amianto).
Microcitoma malattia professionale e tutela dei diritti
I tumori del polmone, l’adenocarcinoma e i tumori non a piccole cellule, come quelli non a piccole cellule, sono quasi sempre di origine professionale.
Quindi, è molto importante innanzi tutto la sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti alle diverse sostanze cancerogene, e con la diagnosi, avviare la tutela INAIL.
Il microcitoma è occupazionale se è insorto in seguito ad esposizione nei luoghi di lavoro. Ciò, anche, nel caso in cui ci siano state abitudini tabagiche. Infatti, i diversi cancerogeni agiscono in sinergia e potenziano i loro effetti.
Microcitoma: Lista I INAIL, diritto all’indennizzo
La Lista I INAIL degli agenti eziologici che possono provocare il microcitoma e le altre tipologie di cancro polmonare comprende le sostanze che hanno sufficiente evidenza di cancerogenicità nell’uomo.
Questi sono tabacco, fumo passivo, radiazioni X e γ, plutonio, radon 222, cadmio, composti del cromo esavalente, nichel, arsenico, berillio, amianto.
A questi si aggiungono carbone, coke, fuliggine, pece di catrame di carbone, ematite, fumo di combustione del carbone, emissioni di diesel.
In più ci sono bisclorometiletere, clorometilmetiletere, silice libera cristallina in forma pulverulenta, mostarda solforata. Anche chi lavora in fonderie di ferro e acciaio, e nella produzione di gomma e di alluminio è a rischio.
In questi casi, poichè questi agenti cancerogeni sono inseriti nella lista I dell’INAIL, vi è la presunzione legale di origine. In questo caso, è sufficiente la presenza della noxa patogena (agente cancerogeno) nell’ambiente lavorativo per avere diritto al riconoscimento (Cass., Sez. Lav., n. 23653/16). In quest’ultimo caso, se la malattia è asbesto correlata, si ha diritto anche ai benefici contributivi (Cass., Sez. lav., n. 30438/2018).
Quindi, si presume il nesso causale, e ciò anche nel caso in cui ci siano state abitudini tabagiche. Infatti, per il riconoscimento della malattia professionale, è sufficiente anche la sola concausa.
Microcitoma: la Lista II dell’INAIL
Ci sono poi altri cancerogeni che non sono inseriti nella lista I, e quindi non vi è la presunzione legale di origine. Tra questi vi sono i cancerogeni del polmone inseriti nella Lista II dell’INAIL, che annovera quelli con limitata evidenza di cancerogenicità nell’uomo.
Tra le attività vi sono la produzione di vetro e di elettrodi di carbonio, nebbie di acidi forti minerali. Inoltre, tra gli agenti cancerogeni vi sono i creosoti, fumi di saldature e di combustione di vegetali. Anche svolgere attività legate all’applicazione o polverizzazione di insetticidi non arsenicali e a processi stampa può essere rischioso.
Inoltre sono pericolose anche le co-esposizione a cobalto metallico e a carburo di tungsteno o tolueni clorurati e cloruro di benzoile.
Infine si aggiungono l’esposizione professionale ai bitumi ossidi in lavori di messa a tenuta stagna e le emissioni dovute al friggere ad alte temperature.
Microcitoma ed indennizzo e risarcimento INAIL
Le vittime di microcitoma a cui viene riconosciuta l’origine professionale della malattia da parte dell’INAIL hanno diritto a un indennizzo o rendita INAIL e ad altri benefici.
Sulla base del grado invalidante, si stabilisce l’entità dell’indennizzo parametrata allo stipendio. Quindi, a partire dal 6% e fino al 15%, vi è il diritto all’indennizzo del danno biologico.
In caso di raggiungimento del 16%, sussiste il diritto alla rendita INAIL. Si tratta di una prestazione mensile erogata al lavoratore. Nel caso in cui il microcitoma è connesso all’esposizione all’asbesto, per motivi professionali, vi è il diritto alla prestazione aggiuntiva del Fondo Vittime Amianto.
Questa prestazione, a partire dal 2021, è pari al 15% della rendita INAIL, ed è erogata mese per mese in aggiunta. Si tratta del cosiddetto Fondo Vittime Amianto 2021.
I dipendenti civili e militari delle Forze Armate e del Comparto Sicurezza, non assicurati INAIL hanno diritto al riconoscimento della causa di servizio e della qualità di Vittima del Dovere.
Alle Vittime del Dovere spettano specifiche prestazioni assistenziali e previdenziali, tra cui la speciale elargizione, assegno vitalizio, speciale assegno vitalizio, etc., con parificazione alle vittime del terrorismo (SS.UU. 7761).
Riconoscimento INAIL nel caso di esposti amianto fumatori
Importante che le vittime di microcitoma polmonare, esposti ad amianto o ad altri cancerogeni per motivi di lavoro, hanno diritto al riconoscimento della malattia professionale anche in caso di lavoratore fumatore. Basta dimostrare il nesso causale, ovvero l’esposizione professionale ad amianto, per ottenere il riconoscimento.
In particolare, nel caso di esposizione ad amianto, già nel 1955, Richard Doll aveva dimostrato che vi è un effetto sinergico tra fumo di sigaretta e amianto. Il primo moltiplica infatti il danno che può essere provocato dalle fibre di amianto inalate (“A Study of Lung Cancer Mortality in Asbestos Workers” Doll, 1955″).
Nesso causale: Co-esposizione amianto e fumo di sigaretta
Nel 2020 nella pubblicazione “Asbestos, Smoking and Lung Cancer: An Update ” – trova conferma il principio del sinergismo moltiplicativo nella co-esposizione tra fumo di sigaretta ed amianto.
Tanto è vero che si legge espressamente:
«smoking increased the risk of lung cancer by about 10-fold, and asbestos increased the risk by about 5-fold; the two together increased the risk by about 50-fold (not 15-fold), compared with that of the nonsmokers who were unexposed to asbestos; an almost pure multiplicative effect. If all factors contributing to lung cancer were summarized in a figure of 53 to quantify the actual average risk in a smoker with asbestos exposure, its components are 1 for the base risk, 10 (10.85–1) for the smoking risk, 4 (5.17–1) for the asbestos risk, and 38 (53–1–10–4) for the risk that depends on the interaction between smoking and asbestos»
Selikoff e Seidman avevano concluso:
“l’esposizione cumulativa e il sinergismo tra l’esposizione ad amianto e il fumo di tabacco definiti a livello biologico “agenti inseparabili” nella prospettiva di un loro contributo congiunto al nesso di causalità del processo della cancerogenesi”.
Queste loro conclusioni hanno ricevuto ulteriore conferma nella metanalisi recentemente pubblicata.
Perciò stesso, risulta confermato il principio della dose dipendenza, ovvero del sinergismo moltiplicativo tra fumo di sigarette e amianto.
Responsabilità del datore di lavoro e risarcimento dei danni
In caso di carcinoma piccole cellule, come di qualsiasi altro tipo di malattia, se di origine professionale, è dovuto il risarcimento del danno.
Perchè ci sia il diritto al risarcimento del danno, occorre dimostrare la responsabilità del datore di lavoro. Quindi, il fatto che abbia violato le regole cautelari, prima di tutto la norma di cui all’art. 2087 c.c..
Infatti, il datore di lavoro ha l’obbligo di tutelare la salute nei luoghi di lavoro. Con il D. Lgs. 81/08, sono stati rafforzati i presidi di tutela della salute. Questo diritto è contemplato nell’art. 32 della Costituzione, e si lega alle norme di cui agli artt. 35 e 36 della Costituzione. Il sistema dell’indennizzo INAIL è legato all’art. 38 della Costituzione.
Quindi, in caso di conferma del nesso causale, è il datore di lavoro a dover dimostrare l’esatto adempimento dell’obbligazione di sicurezza.
I danni risarcibili e la loro quantificazione
Il lavoratore che ha subito l’insorgenza del tumore del polmone, oltre al danno biologico, soffre ed ha la vita sconvolta. Questi pregiudizi si traducono nel cosiddetto danno morale e danno esistenziale.
Tutti questi pregiudizi concorrono nel cosiddetto danno non patrimoniale, la cui quantificazione è sempre su base equitativa e delle Tabelle del Tribunale di Milano.
La vittima ha, quindi, diritto all’integrale risarcimento del danno, anche quello patrimoniale. In questi casi, la rendita INAIL si scomputa, per poste omogenee, e quindi è dovuto il cosiddetto differenziale. Si sottrae, quindi, dalla voce del danno biologico e del danno patrimoniale quanto indennizzato dall’INAIL.
Indennizzo e risarcimento per i superstiti
Nel caso di decesso del lavoratore, i suoi eredi hanno diritto alla liquidazione di quanto maturato in vita. Inoltre, i familiari, in quanto superstiti, hanno diritto alla liquidazione della rendita INAIL. Quest’ultima è erogata al coniuge superstite nella misura del 50%. Gli orfani, se minorenni o studenti entro i 26 anni, hanno diritto al 20% della rendita diretta.
Il tutto non può superare il 100% della prestazione originaria. In ogni caso, i familiari hanno diritto alla liquidazione del cosiddetto danno iure proprio. Si tratta di quel pregiudizio che il familiare ha subito per la morte del congiunto per malattia professionale.
Microcitoma e riconoscimento di vittime del dovere
Nel caso in cui il microcitoma sia insorto per particolari condizioni ambientali ed operative eccedenti l’ordinarietà, ai sensi dell’art. 1, co. 564, L. 266/2005, e art. 1 del d.p.r. 243/2006 sussiste il riconoscimento allo status di vittime del dovere.
Sono molti i casi in cui sussiste tale diritto, come per esempio, per gli esposti in amianto in Marina Militare. Uno dei cavalli di battaglia dell’ONA e dell’Avv. Ezio Bonanni è proprio tale riconoscimento.
In questi casi, per i pubblici impiegati non privatizzati, è prevista la procedura di riconoscimento di causa di servizio. In questi casi, sussiste anche il diritto alla pensione privilegiata e all’equo indennizzo.
Microcitoma e prepensionamento INPS
Nel caso in cui il microcitoma sia di origine professionale per esposizione ad amianto, sussiste il diritto ai benefici contributivi per l’esposizione ad amianto.
In questi casi, si accreditano le maggiorazioni amianto con il coefficiente 1,5 del periodo di esposizione. Questa maggiorazione è utile sia per il prepensionamento e, per chi è già in pensione, per la rivalutazione della prestazione previdenziale.
Nel caso in cui, pur con l’accredito del 50% non si matura il diritto a pensione, si può chiedere il pensionamento amianto.
Si tratta della pensione di invalidità amianto, ai sensi dell’art. 1, comma 250 della L. 232/16. Anche in questo caso, il ruolo dell’Avv. Ezio Bonanni è stato decisivo per il prepensionamento amianto microcitoma.
Assistenza legale gratuita per le vittime
L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto offre assistenza legale gratuita alle vittime di esposizione all’amianto e ad altri cancerogeni.
Per accedere ai servizi di assistenza medica e legale gratuita dell’ONA basta compilare il form o chiamare il numero verde 800 034294.