Il mesotelioma pericardico è una rara forma di mesotelioma. Si tratta di un tumore maligno che genera metastasi e che ha la sua origine nel pericardio.
In questa guida, coordinata dall’Avv. Ezio Bonanni, scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul mesotelioma pericardico: cos’è, quali sono i sintomi mesotelioma e le cause, aspettative di vita e cura.
Inoltre l’Avvocato Bonanni è il presidente dell’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto. Insieme forniscono assistenza medica gratuita e consulenza legale per le vittime amianto.
Su Il Giornale dell’Ambiente è possibile anche consultare tutte le informazioni riguardanti l’amianto nella categoria “news amianto“.
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Mesotelioma pericardico: cos’è?
Il mesotelioma pericardico è un tumore maligno cardiaco che si può manifestare in forma localizzata, multipla o diffusa da processi metastatici. Il mesotelioma pericardico colpisce il mesotelio del cuore, ovvero la parte di mesotelio del pericardio.
La maggior parte dei mesoteliomi pericardici sono metastatici. Questo tipo di mesotelioma è causato esclusivamente dall’esposizione a fibre di amianto.
Cos’è il pericardio e dove si trova?
Il pericardio (dal greco περί, perì, “intorno” e καρδία, kardìa, “cuore”) è una sottile membrana del cuore di origine mesodermica che lo circonda. Questa membrana è spessa circa 20 µm ed è costituita da due strati:
- il pericardio fibroso: è lo strato esterno (membrana parietale, cioè pericardio parietale);
- il pericardio sieroso: è lo strato interno (membrana viscerale, cioè pericardio viscerale) e aderisce perfettamente a tutte le parti piane e a tutte le insenature del cuore. Costituito a sua volta dal foglietto parietale (costituito da uno strato di cellule mesoteliali e da uno strato fibroso di collagene) e il foglietto viscerale (costituito solo da uno strato di mesotelio) che scivolano l’uno sull’altro granzie a un liquido roseo detto liquido pericardico.
La parte superiore del pericardio è aderente al cuore e prende il nome di epicardio, e in corrispondenza dei grandi vasi sanguigni che dipartono (o entrano) dal cuore le due superfici si fondono. Inferiormente invece il pericardio aderisce al diaframma.
Cause del mesotelioma pericardico
L’unica causa possibile che genera un mesotelioma del pericardio, come dicevamo più su, è l’esposizione alle fribre di amianto. Queste generano dapprima una infiammazione del mesotelio che si può poi trasformare in mesotelioma. Il mesotelioma è uno dei tumori più aggressivi e il suo esito è spesso infausto.
Il tumore al pericardio non è l’unico tipo di mesotelioma. Ci sono anche il mesotelioma pleurico (il più diffuso), il mesotelioma peritoneale (che colpisce il peritoneo) e il mesotelioma testicolare.
Perché l’amianto causa il mesotelioma?
L’amianto, anche detto asbesto, è un insieme di minerali accomunati da caratteristiche simili. Tutti i minerali dell’amianto hanno infatti caratteristiche asbestiformi. Cosa significa? Significa che hanno la capacità di suddividersi in fibre longitudinali, via via più sottili. Queste fibre possono raggiungere dimensioni microscopiche che sono invisibili all’occhio umano. Possono essere, per questo motivo, facilmente inalate ed ingerite causando gravi danni alla salute.
Si parte dalle infiammazioni che possono poi evolvere in neoplasie. L’amianto di per sé non è pericoloso. La sua pericolosità si manifesta quando la sua superficie non è integra ed ha la possibilità di sfaldarsi e rilasciare le sue fibre killer.
L’amianto è stato utilizzato, fino alla messa al bando del 92, in centinaia di applicazioni diverse. Dall’edilizia alla cosmesi, passando per l’industria dei trasporti. In seguito a erosione o danneggiamento anche millimetrico della sua matrice compatta (o in qualsiasi momento nella sua forma friabile) rilascia le fibre killer. Per questo motivo l’amianto presente nei nostri edifici o in altri oggetti o manufatti è sempre da considerarsi pericoloso. I dati sulla strage dell’amianto sono riportati su “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia-Ed.2022“.
Sintomi del mesotelioma pericardico
I sintomi del mesotelioma pericardico sono inizialmente poco specific. Per questo motivo spesso vengono ignorati o interpretati come segni di altre malattie.
Per questo mesotelioma sintomi iniziali ricordiamo:
- astenia
- tosse
- tachicardia
- perdita di peso
- ascite
Invece, tra i sintomi a stadi successivi elenchiamo:
- sudorazione
- tromboflebia
- hypercoagulability
- febbre dell’origine sconosciuta
- ostruzione intestinale
- lesioni infiammatorie acute
Versamento pericardico: sintomo di mesotelioma?
Ci sono per versamento pericardico cause diverse. Infatti un versamento al pericardico (liquido intorno al cuore) non necessariamente è legato a un’esposizione ad asbesto.
Tra le cause versamento pericardico ci possono essere un infarto miocardico acuto (versamento miocardico), traumi o la diffusione metastatica di altre neoplasie maligne.
Per versamento pericardico sintomi sono: forte dolore al torace, dispnea e battito cardiaco accelerato. Quando si avvertono questi sintomi è importante informare il medico così da arrivare a versamento pericardico cura.
Diagnosi: esami a cui sottoporsi
La diagnosi del mesotelioma pericardico si basa sulla biopsia pericardica e sulle tecniche di imaging (ecografia e tomografia computerizzata). In ogni caso, è sempre necessario l’esame istologico sulla biopsia tissutale e sui risultati dell’immunocolorazione.
A causa della rarità del mesotelioma pericardico (tumore del pericardio), gli studi e le pubblicazioni scientifiche sono limitate. Questo cancro al cuore, è comunque riconducibile alla esposizione a polveri e fibre di asbesto.
Si sottolinea l’importanza della prevenzione primaria e della diagnosi precoce al fine di aumentare le chance di sopravvivenza.
Lo sviluppo della pericardite sintomi e cura
La pericardite è l’infiammazione del pericardio, cioè della membrana che avvolge, sostiene e protegge il cuore. Esistono diversi tipi di pericardite:
- acuta, quando i sintomi durano meno di tre mesi;
- ricorrente, quando il paziente è affetto da più pericarditi acute consecutive;
- cronica, quando i sintomi durano più di tre mesi.
L’infiammazione della membrana cuore è caratterizzata da irritazione, gonfiore e, talvolta, versamento (edema infiammatorio). Tra i principali sintomi pericardite c’è il dolore toracico. Il dolore da pericardite insorge a seguito di un mutamento nella composizione del liquido nel cuore. Quest’ultimo, infatti, riempiendosi di cellule infiammatorie, pregiudica la sua funzione lubrificante e fa sì che tra lo strato fibroso e quello sieroso si crei attrito e frizione.
Inoltre, tra pericardite conseguenze, se il liquido aumenta di volume, esercita una pressione dolorosa sul cuore, sviluppando un versamento pericardico.
Purtroppo non ci sono per pericardite cause specifiche. Infatti, molto spesso si parla di pericardite idiopatica. Tuttavia, solitamente, all’origine del disturbo, ci sono un’infezione virale o batterica, malattie autoimmuni, tumori e insufficienza renale.
Per diminuire il più possibile per pericardite tempi di guarigione, la terapia consiste in diversi trattamenti farmacologici. L’intervento chirurgico è richiesto solo in condizioni estreme.
Il mesotelioma pericardico si può curare?
In generale, quanto più precoce è lo stadio del tumore all’inizio della terapia, tanto migliore è per questo tipo di mesotelioma prognosi. Tuttavia, nel caso di questo tipo di mesotelioma guarigione completa è molto rara, quindi, l’obiettivo primario della terapia è il controllo dei sintomi al fine di consentire una qualità di vita accettabile.
L’approccio al mesotelioma pericardico dipende dalla stadiazione, dall’età e dallo stato di salute del paziente.
Cura al mesotelioma pericardico
Può essere curato con la chirurgia e la radioterapia e/o la chemioterapia, quando la neoplasia si trova ancora in una fase limitata e iniziale. In caso di mesotelioma pericardico in stato avanzato, l’approccio farmacologico è poco efficace. Sono a tutt’oggi in corso studi sui protocolli di terapia genica mediante vettori endovirali anti-SV40 e mediante il vettore trasportante l’herpes simplex timidina-chinasi suicida (Albelda SM. Gene therapy for lung cancer). Inoltre gli studi di biologia molecolare, hanno aperto nuove prospettive terapeutiche con l’utilizzo di farmaci che inibiscono i fattori di crescita cellulare (Strizzi L, Catalano A, Vianale G, et al. Vascular endothelial growth factor is an autocrine growth factor in human malignant mesothelioma. J Pathol 2001; 193: 468-75).
Solo in rari casi possono essere adottate con efficacia le terapie tradizionali come chirurgia, radioterapia e chemioterapia.
Questi interventi possono essere applicati isolatamente oppure in combinazione. Ogni paziente rappresenta un caso a sé: per questo motivo ogni scelta va attentamente ponderata rivolgendosi ai sanitari.
Chemioterapia, radioterapia e chirurgia
- Trattamento chirurgico
La pericardiotomia, ovvero l’intervento di incisione del sacco pericardico al fine di asportare le formazioni patologiche intrapericardiche.
L’approccio chirurgico al mesotelioma pericardico non è tra quelli più consigliati in quanto non è considerato di grande successo, specialmente se utilizzato da solo, mentre le possibilità di successo aumentano se viene combinato con la radioterapia e chemioterapia. Il trattamento chirurgico comunemente utilizzato è quello citoriduttivo associato ad HIPEC (Hiperthermic IntraPEritoneal Chemotherapy).
- Radioterapia per consolidare la chirurgia
La radioterapia viene impiegata dopo l’intervento chirurgico, eventualmente in combinazione con la chemioterapia, in caso di mesotelioma localizzato e se le condizioni del paziente sono favorevoli. Lo scopo del trattamento combinato con radioterapia e chemioterapia dopo l’intervento è quello di consolidare gli effetti della chirurgia, prolungando l’aspettativa di vita, che in alcuni casi può superare anche i 5 anni.
La radioterapia può essere praticata anche a scopo palliativo per risolvere le conseguenze della crescita del tumore, come l’ostruzione di un grosso vaso sanguigno. O per ridurre il dolore dovuto all’infiltrazione della parete toracica.
- Chemioterapia
La chemioterapia può essere considerata un trattamento efficace nonostante l’esiguità di risultati scientifici in materia data la rarità del mesotelioma pericardico. Di solito si usa il seguente schema: cis-platino alla dose di 80 mg/mq, giorno 1, epirubicina alla dose di 40 mg/mq, giorno 1, interferone alfa alla dose di 3.000.000 U/die per tre volte alla settimana i.m.; ciclo da ripetere ogni 28 giorni. Ribadiamo che ogni paziente rappresenta un caso a sé e quindi ogni scelta va attentamente ponderata dal personale medico.
Diritti delle vittime di mesotelioma
L’Osservatorio Nazionale Amianto, di cui questo magazine è organo di informazione, sostiene le vittime di mesotelioma pericardico con una attività di consulenza gratuita medica e legale.
I lavoratori con questa malattia professionale hanno diritto a determinati benefici.
Il primo passo è il riconoscimento della malattia professionale. A quel punto la vittima potrà richiedere l’indennizzo INAIL del danno biologico e la tutela risarcitoria del danno differenziale.
Nesso causale tra esposizione professionale e mesotelioma
Il cancro del mesotelio del pericardio ha sempre origine occupazionale in quanto insorge solo in seguito a elevata esposizione a polveri e fibre di asbesto o Eternit. Per questo motivo l’insorgenza di cancro del pericardio conferma il nesso causale, ovvero prova che l’esposizione, intensa, può essere stata solo di origine professionale.
Il mesotelioma è inserito nella lista I dell’INAIL per l’agente eziologico amianto. Pertanto, sussiste la presunzione legale di origine.
Per questo motivo è sufficiente la prova della presenza di amianto nell’ambiente lavorativo per avere la presunzione legale di origine e ottenere il riconoscimento delle prestazioni previdenziali, senza dover superare alcune valore limite amianto (Cass., Sez. Lav., n. 23653/16).
Agenti Causali | Periodo Massimo d’indennizzabilità | Lista | Gruppo |
Asbesto | Illimitato | I | 6 (tumori professionali) |
Erionite | Illimitato | I | 6 |
Prestazioni INAIL per le vittime di mesotelioma pericardico
Le prestazioni INAIL dovute alla vittima sono stabilite in base al grado invalidante:
- se è inferiore al 6% non sussiste il diritto all’indennizzo INAIL, perciò il risarcimento è totalmente a carico del datore di lavoro;
- tra il 6 e il 15% si ha l’indennizzo INAIL del danno biologico, mentre tutte le altre componenti sono risarcite dal datore di lavoro;
- dal 16% la vittima ha diritto alla rendita INAIL, che prevede l’indennizzo del danno biologico e del danno patrimoniale per diminuite capacità di lavoro.
In caso di decesso, il risarcimento INAIL viene liquidata al coniuge superstite nella misura del 50% della prestazione spettante alla vittima (rendita di reversibilità). Ai figli, invece, è riconosciuta nella misura del 20% per ognuno, a condizione che non superi l’iniziale 100%.
Alla rendita mensile si può sommare anche il Fondo Vittime Amianto (art.1 co. 241/246 L.244/2017), erogato anch’esso dall’INAIL.
Prestazioni previdenziali per le vittime
I lavoratori, affetti da una malattia asbesto correlata di origine professionale, hanno diritto ai benefici contributivi (ex art. 13 comma 7 L. 257/1992).
È possibile accedere al prepensionamento, grazie alla maggiorazione del 50% del periodo di esposizione professionale. Invece, se si è già in pensione, si attuerà la rivalutazione dei contributi, utilizzando sempre il coefficiente 1,5.
Infine chi, nonostante l’accredito dei contributi, non maturi il diritto pensionistico, può avvalersi della pensione d’invalidità amianto (art.1, comma 250, L.232/2016).
Riconoscimento dello status di vittima del dovere
Per le vittime appartenenti alle Forze Armate e Comparto Sicurezza, è possibile richiedere il riconoscimento dello status di Vittime del Dovere e della causa del servizio (art.20 L.183/2010).
In questo modo si ha accesso a prestazioni aggiuntive come l’equo indennizzo e la pensione privilegiata.
Consulta tutte le news vittime del dovere e le procedure di tutela legale attraverso questo link.
Vittime mesotelioma pericardico: risarcimento danni
La vittima di mesotelioma pericardico ha diritto a richiedere anche il risarcimento del danno.
Infatti l’INAIL indennizza solo il danno biologico e quello patrimoniale per diminuite capacità di lavoro. Il ristoro di tutti i danni si ottiene, invece, facendo valere la responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. Vengono compresi anche il danno morale e quello esistenziale.
La quantificazione del risarcimento si stabilisce in maniera personalizzata e tiene conto delle tabelle stabilite dal Tribunale di Milano.
Servizi di assistenza tecnica, medica e legale dell’ONA
L’ONA e l’Avvocato Bonanni supportano le vittime e offrono un servizio di assistenza tecnica, medica e legale gratuita.