PRENDE IL VIA LA PRIMA EDIZIONE DEL MASTER INTERUNIVERSITARIO DI II LIVELLO “MANAGER DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA E DEI CONTRATTI DI FIUME”, UN PROGRAMMA AVANZATO PENSATO PER FORMARE PROFESSIONISTI CAPACI DI GUIDARE PROCESSI DECISIVI PER IL FUTURO DEI TERRITORI
L’obiettivo centrale è fornire competenze solide e interdisciplinari per sostenere la pianificazione, la progettazione e la gestione sostenibile del paesaggio, integrando aspetti ambientali, sociali, economici e giuridici.
Destinatari e opportunità professionali
Il Master si rivolge a laureati e professionisti dell’architettura, dell’ingegneria, della pianificazione, delle scienze naturali e sociali, dell’economia e del diritto, oltre che a tecnici e funzionari della Pubblica Amministrazione interessati a sviluppare nuove competenze.
Le figure formate potranno operare in ministeri, regioni, città metropolitane, province e comuni, oltre che in aziende, società di consulenza, enti di ricerca e realtà impegnate in politiche ambientali e progetti di rigenerazione territoriale.
Il corso specialistico nasce con una finalità chiara: accompagnare la pubblica amministrazione e il mondo professionale nel comprendere e affrontare la transizione ecologica ed energetica, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la gestione dei rischi con una visione capace di mettere in relazione scienza, conoscenza locale e processi partecipativi.
In questa direzione, il percorso promuove una vera e propria “cultura della complessità”, indispensabile per trasformare i principi della sostenibilità in decisioni operative.
Un programma costruito in rete tra università e istituzioni
Il progetto formativo è promosso dal Politecnico di Torino in collaborazione con l’Università di Sassari, l’Università di Napoli Federico II, l’Università di Firenze e il Politecnico di Bari. Al percorso aderiscono inoltre il Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, ISPRA, CNR e numerosi atenei italiani impegnati sui temi dell’ambiente e della pianificazione. Le iscrizioni rimarranno aperte fino al 7 gennaio 2026.
In un contesto internazionale in cui la transizione ecologica è una priorità strategica, il Master risponde a un fabbisogno concreto. L’Italia, attraverso la missione “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica” del PNRR, ha destinato risorse ingenti alla tutela del territorio e dell’acqua.
Perché questi investimenti producano effetti reali è fondamentale disporre di figure capaci di orchestrare processi complessi, superare conflitti e coordinare interventi in modo coerente.
Le competenze richieste alla nuova generazione di professionisti
Secondo l’Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume al MASE (ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica), in Italia sono attivi oltre trecento processi di Contratto di Fiume, cento dei quali già sottoscritti.
Questa diffusione dimostra quanto strumenti di governance partecipata siano oggi cruciali per risolvere criticità ambientali, valorizzare risorse idriche e costruire politiche territoriali condivise.
Tuttavia, la loro efficacia dipende dalla presenza nelle istituzioni di figure capaci di leggere il territorio come un sistema, comprendere le dinamiche ecologiche e guidare percorsi di mediazione.
La visione del Politecnico di Torino
«La transizione ecologica richiede una nuova alfabetizzazione territoriale», sottolinea Angioletta Voghera, coordinatrice del Master e vicerettrice con delega alle Pubbliche Amministrazioni del Politecnico di Torino.
Per affrontare il cambiamento climatico servono competenze in grado di intrecciare saperi diversi e di trasformare fiumi, città e paesaggi in ecosistemi resilienti, dove la natura diventa parte integrante delle infrastrutture di benessere collettivo.
Secondo Voghera, il percorso avazato vuole formare professionisti capaci di costruire dialogo tra istituzioni, cittadini e progettisti, traducendo le visioni strategiche in azioni concrete, territorialmente coerenti e socialmente condivise.
Il programma: dal rischio idrogeologico alla rigenerazione dei paesaggi
Il percorso didattico affronta in modo integrato i principali temi che definiscono la sostenibilità territoriale. Dalla prevenzione del rischio idrogeologico alla pianificazione ambientale, dalle strategie per la rigenerazione dei paesaggi fluviali alle politiche di adattamento climatico, ogni modulo combina lezioni teoriche, laboratori e attività sul campo.
Tra gli elementi più innovativi del programma spicca un’esperienza diretta nel Sud Italia, dove i partecipanti analizzeranno un caso reale di gestione fluviale confrontandosi con amministrazioni e comunità locali. Questa modalità permette di sviluppare competenze tecniche e capacità di ascolto, mediazione e costruzione di soluzioni condivise.
Borse di studio e agevolazioni
Per favorire la partecipazione degli studenti più meritevoli, il Politecnico di Torino rende disponibili diverse borse di studio, promosse anche grazie al contributo della Regione Campania. Le agevolazioni sono pensate soprattutto per giovani laureati e per dipendenti pubblici coinvolti nei processi di pianificazione e gestione ambientale
Informazioni e scadenze
Le domande di ammissione devono essere presentate entro le ore 14:00 del 7 gennaio 2026. Tutti i dettagli relativi ai requisiti e alla procedura sono consultabili sul sito ufficiale del Politecnico di Torino.




