sabato, Novembre 8, 2025

Ordine Geologi Sicilia: il dissesto idrogeologico è da affrontare con concretezza e prevenzione

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LA RECENTE TRAGEDIA CHE HA COLPITO FAVARA, CON LA PERDITA DI UNA GIOVANE MADRE TRAVOLTA DA UN VIOLENTO NUBIFRAGIO, RIPORTA CON FORZA L’ATTENZIONE SULLA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO SICILIANO E, PIÙ IN GENERALE, ITALIANO, DALL’EMERGENZA DISSESTO IDROGEOLOGICO

Un problema antico e crescente

Secondo lOrdine Regionale Geologi Sicilia, il dissesto idrogeologico rappresenta oggi una sfida reale e presente. I dati nazionali mostrano un aumento costante delle aree a rischio: frane, alluvioni ed erosione interessano ormai la quasi totalità dei comuni italiani. Negli ultimi anni, la superficie soggetta a rischio frane è cresciuta del 15%, coinvolgendo oltre il 23% del territorio nazionale.

Secondo la quarta edizione del Rapporto ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sul dissesto idrogeologico in Italia, segnalano i geologi, il 94,5 % dei comuni italiani è esposto al rischio di frane, alluvioni, erosione o valanghe. 

In questi ultimi anni, la superficie colpita dal rischio frane è aumentata del 15 %. È passta da 55.400 a 69.500 km², ossia circa il 23 % del territorio nazionale. 

Le aree classificate a pericolosità elevata o molto elevata (P3-P4) sono cresciute, passando dall’ 8,7 % al 9,5 %.

Il territorio è disseminato di oltre 630mila frane censite, molte delle quali caratterizzate da dinamiche rapide e potenzialmente molto pericolose. Questa situazione richiede un approccio integrato e una visione strategica di lungo termine per prevenire ulteriori vittime e danni.

La necessità di passare dalle parole ai fatti

Un piano strutturato di difesa del suolo, già delineato in passato, attende ancora piena attuazione. Oggi, geologi e cittadini chiedono con forza un cambio di passo da parte delle istituzioni: serve coraggio, pianificazione sostenibile e strategie concrete per tutelare le comunità e il territorio.

Verso una cultura della prevenzione condivisa

Il futuro del territorio passa attraverso una gestione integrata e trasparente del rischio idrogeologico. Questo significa – è scritto nella nota dell’Ordine Regionale Geologi Sicilia – potenziare le reti di monitoraggio, migliorare i sistemi di allertamento, utilizzare tecnologie avanzate e open data e soprattutto promuovere una cultura della prevenzione diffusa tra le comunità.

Interventi mirati, manutenzione continua e una pianificazione attenta e sostenibile sono fondamentali per rendere il territorio più resiliente e sicuro.

Un impegno collettivo per la sicurezza e la vita

La tragedia di Favara è un monito che inviata al fatto che oggi più che mai è necessario unire le forze, con determinazione e responsabilità, per evitare che simili eventi si ripetano. Il percorso è impegnativo, ma la tutela della vita umana e la salvaguardia del territorio devono restare una priorità indiscutibile.

Solo con un’azione concreta e coordinata potremo garantire un futuro più sicuro e sostenibile, dove il territorio sia davvero protetto e le comunità possano vivere senza paura.

Numero verde ONA

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