sabato, Novembre 8, 2025

Amianto: corso Arpa Puglia su rischi e sicurezza

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L’AMIANTO RESTA UNA MINACCIA SILENZIOSA PER SALUTE E AMBIENTE. ARPA PUGLIA HA ORGANIZZATO A BRINDISI UN CORSO DI FORMAZIONE PER AFFRONTARE I RISCHI, MIGLIORARE LA SICUREZZA E PROMUOVERE LA COLLABORAZIONE TRA ENTI E PROFESSIONISTI

Amianto, una minaccia ancora attuale per la salute

L’amianto resta una delle minacce più pericolose per la salute umana. Quando viene inalata, anche una sola fibra può causare malattie gravi come il mesotelioma pleurico, l’asbestosi e diversi tipi di tumori.

A questi rischi ambientali e sanitari, ma anche agli aspetti tecnici legati al suo rinvenimento e alla rimozione, è dedicato il corso di formazione che si è tenuto oggi, 16 ottobre 2025, a Brindisi, nella sede dell’Autorità del Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale.

«Anche riguardo all’amianto – ha dichiarato in una nota il direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno -, la nostra Agenzia può offrire un contributo di eccellenza. Disporre di tecnici specializzati ci consente di offrire il miglior servizio possibile in supporto di Comuni, Asl, autorità giudiziaria e tutti gli enti coinvolti nelle diverse fasi: prevenzione, rimozione, bonifica, sanzione anche penale».

 Perché l’amianto è così pericoloso

La pericolosità dell’amianto deriva non solo dalle sue caratteristiche fisiche, ma anche dalla sua ampia diffusione. In passato era molto utilizzato per la resistenza al calore e agli sbalzi termici.

Veniva impiegato in edilizia, nell’industria navale, nell’automotive, nei tessuti da lavoro, nella produzione di plastica e cartone.

Solo con la legge 27 marzo 1992, n. 257 l’Italia ha stabilito il divieto di estrazione, importazione, esportazione, commercializzazione e produzione di amianto.

Tuttavia, dal dopoguerra fino a marzo 1992, nel Paese sono state usate oltre 3,5 milioni di tonnellate di asbesto, una quantità ancora lontana dall’essere completamente smaltita o censita.

 Amianto nascosto nei materiali di uso comune

Infatti, l’amianto si trova spesso inglobato in materiali come tegole – le cosiddette onduline -, in molti pavimenti vinilici o linoleum, soprattutto nel collante o nello strato inferiore (il cosiddetto vinyl asbestos tile o V.A.T.) – in tubazioni – anche degli acquedotti -, vernici e altri manufatti – anche in scuole e ospedali – e non è riconoscibile a occhio nudo.

Per accertarne la presenza servono analisi specialistiche realizzate con strumenti diagnostici di precisione, utilizzati da personale tecnico altamente qualificato.

«Con questa iniziativa – prosegue la nota di Bruno – ci proponiamo non solo di aggiornare gli addetti ai lavori ma anche di allargare la consapevolezza del rischio e delle contromisure al di fuori dei confini propriamente specialistici».

 Il ruolo di Arpa Puglia nelle emergenze

L’Arpa Puglia interviene regolarmente in caso di sospetto rinvenimento di amianto o durante emergenze come crolli e incendi. Nel 2025 sono stati venti i casi di intervento sul campo dell’Agenzia, tra questi, a marzo scorso, marzo il crollo del palazzo di Via de Amicis a Bari.

I suoi tecnici operano sul posto per definire gli accertamenti da eseguire, che variano in base alla situazione. Successivamente prelevano campioni di materiali o d’aria, poi analizzati dal Dipartimento Provinciale di Brindisi.

Qui opera il Modulo Amianto, l’unico laboratorio pubblico in Puglia qualificato dal ministero della Salute.

Un corso promosso da Arpa Puglia e numerosi enti

L’Arpa Puglia ha organizzato l’evento con il patrocinio di Asl Brindisi, dell’Osservatorio Nazionale Amianto – e degli ordini professionali di geologi, ingegneri, chimici, fisici e tecnici sanitari.

«ONA si pone in sussidiarietà con le istituzioni locali in Puglia come nel resto d’Italia», questo il commento dell’avv. Ezio Bonanni, presidente ONA.

Per l’Osservatorio è intervenuto il dott. Luigi Abbate, in qualità di componente del Coordinamento regione Puglia, il quale ha ribadito che «la funzione dell’ONA è una funzione sussidiaria, una funzione integrativa, non si vuole sostituire alle istituzioni ma affiancarle. Affiancarle però significa anche far sì che il diritto alla salute, il diritto alla vita, il diritto al risarcimento per i danni subiti dalle vittime di amianto, il diritto dei superstiti e dei familiari, venga rispettato. Quella dell’ONA non è giustizialismo ma è, appunto, giustizia, questo va precisato».

Hanno collaborato anche gli ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. L’obiettivo è fornire strumenti concreti per affrontare il problema dell’amianto in modo efficace e coordinato.

 Due sessioni di formazione e una tavola rotonda

Il corso è stato diviso in due sessioni. La mattina ha trattato il tema “Amianto: aspetti ambientali, sanitari e normativi”.

Nel pomeriggio, invece, si è parlato di “Amianto: aspetti tecnici e qualificazione”.

Il meeting si è concluso con una tavola rotonda cui hanno partecipato rappresentanti di enti pubblici e ordini professionali sul tema “Collaborazione tra enti sulla questione amianto: mappatura, abbandono, supporto ai cittadini”.

Ha moderato Vincenzo Campanaro, direttore scientifico di Arpa Puglia.

 Crediti formativi per i professionisti

Agli iscritti appartenenti alle professioni sanitarie saranno riconosciuti 7 crediti ECM.

Anche i partecipanti appartenenti agli altri ordini patrocinanti riceveranno crediti formativi professionali.

 Il Modulo Amianto di Brindisi: eccellenza pubblica regionale

Al Dipartimento Provinciale di Brindisi di Arpa Puglia opera il Modulo Amianto, un laboratorio riconosciuto dal ministero della Salute per l’analisi di materiali contenenti fibre di amianto.

In Puglia esistono diciotto laboratori di questo tipo, ma quello di Brindisi è l’unico pubblico. È anche Centro Regionale di Riferimento per il ministero nell’ambito del programma di qualificazione dei laboratori e dei soggetti che effettuano campionamenti di fibre aerodisperse.

Il laboratorio di Brindisi ha inoltre ottenuto l’accreditamento UNI 17025, a conferma dell’elevato livello di qualità e competenza tecnica raggiunto.

Numero verde ONA

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