mercoledì, Ottobre 22, 2025

“Le città che respirano”: il ripristino della posidonia oceanica nei fondali dell’Isola del Giglio

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LEGAMBIENTE E NESPRESSO RINNOVANO IL LORO IMPEGNO AMBIENTALE CON UN NUOVO INTERVENTO MARINO: IL RIPRISTINO DELLA POSIDONIA OCEANICA NEI FONDALI DELL’ISOLA DEL GIGLIO. DOPO LA RIQUALIFICAZIONE DI OLTRE 95MILA m² DI AREE VERDI IN ITALIA, IL PROGETTO “LE CITTÀ CHE RESPIRANO” SI ESPANDE ORA AL MEDITERRANEO PER TUTELARE BIODIVERSITÀ E HABITAT MARINI

Un progetto che si estende dal verde alla “foresta blu”

Dopo anni di interventi a terra per rigenerare aree urbane e naturali, il progetto “Le città che respirano”, promosso da Nespresso con Legambiente e AzzeroCO2 nell’ambito della campagna “Mosaico Verde”, si sposta in mare. L’obiettivo: contrastare la regressione della Posidonia oceanica, una pianta marina fondamentale per la salute del Mar Mediterraneo.

L’intervento sull’Isola del Giglio

Il nuovo intervento si concentra nei fondali dell’Isola del Giglio, in particolare nella baia di Giglio Campese. Qui, circa 2.500 fasci fogliari di Posidonia oceanica saranno trapiantati per favorire il ripristino della prateria danneggiata. Il materiale utilizzato proviene da talee che si sono staccate in maniera naturale per effetto delle mareggiate o dell’impatto antropico, evitando così il prelievo da praterie sane.

A sostenere scientificamente l’intervento è il Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza di Roma, che ha sviluppato una metodologia innovativa e sostenibile. I trapianti sono fissati con picchetti biodegradabili e l’area è stata segnalata con boe per disincentivare l’ancoraggio delle imbarcazioni, particolarmente invasivo durante l’estate.

La Posidonia oceanica: simbolo del Mediterraneo

La Posidonia oceanica è una pianta acquatica endemica del Mediterraneo che svolge molteplici funzioni ecologiche: stabilizza i fondali, protegge le coste dall’erosione, fornisce ossigeno e sequestra anidride carbonica. Inoltre, rappresenta un rifugio prezioso per numerose specie marine. È riconosciuta come “habitat prioritario” dalla Direttiva Habitat dell’Unione Europea ed è tutelata da convenzioni internazionali.

Purtroppo, le sue praterie stanno scomparendo a causa di attività umane come turismo di massa, pesca illegale, inquinamento e ancoraggi non regolamentati. L’intervento del noto brand e Legambiente rappresenta quindi un contributo concreto alla sua tutela e alla salvaguardia della biodiversità marina.

Un passato da sanare, un futuro da proteggere

L’area di intervento, tra il 1938 e il 1962, ha subito pesanti danni ambientali dovuti ad attività minerarie per l’estrazione di pirite. A questo si è aggiunto il degrado dovuto all’ancoraggio estivo delle barche. Oggi, con il trapianto ecologico e non invasivo della Posidonia, si punta a ristabilire l’equilibrio perduto e a sensibilizzare la comunità sull’importanza di queste “foreste sommerse”.

Un impegno collettivo e duraturo

Durante la presentazione del progetto al Porto dell’Isola del Giglio, rappresentanti delle istituzioni locali, accademici e referenti della nota marca di caffè, Legambiente e AzzeroCO2 hanno sottolineato l’importanza di un’azione congiunta tra imprese, enti e cittadini.

Secondo Matteo Di Poce, specialista in sostenibilità di Nespresso Italiana, «Con questo intervento segniamo un passo in avanti, o meglio una vera e propria evoluzione, nel nostro impegno a tutela della biodiversità grazie al progetto “Le città che respirano“».

Anche per la professoressa Laura Sadori dell’Università La Sapienza, «L’ateneo ,grazie alle attività del Dipartimento di Biologia Ambientale, contribuisce a conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030».

Un capitolo marino nel mosaico della sostenibilità

L’intervento all’Isola del Giglio segna un nuovo capitolo per il progetto “Le città che respirano”, che dal 2020 ha trasformato aree boschive e urbane e che oggi approda in mare, grazie alla collaborazione con la campagna Mosaico Verde.

«Il Mar Mediterraneo – commenta Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – è uno degli hotspot di biodiversità più importanti al mondo. Per questo è fondamentale tutelarlo e valorizzarlo. Come associazione da oltre quarant’anni ci impegnano insieme ai nostri circoli e regionali per la tutela di mare, coste ed ecosistema marino e siamo ben lieti di aderire al progetto che riguarderà la ripopolazione della posidonia, sull’Isola del Giglio. Un progetto in continuità ai tanti altri realizzati grazie a questa collaborazione che questa volta affronta un tema importante, con l’obiettivo di far conoscere e aumentare la consapevolezza sull’importanza delle praterie di posidonia per la salute del mare e delle coste».

Un impegno globale, radicato in Italia

L’iniziativa si inserisce nel più ampio programma “The Positive Cup” da parte del noto marchio di caffè, che dal 2014 ha sostenuto la piantumazione di 10milioni di alberi in tutto il mondo, nell’ambito del programma AAA Sustainable Quality™ in collaborazione con Rainforest Alliance. Una visione che unisce qualità, sostenibilità e impegno sociale, e che ora si estende alle acque italiane, ribadendo che la tutela dell’ambiente, dal suolo ai fondali marini, non ha confini.

Numero verde ONA

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