sabato, Ottobre 11, 2025

JustonEarth crea la tecnologia per difendere gli ecosistemi marini

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L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE ARRIVA IN SPIAGGIA PER DIFENDERE IL MARE: DALLA COSTA ROMAGNOLA NASCE UN MODELLO DIGITALE CHE TRASFORMA I RIFIUTI IN DATI E I DATI IN SOLUZIONI. SI CHIAMA J1ER IL SISTEMA CREATO DA JUSTONEARTH, IL PRIMO GEMELLO DIGITALE DEL LITORALE ITALIANO

Che cos’è J1ER e perché è un progetto rivoluzionario?

Ogni estate, le spiagge italiane affrontano la stessa emergenza: turismo in crescita, pressione antropica, rifiuti che si accumulano. Fino a oggi, la risposta è stata frammentata e spesso tardiva.

Con J1ER, JustonEarth introduce un nuovo paradigma. Il progetto, sviluppato nell’ambito del programma Ecosister Spoke 5 Università di Ferrara e cofinanziato dall’Unione europea – Next Generation EU, trasforma la gestione dell’inquinamento marino in un processo digitale e condiviso.

È il primo sistema integrato di monitoraggio costiero e marino basato su intelligenza artificiale, dati satellitari e blockchain. Un modello che unisce enti pubblici, imprese e cittadini in una rete trasparente di raccolta e analisi dei dati.

Il general manager di JustonEarth, Luigi Borgogno, spiega che “ogni dato raccolto, ogni segnalazione inviata, ogni anomalia identificata diventa un pezzo di un sistema che lavora per la tutela dell’ambiente in modo dinamico e trasparente”.

J1ER: come funziona la piattaforma?

Il cuore del progetto è un digital twin, un gemello digitale della costa che riproduce in tempo quasi reale ciò che accade lungo il litorale. Il sistema raccoglie dati da satelliti, sensori in situ e modelli di machine learning, integrandoli in una piattaforma che consente di mappare l’accumulo di rifiuti, i flussi turistici e l’impatto ambientale del traffico costiero.

Ogni informazione è georiferita, certificata e tracciata grazie alla blockchain, che ne garantisce la trasparenza e impedisce manipolazioni.

I dati provenienti dal programma europeo Copernicus vengono elaborati da algoritmi di intelligenza artificiale che individuano pattern di dispersione dei rifiuti, aree di rischio e punti critici. L’obiettivo non è solo osservare ma intervenire in modo predittivo, fornendo alle amministrazioni strumenti per pianificare pulizie mirate, ottimizzare risorse e prevenire danni ambientali. In questo modo, la gestione della costa si sposta dal piano reattivo a quello preventivo.

J1ER: quali benefici offre a cittadini e amministrazioni?

J1ER è pensato come un sistema aperto, accessibile e collaborativo. I dati raccolti possono essere consultati da enti locali, operatori turistici, ricercatori e cittadini, favorendo la trasparenza e la partecipazione civica.

In Emilia-Romagna, regione che fa dell’economia blu e del turismo sostenibile due pilastri della propria identità, la piattaforma rappresenta un passo avanti decisivo.

Per la prima volta è possibile valutare in modo oggettivo l’impatto delle attività umane sulla qualità delle acque, la biodiversità e la gestione dei rifiuti.

Il modello promuove un uso responsabile delle spiagge e crea una comunità consapevole, dove le scelte quotidiane — dal corretto smaltimento dei rifiuti al rispetto delle aree protette — diventano parte di un disegno più ampio di tutela ambientale.

È la prova che la transizione ecologica non può prescindere da quella digitale: i due percorsi devono procedere insieme per essere efficaci.

J1ER: perché proprio la costa romagnola?

La Riviera Romagnola, con la sua densità turistica e la forte antropizzazione, è un banco di prova ideale per sperimentare tecnologie di monitoraggio avanzate. JustonEarth ha scelto questo tratto di mare perché rappresenta in piccolo le sfide di tutti i litorali mediterranei: gestione dei flussi turistici, equilibrio tra economia e ambiente, rischio di inquinamento marino.

J1ER non si limita a descrivere la realtà, ma la “ricrea” digitalmente, restituendo una fotografia costante e aggiornata dello stato del mare e delle spiagge.

Un modello replicabile per il futuro delle coste

J1ER è pensato per essere scalabile e replicabile in altri territori italiani e internazionali. JustonEarth immagina una rete di coste interconnesse, dove i dati diventano un linguaggio universale di tutela e pianificazione. Il modello potrà essere applicato a porti, lagune e aree marine protette ma anche a contesti urbani che affrontano problemi di inquinamento o gestione dei rifiuti.

“Siamo partiti dalla costa romagnola, ma siamo pronti a portare questa tecnologia ovunque ce ne sia bisogno”, afferma Borgogno.

J1ER: tutto quello che c’è da sapere

CaratteristicaDescrizione
Nome del progettoJ1ER – JustonEarth Environmental Resilience
SviluppatoreJustonEarth, nell’ambito di Ecosister (Spoke 5 – Università di Ferrara)
FinanziamentoCofinanziato dall’Unione europea – Next Generation EU
Area pilotaCosta romagnola, Emilia-Romagna
TecnologieIntelligenza Artificiale, dati satellitari Copernicus, machine learning, blockchain
Funzione principaleMonitoraggio costiero e marino, tracciamento rifiuti, analisi flussi turistici
OutputDati georiferiti, certificati e condivisi in tempo quasi reale
BeneficiPrevenzione dell’inquinamento, supporto decisionale, partecipazione civica
ScalabilitàModello replicabile in altri territori italiani e internazionali
Obiettivo finaleCostruire una rete di coste intelligenti e sostenibili

Chi è JustonEarth e cosa fa

JustonEarth è una società italiana specializzata in tecnologie ambientali, intelligenza artificiale e analisi dei dati applicate alla sostenibilità. Nasce con l’obiettivo di creare strumenti digitali che aiutino le amministrazioni pubbliche e le imprese a misurare, comprendere e migliorare l’impatto ambientale delle proprie attività.

L’azienda sviluppa piattaforme capaci di integrare sensori, dati satellitari e sistemi di intelligenza artificiale per monitorare la qualità dell’aria, il consumo di suolo, le risorse idriche e le emissioni.

Il nome JustonEarth racchiude la sua missione: costruire un futuro “giusto” sulla Terra, dove la tecnologia diventa alleata della trasparenza e della responsabilità collettiva.

Oltre a J1ER, l’azienda lavora a progetti di resilience engineering, gestione energetica e modelli predittivi per la prevenzione dei disastri naturali.

Next Generation EU e Copernicus: due pilastri per la transizione digitale e ambientale

Il progetto J1ER è stato realizzato grazie al finanziamento del programma Ecosister – Ecosystem for Sustainable Transition in Emilia-Romagna (Spoke 5 – Università di Ferrara) e con il cofinanziamento dell’Unione Europea – Next Generation EU. Quest’ultimo è il grande piano europeo nato per rilanciare economia, innovazione e sostenibilità dopo la pandemia.

Attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Next Generation EU finanzia progetti che coniugano crescita economica, digitalizzazione e tutela ambientale.

Copernicus, invece, è il programma europeo di osservazione della Terra, che fornisce dati satellitari ad alta risoluzione su clima, acque, atmosfera e territorio. Le immagini e le informazioni di Copernicus alimentano sistemi come J1ER, permettendo analisi ambientali precise e aggiornate.

Numero verde ONA

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