NEL CORSO DELLA VENTESIMA EDIZIONE DELLA CAMPAGNA “GOLETTA DEI LAGHI”, LEGAMBIENTE HA FATTO TAPPA IN PUGLIA PER MONITORARE LO STATO DI SALUTE DEI LAGHI DI VARANO E LESINA. OLTRE AI DATI MICROBIOLOGICI, È STATO LANCIATO UN APPELLO PER UNA GESTIONE IDRICA INTERREGIONALE PIÙ EFFICACE, SOSTENIBILE E RESILIENTE
Acque sotto osservazione: i risultati in Puglia
Durante la tappa pugliese di Goletta dei Laghi, Legambiente ha presentato i risultati delle analisi microbiologiche sui laghi di Varano e Lesina. Dei tre punti campionati, solo uno è risultato nei limiti di legge, mentre due sono stati classificati come “inquinati”.
Nel lago di Varano, il punto all’ex Idroscalo militare “Ivo Monti” è risultato conforme, mentre la foce del Varano ha evidenziato presenza di inquinamento. Anche il punto monitorato nel lago di Lesina è risultato inquinato. Secondo Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente, “si tratta di criticità mai emerse prima, che richiedono ulteriori approfondimenti per individuare le cause”.
Le sette azioni per una governance interregionale
In occasione della tappa in Puglia, Legambiente ha rilanciato la necessità di una governance idrica unitaria tra Puglia, Basilicata e Molise.
Sono sette le priorità proposte:
- Governance integrata tra le regioni, con aggiornamento degli accordi di programma e garanzia dei deflussi ecologici minimi.
- Riduzione delle perdite di rete al di sotto del 25%, attraverso interventi mirati e tecnologie intelligenti.
- Riqualificazione fluviale ed ecosistemica, con la rinaturalizzazione degli alvei e la rimozione di barriere obsolete.
- Transizione agroecologica, con incentivi per colture meno idroesigenti e irrigazione di precisione.
- Riuso delle acque reflue e ricarica delle falde, per contrastare subsidenza e intrusione salina.
- Stop a nuove dighe e dissalatori come soluzione strutturale, privilegiando efficienza, recupero e risparmio.
- Educazione e partecipazione, con coinvolgimento di cittadini e agricoltori nei piani di risparmio idrico.
Fragilità e dipendenze idriche del Sud Italia
La Puglia dipende per il 55% da invasi interregionali, per il 33% da sorgenti irpine e solo per il 12% da pozzi locali. Le principali criticità riguardano perdite di rete superiori al 40%, sovrasfruttamento delle falde, intrusione salina e scarsa capacità di riuso delle acque reflue: solo 7 depuratori su 182 forniscono acqua affinata.
La Basilicata, che detiene il 25% delle risorse idriche del Sud, trasferisce ogni anno 300milioni di metri cubi d’acqua verso la Puglia. Tuttavia, soffre di perdite di rete elevate (circa il 60%), inquinamento da agricoltura intensiva e scarichi civili, oltre a un monitoraggio dei corpi idrici ancora insufficiente.
Il Molise, pur disponendo di invasi come Occhito, Liscione e Chiauci, mostra crescenti segni di stress idrico. Le perdite superano il 50%, con picchi del 66% a Campobasso, aggravate da infrastrutture obsolete e prelievi irregolari.
Goletta dei Laghi 2025: l’appello di Legambiente
Daniela Salzedo (Legambiente Puglia), Antonio Lanorte (Legambiente Basilicata) e Andrea De Marco (Legambiente Molise) sottolineano la necessità di rafforzare la governance unitaria delle risorse idriche nel Mezzogiorno.
In particolare, chiedono: l’immediata riduzione delle perdite idriche; l’aggiornamento dei Piani di Tutela delle Acque (in Basilicata fermo dal 2008); investimenti prioritari in agroecologia, riuso dei reflui e riqualificazione fluviale; un’analisi costi-benefici prima di nuove dighe; il rafforzamento del ruolo dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale.

Preoccupazione è stata espressa anche per la recente istituzione della società Acque del Sud S.p.A., che subentra all’EIPLI nella gestione delle infrastrutture idriche. Legambiente sollecita la definizione di accordi vincolanti tra Regioni e società, per tutelare l’acqua come bene comune.
Goletta dei Laghi 2025: monitoraggi scientifici e metodo
I prelievi sui laghi pugliesi sono stati effettuati il 10 luglio 2025 da tecnici e volontari di Legambiente. I campioni, raccolti in contenitori sterili e refrigerati, sono stati analizzati entro 24 ore. Le analisi hanno riguardato la presenza di Enterococchi intestinali ed Escherichia coli, secondo i parametri della normativa nazionale (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo 2010).
Le classificazioni adottate sono:
Inquinato: Enterococchi >200 UFC/100ml e/o E. coli >500 UFC/100ml;
Fortemente inquinato: Enterococchi >400 UFC/100ml e/o E. coli >1000 UFC/100ml.
I risultati non certificano la balneabilità dei siti, ma segnalano potenziali criticità, basandosi anche sulle segnalazioni dei cittadini tramite il servizio SOS Goletta.
Una campagna ventennale per la tutela dei laghi
Goletta dei Laghi è la storica campagna di Legambiente che da vent’anni monitora la salute dei bacini lacustri italiani, denunciando le criticità e promuovendo buone pratiche. È realizzata con il supporto di CONOU e Novamont, la partnership tecnica di Biorepack e la media partnership de La Nuova Ecologia.
Alla conferenza stampa di Torre Mileto (FG) hanno partecipato, tra gli altri: Antonio Lanorte, Andrea De Marco, Daniela Salzedo, Leonardo Santucci (CIA), Gianfranco Pazienza (ricercatore), e Andrea Minutolo (Legambiente nazionale).