giovedì, Novembre 13, 2025

Il Parlamento Europeo e la legge sul monitoraggio del suolo

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IL PARLAMENTO EUROPEO HA DATO IL VIA LIBERA ALLA PRIMA LEGGE EUROPEA DEDICATA AL MONITORAGGIO DEL SUOLO, UN PASSO STORICO CHE PUNTA A RIPRISTINARE LA SALUTE DEI TERRENI DEL CONTINENTE ENTRO IL 2050

L’obiettivo è ambizioso: raccogliere dati omogenei sulla qualità del suolo, promuovere pratiche agricole rigenerative e assicurare che la terra torni a essere fertile, resiliente e capace di catturare carbonio.

Una legge per conoscere e proteggere i suoli europei

La nuova normativa approvata dal Parlamento Europeo con ampia maggioranza, non impone obblighi diretti ai proprietari o ai gestori dei terreni ma chiede agli Stati membri di monitorare e valutare regolarmente la salute dei suoli all’interno dei propri confini.

Entro 24-36 mesi dall’entrata in vigore – prevista circa a fine novembre 2025, dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE – ogni Paese dovrà implementare sistemi di rilevamento e raccolta dati sullo stato dei suoli agricoli, forestali e urbani.

Il Parlamento sottolinea che non si tratta di una norma punitiva, bensì di una misura di conoscenza e prevenzione, pensata per sostenere gli agricoltori nella transizione verso pratiche più sostenibili e resilienti.

Save Soil: “Un passo fondamentale per la sicurezza alimentare e climatica”

Tra le prime organizzazioni a esprimere soddisfazione per l’approvazione della legge figura Save Soil, campagna internazionale sostenuta da UNEPIUCN FAO, che ha partecipato al processo di consultazione.

La direttrice tecnica di Save Soil, Praveena Sridhar, ha commentato: «Questa legge rappresenta un passo decisivo per salvaguardare i suoli europei e garantire la sicurezza alimentare a lungo termine. Terreni sani significano maggiore resilienza climatica e più capacità di catturare carbonio. È un messaggio forte che mette al centro la vita del suolo come fondamento dei nostri ecosistemi e dell’economia agricola».

Secondo i dati forniti da Save Soil, oltre il 60% dei suoli europei è in condizioni di salute precarie a causa di agricoltura intensiva, uso eccessivo di fertilizzanti, urbanizzazione e cambiamenti climatici.
Il degrado del suolo incide direttamente sulla produzione alimentare, sulla biodiversità e sulla capacità di assorbire CO₂, rendendo urgente un approccio europeo coordinato.

Sostegno agli agricoltori e misure di accompagnamento

La legge europea sul monitoraggio del suolo chiede agli Stati membri di supportare concretamente gli agricoltori, offrendo strumenti di consulenza, formazione e incentivi per migliorare la qualità dei terreni.

Tra le misure previste figurano:

  • servizi di consulenza indipendente per la gestione sostenibile del suolo;
  • programmi di formazione e aggiornamento tecnico;
  • iniziative di ricerca e innovazione per pratiche agricole rigenerative;
  • campagne di sensibilizzazione sui vantaggi economici e ambientali dei suoli sani.

Il Parlamento Europeo precisa tuttavia che non è stato ancora definito un quadro finanziario comune per sostenere tali azioni. Gli Stati membri dovranno dunque valutare i costi e pianificare fondi nazionali dedicati al ripristino del suolo.

L’appello di Save Soil in vista della COP30

In vista della COP30 in Brasile – dal 10 al 21 novembre 2025 – Save Soil rilancia un appello ai governi di tutto il mondo affinché integrino la salute del suolo nelle proprie strategie climatiche.
Le analisi condotte dall’organizzazione mostrano che la maggior parte dei Paesi non include ancora impegni concreti sulla salute dei terreni nei propri piani climatici nazionali (NDC e NAP), con potenziali perdite globali stimate tra il 2% e il 3% del PIL annuo.

«Un suolo vivo e rigenerativo è la prima difesa contro la crisi climatica – spiega Sridhar -. Le aziende agricole che adottano pratiche sostenibili possono mantenere fino al 95% della resa anche in periodi di siccità, trattenendo centinaia di migliaia di litri d’acqua per ettaro».

Save Soil invita i governi a finanziare direttamente gli agricoltori che adottano pratiche rigenerative, considerare il suolo come una vera e propria infrastruttura naturale e inserirlo stabilmente nelle politiche di adattamento climatico.

Verso un’Europa più verde e resistente

L’adozione della legge europea sul monitoraggio del suolo segna una svolta storica per le politiche ambientali dell’Unione.
Attraverso dati scientifici, sostegno agli agricoltori e cooperazione tra Stati membri, l’UE punta a ripristinare la fertilità e la biodiversità del suolo, garantendo cibo sano, resistenza climatica e benessere per le generazioni future.

La salute del suolo, del resto, è la base della vita: prendersene cura oggi significa assicurare un futuro sostenibile per l’Europa e per il pianeta.

Numero verde ONA

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