IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA, IL 21 MARZO 2025 L’AMBASCIATA DEL BRASILE A ROMA E L’ASSOCIAZIONE DIPLOMATIA HANNO ORGANIZZATO L’EVENTO DAL TITOLO “INSIEME PER L’ACQUA: DIALOGHI PER LA COP30”.

La Giornata Mondiale dell’Acqua
L’evento si è svolto un giorno prima la Giornata Mondiale dell’Acqua, che si celebra il 22 marzo. La ricorrenza è un’importante occasione di riflessione sull’urgenza di risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria globale. In molti paesi, infatti, l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici è ancora limitato, e milioni di persone vivono senza strutture adeguate per garantire la loro salute.
La crisi dell’acqua non riguarda solo il consumo di risorse, ma ha anche implicazioni enormi su altri temi globali, come la salute, la fame, l’uguaglianza di genere, l’istruzione e lo sviluppo economico.
La celebrazione della Giornata Mondiale dell’Acqua coincide quest’anno anche con la Conferenza ONU sull’Acqua 2023 a New York, dove i leader mondiali si incontrano per discutere soluzioni a questa crisi globale. L’evento ha offerto un’opportunità unica per sensibilizzare e rafforzare l’impegno collettivo per l’accesso universale e la gestione sostenibile dell’acqua, affrontando le sfide con determinazione e soluzioni concrete.
Da allora i Paesi firmatari della convenzione, denominati “parti”, si sono incontrati ogni anno per discutere progressi e sfide.
COP significa quindi conferenza delle parti, “Conference of the parties”, della convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. UNFCCC sta per United Nations Framework Convention on Climate Change. La COP 30 è la trentesima riunione.
Un grande vertice che nasce allo scopo di trovare un accordo globale per affrontare le sfide sempre più urgenti legate agli impatti del cambiamento climatico.Un evento importante che riunisce i leader di tutti i Paesi del mondo per concordare come intensificare l’azione globale al fine di risolvere la crisi climatica. Si terrà nella città di Belém, in Amazzonia, dal 10 al 21 novembre 2025, con oltre 60mila partecipanti provenienti da 193 Paesi.
La COP30 ha lo scopo di rafforzare l’impegno del Brasile nel portare avanti i negoziati globali sui cambiamenti climatici, sulla riduzione delle emissioni di gas serra, sull’adattamento ai fenomeni climatici, sui finanziamenti per i paesi in via di sviluppo e sulle energie rinnovabili.

Apertura dell’evento
“La decisione di organizzare il COP30 a Belim è strategico per il Brasile. Una città amazzonica profondamente vincolata all’acqua. E’ importante riconoscere le sfide delle sue popolazioni, comprese le comunità indigene” ha dichiarato nel primo intervento Renato Mosca, Ambasciatore del Brasile in Italia, Malta e San Marino.
Da Roma al Brasile
Giovanni Castellaneta, Presidente di Diplomatia, coorganizzatore dell’iniziativa ha sottolineato che il Brasile ha una grande responsabilità in un mondo che è in fiamme e sta cambiando velocemente.“Come sapete Roma è la città delle fontane, proprio qui a Piazza Navona c’è la fontana dei quattro fiumidel Bernini. Manca tra i grandi fiumi della fontana il Rio delle Amazzoni perché quando fu realizzata nel 1600 ovviamente non erano ancora scoperte le Americhe. Siamo impegnatissimi sul tema dell’acqua: nel 2026 subito dopo la Cop30 organizzeremo due eventi internazionali sull’acqua. L’acqua è uno dei pilastri del piano Mattei per l’Africa Una delle sfide riguarda le città dell’acqua come Venezia in Italia e Belem in Brasile. Il Rio delle Amazzoni è sette volte più grande della città che circonda. All’iniziativa porteremo un padiglione italiano avveneristico durante la Cop30 con diverse installazioni. Una di queste sarà posta su Rio delle Amazzoni al centro di Belem disegnatada Carlo Ratti, uno dei nostri architetti più famosi al mondo ” ha fatto sapere Stefano Gatti, Direttore Generale della Cooperazione allo Sviluppo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Ministero dell’Ambiente
Significativo l’intervento di Laura D’Aprile, Capo Dipartimento dello Sviluppo Sostenibile, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che ha portato i saluti del Ministro e Viceministro con delega ed ha sottolineato che “l’accesso all’acqua potabile è un diritto umano essenziale. Il raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo e gestione sostenibile delle risorse idriche richiede un’adeguata conoscenza della disponibilità della risorsa nel tempo e nello spazio in vista dei cambiamenti climatici. L’acqua non è sufficiente in termini quantitativi e qualitativi nel soddisfare tutte le esigenze agricole, Questa situazione aggravata dalla siccità chiede azioni urgenti. L’Italia sta sostenendo la nuova strategia europea sulla resilienza idrica che ci auspichiamo migliorerà questi impatti migliorando la capacità di adattamento dei nostri Paesi. Le priorità in agenda sono; il rafforzamento e sistemazione delle strutture idriche, le azioni che promuovono l’utilizzo delle acque reflue depurate, l’utilizzo di tecnologie avanzate.
Le sfide dell’acqua e del clima: prospettive internazionali
A moderare la seconda parte del convegno Fernanda Maria Dos Santos dell’Ambasciata del Brasile.
“La FAO si occupa della gestione integrata delle risorse idriche per fare in modo che ci sia acqua non solo per l’agricoltura ma per tutte le necessità umane. E’ importante sottolineare ch la gestione diviene sempre più problematica in caso di eventi estremi. La Fao si impegna a continuare i suoi sforzi nella collaborazione con i partner” ha affermato Riccardo Biancalani di FAO.
Manuel Sapiano, CEO of the Energy and Water Agency di Malta ha mostrato il modello del proprio Paese che prevede sia efficienza nell’uso dell’acqua che la sua incrementazione mediante desalinizzazione del mare.
Ennio Vivaldi, Ambasciatore del Cile dopo aver illustrato la difficile situazione nel suo Paese ha posto invitato i politici ad interventire al più presto.
Infatti la situazione dell’acqua in Cile è diventato un tema sempre più urgente e complesso. Il Paese è caratterizzato da una geografia che varia da deserto a foreste, il che rende la gestione delle risorse idriche complessa. Le falde acquifere sono in esaurimento a causa della crescente domanda.
Maria de Fatima Jardim, Ambasciatrice dell’Angola ha dichiarato che l’acqua è vita ed è fondamentale la sinergia tra Paesi per un obiettivo comune ed inclusivo.
Esperienze e buone pratiche: Brasile e Italia
In Brasile un esempio imprenditoriale di eccellenza è quello di Pieralisi Latam presentato dalla CEO Estela Testa, una delle più grandi aziende del Brasile. Tra le numerose sue attività nel settore industriale, si occupa del trattamento delle acque reflue.
Cuore dell’intervento, sul fronte italiano, il punto di vista di Francesco Buresti Amministratore Delegato di Acea Acqua che ha parlato di progetti per il futuro dell’azienda.
Qui di seguito il suo intervento.
“Oltre ad essere gli operatori principali per l’acqua in Italia siamo presenti anche fuori dal territorio Nazionale. Ad esempio siamo presenti anche in Perù, Honduras e Santo Domingo. Tutte le nostre progettualità si basa sull’ipotesi di ottimizzare la gestione dell’acqua per minimizzare i prelievi e massimizzare l’utilizzo. I progetti sono tantissimi e ne citeremo solo alcuni. La prima area su cui lavorare è quella della produzione delle fonti. La disponibilità d’acqua sta calando. In Italia negli ultimi 30 anni è calata del 20%. (…) “Il progetto più importante per è il raddoppio del Peschiera che fornisce il 70% dell’acqua di Roma. Un sistema fragile che dipende essenzialmente da una sola fonte. Il tubo che porta l’acqua dalla fonte di Peschiera a Roma è un tubo che ha 80 anni. Se avesse problemi si rifletterebbe sulla vita dei cittadini”.
Storia della COP – Conferenza delle parti
La prima Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici si tenne in Brasile a Rio De Janeiro nel 1992. Nota anche come “Accordi di Rio” è un trattato internazionale ambientale. Prodotto dalla Conferenza sull’Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite è informalmente conosciuta come “Summit della Terra”.
Da allora i Paesi firmatari della convenzione, denominati “parti”, si sono incontrati ogni anno per discutere progressi e sfide.
COP significa quindi conferenza delle parti, “Conference of the parties”, della convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. UNFCCC sta per United Nations Framework Convention on Climate Change.
La COP 30 è la trentesima riunione. Un grande vertice che nasce allo scopo di trovare un accordo globale per affrontare le sfide sempre più urgenti legate agli impatti del cambiamento climatico.
Un evento importante che riunisce i leader di tutti i paesi del mondo per concordare come intensificare l’azione globale al fine di risolvere la crisi climatica.
Si terrà nella città di Belém, in Amazzonia, dal 10 al 21 novembre 2025, con oltre 60 mila partecipanti provenienti da 193 Paesi.
La COP30 ha lo scopo di rafforzare l’impegno del Brasile nel portare avanti i negoziati globali sui cambiamenti climatici, sulla riduzione delle emissioni di gas serra, sull’adattamento ai fenomeni climatici, sui finanziamenti per i paesi in via di sviluppo e sulle energie rinnovabili.
“Sarà un onore per il Brasile ricevere rappresentanti da tutto il mondo in uno Stato della nostra Amazzonia. Sono certo che Helder Barbalho (il governatore dello Stato) ed il popolo del Para siano pronti a promuovere la migliore Cop della storia”. Lo ha affermato il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva nel 2023 dopo l’annuncio ufficiale della scelta della sede da parte delle Nazioni Unite.
L’evento “Insieme per l’acqua: dialoghi per la Cop30”.
L’iniziativa nella sede dell’Ambasciata del Brasile a Roma, presso il Palazzo Pamphilj, al numero 14 di Piazza Navona.
Gli organizzatori
L’Ambasciata del Brasile a Roma è la missione diplomatica della Repubblica Federale del Brasile presso la Repubblica italiana. È accreditata anche presso Malta e San Marino.
Diplomatia è un’associazione no profit nata circa 30 anni fa. Svolge finalità di carattere culturale e divulgativo su temi d’interesse internazionale. Organizza eventi di carattere culturale o di divulgazione geopolitica. Intende favorire la conoscenza delle principali tematiche internazionali e dei Paesi con i quali l’Italia intrattiene relazioni diplomatiche, politiche e culturali, valendosi anche di competenti relatori italiani ed esteri, nonché di personalità di fama internazionale.
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