LE GIORNATE FAI D’AUTUNNO 2025 APRONO OLTRE 700 LUOGHI IN 350 CITTÀ, CON VISITE A CONTRIBUTO LIBERO. L’EVENTO SI TIENE SABATO 11 E DOMENICA 12 OTTOBRE CON UN’EDIZIONE CHE CELEBRA I 50 ANNI DEL FAI, TRA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO E SOSTENIBILITÀ
Che cosa sono le Giornate FAI d’Autunno 2025?
Le Giornate FAI d’Autunno sono un grande appuntamento di partecipazione civica. In due giorni, l’Italia apre porte rare e dimenticate: si può entrare in dimore private, archivi, giardini, siti industriali e istituzionali. L’accesso è previsto a contributo libero e sostiene la missione del FAI (Fondo Ambiente Italiano). Coinvolge 350 città e oltre 700 luoghi normalmente non visitabili con l’obiettivo è educare alla bellezza e alla cura del patrimonio, con una festa diffusa e inclusiva.
Questa quattordicesima edizione coincide con i cinquant’anni del FAI, fondato nel 1975.
Giornate FAI d’Autunno 2025: quando si svolgono e come partecipare?
Le date sono sabato 11 e domenica 12 ottobre 2025. I luoghi hanno modalità diverse di accesso: alcuni richiedono prenotazione, altri offrono ingressi dedicati agli iscritti FAI. Tutti i dettagli sono pubblicati sul portale giornatefai.it. Il suggerimento è pianificare le visite in anticipo, scegliendo itinerari vicini e sostenibili.
Le donazioni raccolte sostengono la tutela, il restauro e i programmi educativi della Fondazione.
Giornate FAI d’Autunno 2025: il senso civico dell’iniziativa
Le Giornate FAI d’Autunno non sono solo una rassegna di aperture straordinarie. Sono un modo per riaffermare il valore della partecipazione e del senso civico. Ogni visita, ogni racconto e ogni gesto volontario diventano parte di un movimento che unisce persone diverse attorno a un’idea semplice: la bellezza è un bene comune e va custodita insieme. Lo ha ricordato il presidente del FAI, Marco Magnifico, parlando di una “alleanza virtuosa” tra cittadini e volontari.
L’evento, infatti, nasce dalla rete di persone che in ogni città dedica tempo, passione e competenze. È un’esperienza che riavvicina i cittadini alle istituzioni, trasformando la cultura in un esercizio di fiducia reciproca. In questo incontro si ricostruisce un senso di appartenenza. Le Giornate FAI, in fondo, offrono una lezione civile: dimostrano che la cura, quando diventa collettiva, è anche una forma di speranza.
Quali luoghi aprono nelle grandi città?
L’edizione 2025 disegna una geografia dell’Italia più nascosta, un viaggio che attraversa epoche e linguaggi diversi. Roma propone l’apertura straordinaria del Palazzo del Viminale, sede del ministero dell’Interno, visitabile solo domenica 12 ottobre.
Poco distante, il Casino Giustiniani Massimo ai Laterani mostra gli affreschi dei Nazareni, mentre dietro la Fontana di Trevi si potranno osservare da vicino i meccanismi idraulici che ne regolano il flusso. Nel Lazio, Monte Porzio Catone svela Villa Taverna Parisi-Borghese, dimora privata amata dal cinema.
Milano offre un percorso che unisce il barocco di Palazzo Litta, la modernità della Torre Gioia 22 e il razionalismo di Casa Corbellini Wassermann, oggi galleria d’arte contemporanea. A Segrate, il Palazzo Mondadori di Oscar Niemeyer, mentre a Como riapre l’Asilo Sant’Elia di Terragni, manifesto del modernismo italiano.
Napoli racconta la rigenerazione dell’ex Italsider di Bagnoli e riapre il Monastero Regina Coeli, esempio di arte rinascimentale e barocca.
Quali perle straordinarie segnano l’edizione 2025?
Tra le aperture più simboliche spicca Villa Verdi a Sant’Agata di Villanova sull’Arda, dove il compositore visse per oltre cinquant’anni. Rimasta intatta, è stata recentemente acquisita dallo Stato e restituita al pubblico come luogo della memoria musicale italiana.
A Spoleto si potrà visitare Palazzo Marignoli, dimora privata con una collezione di dipinti dal XVI al XVIII secolo.
A Matera l’ipogeo Aquamater intreccia pietra e luce in un suggestivo percorso sotterraneo, mentre ad Ascoli Piceno la Cartiera Papale, costruita nel Cinquecento, racconta secoli di lavoro artigianale. In Liguria, Villa Gavotti ad Albisola Superiore apre con le sue sale dedicate alle stagioni e un grande giardino sul mare. Trento e Merate mostrano due volti dell’Italia ottocentesca con Villa Gherta e Villa De Ferrari Bagatti Valsecchi, entrambe immerse nel verde.
Giornate FAI d’Autunno 2025: che ruolo hanno ambiente, acqua e riuso adattivo?
L’attenzione per la sostenibilità attraversa tutta l’edizione 2025. Le Giornate FAI non mostrano soltanto palazzi e opere d’arte, ma anche modelli virtuosi di tutela ambientale. L’acqua, tema sempre più urgente, è protagonista attraverso l’apertura di acquedotti storici e sistemi idrici che testimoniano ingegno e rispetto della natura.
Il concetto di “riuso adattivo” trova spazio in molte visite: edifici industriali o aree dismesse rinascono con funzioni culturali e sociali, riducendo il consumo di suolo e valorizzando le risorse esistenti. È un approccio che trasforma la conservazione in rigenerazione e che lega la cultura alla responsabilità ecologica.
L’ex Italsider di Bagnoli, le bonifiche di Barricalla o il recupero di spazi militari dimostrano che il patrimonio può evolvere senza perdere la propria identità. Le Giornate FAI diventano così un laboratorio di sostenibilità diffusa, dove il passato incontra il futuro e la bellezza si fa anche impegno ambientale.
Quali esperienze all’aria aperta sono previste?
Molte delle visite proposte si svolgono in cammino, tra natura e borghi che raccontano la storia d’Italia. L’insediamento rupestre di Verzino, in Calabria, rivela la continuità tra preistoria e modernità, mentre l’Acquedotto medievale di Gubbio segue il corso della Gola del Bottaccione tra geologia e architettura.
I borghi medievali di Nidastore, Accadia, Pereta e Valvasone Arzene offrono atmosfere intatte e prospettive sul tempo. In Abruzzo, la chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta unisce linee romaniche e suggestioni orientali. Gessopalena, il “Paese Vecchio” scavato nel gesso, diventa oggi spazio d’arte e memoria.
Le passeggiate proposte dal FAI non sono semplici visite, ma esperienze lente e consapevoli. Camminare tra pietre e alberi, ascoltare storie e silenzi, significa restituire senso al paesaggio e comprendere che la bellezza non è solo nei monumenti, ma nel modo in cui li attraversiamo.
Come funziona la raccolta fondi e perché è importante?
Partecipare alle Giornate FAI significa sostenere un modello concreto di tutela. Le visite avvengono a contributo libero e i fondi raccolti finanziano restauri, manutenzioni, programmi educativi e progetti di rigenerazione.
L’iniziativa rientra nella campagna nazionale “Ottobre del FAI”, dedicata alla sensibilizzazione sul valore del patrimonio. Iscriversi alla Fondazione garantisce accesso prioritario e aperture riservate, ma soprattutto permette di diventare parte di una comunità di custodi.
Ogni tessera rappresenta un piccolo atto di mecenatismo diffuso: un modo per affermare che la bellezza appartiene a tutti e a ciascuno la sua difesa. In un periodo in cui il settore culturale soffre carenza di fondi pubblici, la partecipazione privata diventa una risorsa essenziale.
Le donazioni raccolte durante le Giornate FAI, anche quelle più modeste, sostengono restauri di chiese, ville, giardini e paesaggi. In questo sta la forza del progetto: far comprendere che la cura del patrimonio nasce da gesti semplici, condivisi e quotidiani.

Giornate FAI d’Autunno 2025: quali alleanze rendono possibile l’evento?
L’edizione 2025 si regge su una fitta rete di collaborazioni pubbliche e private. Il ministero della Cultura e le Regioni italiane sostengono l’iniziativa con il loro patrocinio, insieme alla Commissione Europea che promuove siti legati a programmi e finanziamenti europei.
La Protezione Civile, le Forze Armate e il Fondo Edifici di Culto contribuiscono con aperture e supporto logistico. La Rai, main media partner, dedica una settimana di trasmissioni, servizi e documentari per raccontare il patrimonio italiano e la sua sostenibilità.
Accanto alle istituzioni ci sono aziende illuminate come Dolce&Gabbana, Groupama, Despar, Ferrero, Ferrarelle e ITA Airways, che condividono con il FAI i valori di italianità e responsabilità sociale.
Importante anche la collaborazione con FIAB, che promuove mobilità dolce e turismo lento. Insieme dimostrano che cultura e impresa possono camminare nella stessa direzione, costruendo un futuro in cui la bellezza genera sviluppo e coesione.
Chi sono i protagonisti sul territorio?
Il FAI vive grazie alla sua rete diffusa: diciannove direzioni regionali, oltre cento delegazioni e centinaia di gruppi locali attivi in tutto il Paese. Migliaia di volontari organizzano visite, gestiscono accoglienza e raccontano storie, con entusiasmo e competenza.
Ci sono i giovani del FAI Giovani, i gruppi “Ponte tra culture” che uniscono volontari di diverse nazionalità e gli oltre novemila studenti Apprendisti Ciceroni, protagonisti di un’esperienza educativa unica. Le amministrazioni comunali, i proprietari dei beni e le scuole partecipano insieme, creando una rete solidale che restituisce senso di comunità.
Le principali aperture delle Giornate FAI d’Autunno 2025
Città / Regione | Luogo aperto | Caratteristiche principali | Accesso |
---|---|---|---|
Roma (Lazio) | Palazzo del Viminale | Sede del Ministero dell’Interno, capolavoro di Manfredo Manfredi del 1911 | Solo domenica 12 ottobre, su prenotazione |
Roma (Lazio) | Retro della Fontana di Trevi | Camere di manovra e sistema idraulico interno | Solo iscritti FAI, su prenotazione |
Monte Porzio Catone (Lazio) | Villa Taverna Parisi-Borghese | Villa tuscolana privata, set di film di De Sica e Zeffirelli | Su prenotazione |
Milano (Lombardia) | Palazzo Litta | Capolavoro barocco e sede del Ministero della Cultura | Accesso libero |
Milano (Lombardia) | Casa Corbellini Wassermann | Esempio di razionalismo, oggi sede della Galleria Massimo De Carlo | Solo iscritti FAI |
Segrate (Lombardia) | Palazzo Mondadori | Opera di Oscar Niemeyer immersa nel verde | Su prenotazione |
Como (Lombardia) | Asilo Sant’Elia | Architettura di Giuseppe Terragni, simbolo del razionalismo | Accesso libero |
Napoli (Campania) | Ex Italsider di Bagnoli | Sito industriale in riqualificazione, simbolo della rigenerazione urbana | Visite guidate |
Torino (Piemonte) | Ex Carcere Le Nuove | Architettura ottocentesca, testimonianza di storia e memoria civile | Accesso libero |
Torino (Piemonte) | Acquedotto SMAT di Villarbasse | Impianto idrico ottocentesco, ancora funzionante | Su prenotazione |
Firenze (Toscana) | Sede Rai | Architettura anni Sessanta di Italo Gamberini, con studi di registrazione | Accesso libero |
Catania (Sicilia) | Criptoportico del Giardino Bellini | Spazio ipogeo ottocentesco scavato nel banco lavico | Visita con guida |
Palermo (Sicilia) | Oratorio dei Bianchi | Stucchi di Giacomo Serpotta, capolavoro del Rococò siciliano | Accesso libero |
Venezia (Veneto) | Palazzo Balbi | Sede della Giunta regionale, affreschi di Jacomo Guarana | Su prenotazione |
Padova (Veneto) | Gabinetto di Lettura | Istituzione culturale ottocentesca, apertura in chiave interculturale | Solo iscritti FAI |
Bologna (Emilia-Romagna) | Villa Guastavillani | Antica residenza nobiliare oggi sede della Business School | Solo domenica 12 ottobre |
Modena (Emilia-Romagna) | Palazzo Ducale | Sede dell’Accademia Militare, tra le più grandi regge europee | Accesso limitato |
Cagliari (Sardegna) | Teatro Lirico | Visita dietro le quinte, laboratori di costume e scenografia | Accesso guidato |
Onanì (Sardegna) | Casa di Reclusione Mamone | Struttura carceraria attiva, apertura eccezionale | Su prenotazione entro 5 ottobre |
Sant’Agata di Villanova sull’Arda (Emilia) | Villa Verdi | Dimora storica del compositore, appena riaperta al pubblico | Accesso libero |
Matera (Basilicata) | Ipogeo Aquamater | Cavità recuperata, fusione tra città sotterranea e paesaggio | Visite guidate |
Ascoli Piceno (Marche) | Cartiera Papale | Opificio rinascimentale del 1512 con macine e turbine originali | Accesso libero |
Albisola Superiore (Liguria) | Villa Gavotti | Dimora barocca con sale affrescate e giardino terrazzato | Su prenotazione |
Fasano (Puglia) | Villa Damaso Bianchi “Il Minareto” | Residenza moresca del 1912, raro esempio di orientalismo | Accesso limitato |
FAQ sulle Giornate del FAI
Dove trovo l’elenco dei luoghi?
Sul sito FAI, con orari, mappe e modalità di prenotazione.
Serve la prenotazione?
Solo per alcuni siti, indicati nelle schede ufficiali.
Quanto si dona?
Il contributo è libero; ogni offerta sostiene la missione del FAI.
Conviene iscriversi?
Sì, garantisce accessi riservati e aiuta a finanziare i restauri.
Le visite sono adatte ai bambini?
Molte sì, grazie agli Apprendisti Ciceroni e ai percorsi didattici.






