mercoledì, Maggio 21, 2025

50 anni di FAI al Quirinale: la responsabilità nei confronti della bellezza

Ultime News

LA BELLEZZA NON È SOLO UN DONO: È UNA RESPONSABILITÀ. A RICORDARCELO, CON PAROLE INTENSE E PROFONDE, È STATO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA, DURANTE L’INCONTRO AL QUIRINALE CON UNA DELEGAZIONE DEL FAI – FONDO PER L’AMBIENTE ITALIANO, CHE CELEBRA QUEST’ANNO IL SUO 50° ANNIVERSARIO. UN’OCCASIONE PREZIOSA PER RIFLETTERE SU QUANTO SIA STRETTA LA CONNESSIONE TRA AMBIENTE, CULTURA E IDENTITÀ

Il Fondo per l’Ambiente italiano incontra Mattarella al Quirinale

“Rianimare” luoghi dimenticati: non semplicemente restaurarli o conservarli, ma restituire loro anima e funzione nella comunità. È questo il grande merito riconosciuto dal Presidente Sergio Mattarella al FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano. Attraverso il recupero di tesori d’arte, natura e storia, il Fondo ha saputo ascoltare e far vivere quello spirito invisibile che rende unico ogni luogo.

Dall’affidamento di Cala Junco a Panarea al restauro del Monastero di Torba (Gornate Olona, provincia di Varese – nella foto di copertina), sono numerosissimi i beni restituiti al pubblico, salvati da degrado e oblio. Ogni intervento rappresenta una nuova vita per un frammento del nostro patrimonio collettivo.

Non solo restauro: la sfida delle aree interne

Mattarella ha posto un accento particolare sulla necessità di curare anche le aree più fragili: piccoli centri, isole minori e territori interni, spesso vittime dello spopolamento e dell’abbandono. “Non si tratta di imbalsamare”, ammonisce il Presidente, ma di rendere questi luoghi risorse vive, capaci di offrire nuova energia sociale ed economica.

Il FAI, in questo, ha svolto un ruolo pionieristico, trasformando luoghi dimenticati in oasi di sostenibilità e vivibilità, esempi concreti di un’Italia che può rinascere a partire dalle sue radici.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra Marco Magnifico, Presidente del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano

Uomo e ambiente: un destino comune nelle parole di Mattarella

“La sorte dell’uomo e quella dell’ambiente non sono mai state così intrecciate”, ha ribadito Mattarella. Custodire il patrimonio ambientale non è più solo un atto di tutela estetica, ma una necessità vitale per affrontare le grandi sfide del nostro tempo: cambiamenti climatici, disuguaglianze, perdita di biodiversità.

Il Presidente ha richiamato anche l’eredità intellettuale di Benedetto Croce e di sua figlia Elena, pionieri nella difesa del paesaggio come componente essenziale dell’identità collettiva. Oggi, più che mai, serve una nuova generazione capace di “alzare l’orizzonte dello sguardo”, trovando nel passato la forza per costruire un futuro inclusivo e consapevole.

Cala Junco, Panarea, Sicilia

L’Italia, un mosaico da custodire

Infine, Mattarella ha regalato un’immagine potente: l’Italia come un mosaico suggestivo, composto da infinite tessere di storia, cultura e natura. Un’opera fragile e preziosa che va difesa con cura e pazienza, perché proprio da quella stratificazione nasce la nostra identità comune.

La cultura – conclude il Presidente – “ha una forza immane”: ci guida alla conoscenza, al rispetto reciproco, al dialogo. E soprattutto ci insegna che la bellezza non è una conquista da dare per scontata, ma una costruzione collettiva che richiede amore, impegno e visione.

Numero verde ONA

spot_img
spot_img
spot_img

Consulenza gratuita

    Articoli simili