PESCE IN PROVETTA: NEGLI STATI UNITI È ARRIVATA LA PRIMA AUTORIZZAZIONE PER IL CONSUMO DI SALMONE COLTIVATO IN LABORATORIO. UNA SVOLTA CHE POTREBBE RIVOLUZIONARE LA PRODUZIONE DI PROTEINE ITTICHE. LA FDA LO HA DEFINITO SICURO, PRIVO DI INQUINANTI, E SIMILE AL SALMONE SELVATICO PER VALORE NUTRIZIONALE. IL PROGETTO DI WILDTYPE GUARDA ANCHE ALLA TUTELA DEGLI ECOSISTEMI
Il primo pesce in provetta approvato negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, il salmone coltivato in laboratorio ha ottenuto il primo semaforo verde per la vendita e il consumo. La Food and Drug Administration (FDA) ha dichiarato sicuro il prodotto dell’azienda californiana Wildtype, dopo una consultazione approfondita.
Si tratta della prima approvazione ufficiale per un alimento a base di pesce creato da colture cellulari. Fino a oggi, solo tre tipi di carne coltivata avevano ottenuto il via libera: due di pollo e uno di maiale. Con questo passaggio, si apre una nuova fase per l’alimentazione sostenibile.
Pesce in provetta: come nasce un filetto senza allevamento
Il salmone Wildtype è ottenuto da una linea cellulare isolata nel 2018 da un giovane salmone argentato (Oncorhynchus kisutch). Le cellule sono coltivate in grandi bioreattori, nutriti con una miscela di amminoacidi, sali, zuccheri e minerali.
Questo processo permette alle cellule di moltiplicarsi senza il bisogno di nuovi prelievi da animali vivi. Alla fine della crescita, il prodotto viene mescolato con componenti vegetali – come soia – per ricreare la consistenza e il sapore di un filetto tradizionale.
Il risultato è un alimento privo di antibiotici, parassiti e metalli pesanti come il mercurio, presenti spesso nei pesci selvatici o d’allevamento. Ma mantiene gli stessi benefici nutrizionali, in particolare il contenuto di omega-3 e omega-6, acidi grassi fondamentali per la salute cardiovascolare.
Pesce in provetta: salmone scelto per valore nutrizionale ed ecologico
La scelta di iniziare proprio dal salmone non è casuale. È uno dei pesci più apprezzati al mondo, ricco di nutrienti e con un forte valore commerciale. Ma è anche una specie cruciale dal punto di vista ecologico.
Nel suo viaggio tra oceani e fiumi, il salmone trasferisce nutrienti essenziali in molti ambienti. Ben 137 specie, tra cui orsi e orche, dipendono direttamente dalla sua presenza o dal suo consumo.
La pesca intensiva e l’acquacoltura industriale, però, stanno mettendo a rischio questi equilibri. Gli allevamenti ittici intensivi possono favorire infezioni, uso eccessivo di antibiotici e danni agli ecosistemi fluviali.
Pesce in provetta: una risposta alla domanda globale di proteine
Il salmone in laboratorio si propone come alternativa concreta in un contesto globale che richiede più proteine animali, ma con meno impatto ambientale. L’aumento del reddito e l’urbanizzazione stanno facendo crescere la domanda di cibi ad alto valore nutrizionale, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.
La coltivazione cellulare permette di produrre pesce in modo controllato, sicuro e prevedibile. E potrebbe rappresentare una risposta efficace per ridurre la pressione sugli oceani e affrontare sfide come la resistenza antimicrobica.
Una filiera più semplice della carne coltivata
Rispetto ai prodotti di carne, il pesce coltivato segue un percorso regolatorio più lineare. È sottoposto esclusivamente alla supervisione della FDA, senza dover passare per ulteriori controlli del Dipartimento dell’Agricoltura.
Questo snellisce i tempi e rende possibile una commercializzazione più rapida. Il primo assaggio per il pubblico statunitense avverrà a Portland, in Oregon, dove un ristorante servirà sushi con salmone Wildtype.
Nel prossimo futuro, l’azienda prevede di espandersi in almeno altri quattro locali, segnando un passaggio simbolico ma concreto verso la normalizzazione di questi nuovi alimenti.
Pesce in provetta: sicurezza, trasparenza e fiducia
La FDA ha concluso che il salmone coltivato è comparabile agli alimenti convenzionali e non presenta rischi per la salute. Tuttavia, la fiducia dei consumatori sarà un elemento decisivo.
Molti si chiedono se il gusto sia davvero lo stesso, o se un prodotto creato in laboratorio possa avere impatti imprevisti a lungo termine. Wildtype, dal canto suo, promette massima trasparenza e pubblicherà regolarmente analisi sulla composizione del prodotto e sugli impatti ambientali.

Il ruolo chiave delle biotecnologie nel futuro del cibo
Il salmone coltivato è solo un tassello di un cambiamento più ampio. Le biotecnologie alimentari stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo alla produzione di cibo.
Dagli hamburger senza mucca alle uova vegetali, il settore punta a ridurre la dipendenza dagli allevamenti e a creare filiere più pulite, resilienti e giuste.
L’idea non è sostituire completamente il cibo tradizionale, ma offrire alternative concrete a un sistema che oggi consuma troppe risorse e produce troppe emissioni.
Pesce in provetta: una sfida aperta per l’Europa
Mentre gli Stati Uniti fanno da apripista, l’Unione Europea si muove con cautela. La regolamentazione per gli alimenti coltivati è ancora in fase di definizione. Alcuni Paesi si dicono pronti a sperimentare, altri pongono dubbi etici o culturali.
Ma è probabile che, nel giro di pochi anni, anche i cittadini europei possano trovare in tavola pesce in provetta, magari con etichette che ne raccontano l’origine e i vantaggi ambientali.
Il futuro è servito?
Il salmone di laboratorio potrebbe sembrare oggi un’idea lontana. Ma è già realtà. Non nasce in mare, non viene allevato in gabbie, non lascia scarti tossici.
Eppure ha lo stesso sapore, gli stessi nutrienti, lo stesso valore gastronomico. È forse questo l’aspetto più rivoluzionario: nutrirsi senza depredare, senza danneggiare l’ambiente, senza sacrificare la biodiversità.