venerdì, Ottobre 31, 2025

Carabinieri in Calabria contro l’inquinamento ambientale

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L’OPERAZIONE “DEEP 1” CONDOTTA DAI CARABINIERI È STATA PARTICOLARMENTE INDIRIZZATA ALLA PREVENZIONE E AL CONTRASTO DELL’INQUINAMENTO AMBIENTALE. GLI INTERVENTI UTILI A CONOSCERE E A VALUTARE IL FENOMENO IN AMBITO REGIONALE

Un intervento complesso è stato eseguito, nei giorni scorsi, dai Carabinieri Forestali del Comando provinciale di Reggio Calabria, nei comuni di Ardore, Stignano e Bivongi.

L’intervento è stato portato a termine anche con il supporto dello Squadrone eliportato “Cacciatori” e dell’Ottavo Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia.

L’operazione si è svolta a seguito di alcune attività di verifica per contrastare l’inquinamento ambientale. Le operazioni erano state avviate diverse settimane prima, con lo scopo di sventare gli illeciti commessi contro la natura.

Oltre cento sono stati gli obiettivi oggetto di controllo, in un’area che ha interessato la fascia medio-costiera ionica, tirrenica e dello Stretto.

I Forestali hanno perlustrato più di 220 chilometri. Tra questi, siti di depurazione, aree palustri e canali di scolo in prossimità della costa, con annesse attività produttive limitrofe.

I dettagli dell’operazione “Deep 1”

Il fenomeno del degrado e dell’inquinamento ambientale di acque e suolo ha ripercussioni negative sulla società per i potenziali rischi alla salute umana e animale.

Costante è, inoltre, il pericolo d’infiltrazione della criminalità comune e organizzata nella gestione del ciclo dei rifiuti, in ragione dei rilevanti interessi economici.

L’attività di monitoraggio ha interessato siti di depurazione e corsi d’acqua lungo il loro naturale percorso. Si è poi proceduto alla campionatura di acque e terriccio, sottoposti a successiva analisi in laboratorio per individuare la tipologia di prodotti chimici inquinanti.

L’operazione di polizia ha, pertanto, permesso di confermare quanto l’inquinamento acqueo risulti particolarmente accentuato in Calabria, come si evince da un’osservazione:

  • empirica, in relazione al ciclico intorbidimento delle acque marine, che si verifica soprattutto nella stagione estiva quando si registra un aumento della popolazione dimorante sulla fascia costiera;
  • clinica, a seguito dei risultati di numerosi accertamenti tecnici eseguiti tramite campionatura delle acque per esami specifici condotti da Enti specializzati;
  • statistica, realizzata con l’analisi dei dati dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che colloca la Calabria tra le ultime regioni per produzione e trattamento di fanghi provenienti da acque reflue urbane, rapportata alla popolazione residente (cosiddetto indice di potenziale smaltimento non controllato/illecito dei fanghi).

I numeri dell’operazione

Nell’ambito dell’operazione, che ha avuto un forte impatto sia sul piano preventivo sia repressivo, i militari hanno controllato nel complesso:

  • 48 impianti di depurazione, di cui 14 non si presentavano “a norma” e, di questi ultimi, ne sono stati sequestrati 3, oltre a una stazione di sollevamento delle acque reflue e a un canale collettore (per violazioni della normativa in materia di gestione degli impianti e omesso smaltimento di fanghi);
  • 42 attività produttive, 29 delle quali sottoposte a sequestro (5 cementifici, 14 autolavaggi, 2 autofficine, 2 lavanderie industriali e 6 imprese agricole) per plurime violazioni in ordine alla normativa di settore.
  • Risultano contestate ingenti sanzioni pecuniarie per un complessivo di circa 400mila euro e deferite all’Autorità Giudiziaria ben 51 persone.

L’intervento “Deep 1” rappresenta solo l’inizio di una più complessa strategia di protezione dell’ambiente che impegnerà i Carabinieri della Calabria anche nei prossimi mesi.

La lotta sarà contro ogni forma di compromissione dell’habitat naturale, dal suolo all’aria, dai centri urbani alle foreste.  

Ai fini del campionamento delle acque reflue e dei fanghi, indirizzato a individuare le fonti di potenziale inquinamento fluviale e marino, è stato fondamentale il supporto della Stazione Zoologica Anton Dohrm, sotto la guida, in Calabria, del prof. Silvestro Greco.

Numero verde ONA

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