IL LABORATORIO CO>SEA – COLLABORATORIUM FOR SOCIO-ENVIRONMENTAL ANALYSIS OF THE OCEAN – PROMUOVE UN NUOVO APPROCCIO ALLA RICERCA MARINA, FONDATO SU COLLABORAZIONE, CREATIVITÀ E PARTECIPAZIONE. IL WORKSHOP ALL’UNIVERSITÀ DI ROMA LA SAPIENZA HA RIUNITO STUDIOSI, ARTISTI E ATTIVISTI PER RIPENSARE IL RAPPORTO TRA SOCIETÀ E OCEANO GLOBALE
Un laboratorio per ripensare il legame tra società e Oceano
Nei giorni scorsi, al Dipartimento MEMOTEF della Sapienza Università di Roma, CO>SEA ha organizzato il workshop creativo “Presente e futuro di scienza, creatività e partecipazione per l’Oceano”.
L’iniziativa ha coinvolto oltre trenta partecipanti tra ricercatori, accademici, professionisti e attivisti. Tutti impegnati per sei ore in un dialogo interdisciplinare sul futuro dell’Oceano e della ricerca socio-ambientale.
Il workshop ha preso avvio da un gesto simbolico: ogni partecipante ha portato un oggetto legato al mare, punto di partenza per condividere esperienze, ricerche e sfide legate alla governance, alla sostenibilità e all’immaginario marino.
Il contesto globale: Ocean Decade e Missione Starfish
L’iniziativa si inserisce nel quadro dei programmi internazionali Ocean Decade 2020-2030 delle Nazioni Unite e Missione Starfish 2030 della Commissione Europea, che promuovono “the science we need for the Ocean we want”.
Entrambe le iniziative riconoscono che la salute dell’Oceano è condizione fondamentale per uno sviluppo globale equo e sostenibile. In questa prospettiva, il workshop CO>SEA ha contribuito al dibattito emergente sulla Marine Social Science e sui Critical Ocean Studies. Ha proposto una riflessione critica sul modo in cui l’umanità comprende, rappresenta e interagisce con l’Oceano Globale.
Un approccio interdisciplinare e trasformativo
Durante i lavori, i partecipanti hanno esplorato le dimensioni materiali, corporee e storiche dell’Oceano. Ma anche gli assemblaggi di umani, non umani e più-che-umani che lo compongono.
Attraverso inchieste, esplorazioni sul campo e pratiche artistiche, il gruppo ha cercato di ridefinire la relazione tra conoscenza scientifica, creatività e partecipazione.
Sono emersi nuovi modi di raccontare il mare e la sua complessità, evidenziando come le forme di ricerca ibride – tra scienza, arte e attivismo – siano spesso le più efficaci per cogliere la profondità delle connessioni socio-ambientali.
Verso una Geografia Sociale del Mare
Dai temi dell’inquinamento al turismo sostenibile, fino alle sfide delle aree costiere e alla partecipazione civica, il seminario ha aperto un confronto sulla necessità di costruire una vera e propria Geografia Sociale del Mare.
L’obiettivo è valorizzare e connettere ricerche oggi frammentate, rafforzandone l’impatto sulle comunità, sulle politiche pubbliche e sulla vita quotidiana delle persone.
Proiezioni e mostre: la cultura come strumento di connessione
La giornata si è conclusa con la prima del documentario “CoSea. Critical Visions from the Sea”, prodotto da CO>SEA in collaborazione con Raw-News, e con la mostra fotografica “CoSea_Lab” di Giuseppe Lupinacci (Raw-News).
L’evento è stato realizzato con il contributo della Sapienza Università di Roma, nell’ambito dei programmi Terza Missione e Seminari e Convegni 2024.









