SARDEGNA, TRA LE SCOGLIERE DEL SULCIS E IL CUORE ANTICO DI UNA TONNARA, IL BIG BLUE FESTIVAL CELEBRA DIECI ANNI DI CULTURA, AMBIENTE E MARE. UN VIAGGIO TRA ARTE, SCIENZA E CONSAPEVOLEZZA ECOLOGICA, APERTO A TUTTE LE GENERAZIONI
Il Big Blue Festival, tra uomo, natura e cultura, compie dieci anni: tre giorni per riscoprire il mare e l’ambiente
Il rapporto tra uomo e ambiente è il filo conduttore del Big Blue Festival, in programma dall’8 al 10 agosto 2025 a Portoscuso, nella suggestiva Antica Tonnara Su Pranu.
La manifestazione unisce ecologia, cultura e divulgazione scientifica. Si parla di biodiversità, cambiamenti climatici, turismo sostenibile, rigenerazione del suolo e tutela del mare. Il festival offre uno spazio di confronto tra studiosi, artisti e appassionati provenienti da tutta Italia.
Una cornice naturale unica
Il festival si svolge in un paesaggio straordinario. Dalla storica Tonnara Su Pranu alle scogliere di Capo Altana, passando per la Laguna di Boe Cerbus, Portopaglietto, Sa Caletta e le pinete intorno al paese. Un contesto perfetto per riflettere sul nostro rapporto con il mare.
L’evento green che educa e coinvolge
Organizzato da ArgoNautilus, il Big Blue Festival è l’unico evento in Sardegna interamente dedicato all’ecologia e alla difesa della biodiversità. Nato come progetto educativo, celebra quest’anno la sua decima edizione.
Durante i tre giorni, il programma alterna dibattiti e tavole rotonde, presentazioni di libri, laboratori creativi per bambini, escursioni e attività direttamente sul campo.
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I “Big Blue Lab” per le nuove generazioni
Il festival dedica grande spazio a bambini e ragazzi. I laboratori creativi – anche in spiaggia e in barca – educano al rispetto della natura attraverso il gioco e l’esperienza.
Protagonista del manifesto 2025 è un bimbo che cavalca una Caretta caretta, la tartaruga simbolo del festival. Un’immagine potente che richiama il bisogno di un turismo lento e rispettoso.
Le sessioni di lettura e scrittura, pensate per i più piccoli, sono guidate dalla scrittrice Eleonora Carta insieme con Valeria Mulas ed Erika Carta di ArgoCircolo Letterario. Ispirazione principale: “Ti voglio bene, Blu” di Barroux (Babalibri).
Il Big Blue Festival è stato concepito a favore degli abitanti della Sardegna sud- occidentale, mette in evidenza la nota:
«Portoscuso è stata fondata intorno alla Tonnara Su Pranu come espansione di quello che era soltanto un villaggio di pescatori – afferma Maurizio Cristella, direttore artistico e biologo marino – per via del passaggio dei tonni. Allora la cattura del grande pesce pelagico era una tra le pratiche sostenibili per eccellenza, che si atteneva ai cicli della natura e scandiva la vita della comunità. Il nostro è un territorio che nei decenni ha subito violenze, contaminazioni, alterazioni profonde in nome di un progresso industriale che si è rivelato un bluff speculativo».
Non a caso, riferisce il comunicato, tutte le sere sarà proiettato “Progresso Renaissance” (2019), un corto incentrato sull’illusione del “Piano di Rinascita” che ha lasciato un ambiente devastato e impoverito; corto liberamente ispirato al romanzo “Fili” (Robin) di Fabrizio Frisan, che sarà presente per commentarlo con la regista Marta Anatra.
Un’installazione immersiva per celebrare il decennale
Per il decennale, lo spazio della Sala Corpus ospita un’installazione immersiva curata da Gabriella Locci di Casa Falconieri, con la partecipazione di Daniela e Francesca Manca.
L’opera trasforma le antiche architetture della tonnara in un’esperienza sensoriale tra arte contemporanea, memoria e mare. Il tema “Terra di Maree” guida il percorso artistico.
Casa Falconieri, attiva dal 1992 a Dolianova, è un centro di ricerca artistica riconosciuto in tutta Europa per il suo lavoro su incisione, grafica contemporanea e libro d’artista.
Venerdì 8 agosto: scienza e fotografia naturalistica
Alle 21:30, il ricercatore Daniele Grech, del progetto Aliem Vigil, propone l’incontro “Invasori climatici: viaggio nel Mediterraneo globalizzato”.
Alle 22:30, il naturalista e fotografo Marco Colombo presenta il libro “Out of the Blue: la foca monaca nel Mediterraneo”, realizzato con Bruno D’Amicis e Ugo Mellone per QuercusLibris.
«Da sempre è una specie a rischio di estinzione, perseguitata dai pescatori poiché ritenuta ingiustamente una competitrice. Stanno aumentando gli avvistamenti dalle coste sarde e nell’Arcipelago Toscano – spiega Colombo – perché le colonie greche sono in salute e alcuni esemplari ritornano nei luoghi in cui erano in passato. Se microplastiche sono state ovviamente trovati nei tessuti degli esemplari analizzati, purtroppo nelle grotte in cui riposano e si riproducono spesso le spiaggette sono ricoperte da bottiglie, tappi e altri rifiuti di plastica. L’appello che lancerò durante il festival sarà di non disturbarle almeno in alcuni frangenti, proprio per questa nuova dimostrazione di adattamento, come le grotte dove partoriscono».
Sabato 9 agosto: la vita nascosta del mare
La serata del sabato si apre alle 21:30 con Giorgia Bollati, giornalista scientifica, che presenta “I vagabondi del mare” (Codice). Il libro racconta la vita del plancton, fondamentale per l’intero ecosistema.
Il plancton è minacciato da inquinamento e cambiamenti climatici. La sua scomparsa avrebbe effetti gravi sulla catena alimentare terrestre.
«Il saggio redatto con Marta Musso è scaturito dalla volontà di approfondire una tematica sconosciuta ai più e che rimane in superficie – sostiene Bollati – Comunemente si sa che il plancton nutre le balene, ma si ignora che all’interno dell’ecosistema oceanico ci fornisce metà dell’ossigeno respirabile. Con plancton s’intende tutto ciò che non è ancorato al fondale, ma fluttua nel mare e si lascia trasportare dalla corrente. Si tratta degli organismi viventi più antichi del pianeta, che nonostante le dimensioni microscopiche ci insegnano come si può creare una strategia a lungo termine di sopravvivenza e coevoluzione tra organismi diversi, partecipando a una rete alimentare ecologica e fisiologica molto ampia, in una maniera che si possa nutrire l’intero sistema. E creare condizioni di vita di qualità che consentano a ogni forma di vita di stare bene».
Alle 22:30, spazio alla veterinaria e scrittrice Monica Pais, che condivide la sua esperienza con “La mia vita per gli animali”.
Domenica 10 agosto: tradizione e futuro
Domenica, dalle 18:30, le vie del porto si colorano con il Carnevale del Mare, una sfilata dedicata ai più piccoli tra maschere e creature marine.
Alle 21:15, l’agronomo Federico Erbi racconta il progetto “Viticoltura come rigenerazione”, un’iniziativa che unisce agricoltura e sostenibilità.
Alle 21:45, l’archeologa Sara Porru chiude il festival con il suggestivo intervento “Mare, custode del tempo”, che esplora il legame tra storia e fondali marini.