martedì, Novembre 18, 2025

Traffici di rifiuti ed emergenza ambientale: il governo vara il DL “Terra dei Fuochi”

Ultime News

IL GOVERNO INTERVIENE CON UN DECRETO PER FERMARE ROGHI E TRAFFICI ILLEGALI NELLA “TERRA DEI FUOCHI”. PENE PIÙ DURE, FONDI PER LE BONIFICHE E SANZIONI ANCHE PER I PICCOLI RIFIUTI: UNA SVOLTA PER LA TUTELA DI AMBIENTE E CITTADINI

 Una ferita che dura da quarant’anni

La Terra dei Fuochi continua a essere uno dei luoghi simbolo dell’emergenza ambientale in Italia. Qui, tra le province di Napoli e Caserta, si stimano circa 33mila tonnellate di rifiuti abbandonati.

Ma la vera emergenza è nascosta sotto terra: per decenni, tra gli anni Ottanta e Novanta, enormi quantità di scarti tossici provenienti da tutta Italia sono state sepolte illegalmente grazie al traffico gestito dalla criminalità organizzata.

 Un territorio che respira veleno

Novanta comuni vivono oggi sotto la minaccia costante di discariche abusive e roghi tossici. Ogni incendio libera nell’aria nubi nere cariche di diossine e altre sostanze pericolose. L’odore acre, la paura e l’allarme sociale hanno trasformato questa zona in un simbolo di abbandono e di lotta per la salute.

 Il decreto dell’8 agosto 2025

Per combattere i traffici illeciti di rifiuti e l’emergenza ambientale, il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto legge 8 agosto 2025, n. 116, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 183: “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata “Terra dei fuochi”, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”.

Il provvedimento, come si evince, nasce per fermare il ciclo illegale dei rifiuti e restituire legalità alla “Terra dei fuochi”.

Il decreto prevede misure straordinarie per proteggere l’ambiente e la salute, oltre a fondi per le bonifiche. Il governo ha stanziato 15milioni di euro, destinati al Commissario unico, per gli interventi nel 2025.

 Pene più dure e controlli rafforzati

Il decreto trasforma molte vecchie contravvenzioni in veri e propri reati penali. Questo significa pene più dure per chi abbandona, brucia o traffica rifiuti. Previsti anche provvedimenti concreti come sospensione della patente, fermo dei veicoli e cancellazione dagli albi professionali per le imprese che violano la legge.

Per i casi più gravi, come il disastro ambientale o i traffici illeciti, è stato introdotto l’arresto in flagranza differita, uno strumento che rende più rapidi gli interventi delle Forze dell’Ordine.

 Tre nuovi reati ambientali

Il decreto ha creato tre nuove figure di reato:

  •  Abbandono di rifiuti non pericolosi: resta un illecito, ma con sanzioni più alte.
  •  Abbandono di rifiuti non pericolosi in casi particolari: diventa reato con pene fino a 5 anni di carcere.
  •  Abbandono di rifiuti pericolosi: punito con il carcere e pene aumentate se viene messa a rischio la salute delle persone o l’ecosistema.

 Una risposta all’Europa e ai cittadini

Il provvedimento arriva, anche, dopo la condanna della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU). L’Italia è stata ritenuta responsabile per non aver tutelato i cittadini della “Terra dei Fuochi”, costretti a convivere per anni con roghi tossici e smaltimenti illegali.

Con questo decreto, il governo vuole dimostrare che l’ambiente non è più un bene di “Serie B”, ma un diritto da proteggere come la salute e la sicurezza.

 Sanzioni anche per i piccoli gesti

Non solo i grandi traffici: il decreto punisce anche i comportamenti quotidiani che alimentano il degrado. Chi abbandona mozziconi di sigaretta, cartacce o piccoli rifiuti rischia una multa da 80 a 320 euro. Le infrazioni possono essere accertate anche tramite le telecamere di videosorveglianza e saranno sanzionate direttamente dal sindaco del Comune.

«Con questo provvedimento – affermano Gilberto Pichetto Fratin e Vannia Gava, ministro e vice ministro all’Ambiente – lo Stato alza il livello di guardia su un territorio martoriato. Per accelerare il risanamento serviva un inasprimento delle pene. Questo decreto afferma con forza che chi inquina paga, senza sconti. È un segnale chiaro dello Stato a tutela dei cittadini e dei territori».

Fonti

Commissario Unico per la bonifica delle discariche e dei siti contaminati – Presidenza del Consiglio dei ministri

Giurisprudenza Penale Web, 2025, 9 – R. Compostella, La riforma dei reati ambientali introdotta dal D.L. 8 agosto 2025, n. 116

 ALTALEX – “Terra dei fuochi”: appunti sul D.L. 116/2025 in materia di rifiuti e di bonifica dell’area

FIAP – Decreto Legge 8 agosto 2025 – Contrasto alle attività illecite nella gestione dei rifiuti

Numero verde ONA

spot_img
spot_img
spot_img

Consulenza gratuita

    Articoli simili