martedì, Novembre 25, 2025

Crotone, area SIN: l’ONA diffonde i dati delle ricerche onco-tossicologiche del dott. Pasquale Montilla

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L’OSSERVATORIO NAZIONALE AMIANTO (ONA), ATTRAVERSO IL DOTT. PASQUALE MONTILLA, HA DIFFUSO I RISULTATI DI CONSULENZE ONCO-TOSSICOLOGICHE E SCREENING CONDOTTI SU PAZIENTI ONCOLOGICI DELL’AREA SIN (SITO DI INTERESSE NAZIONALE) DI CROTONE.

Il dott. Montilla, specialista in oncologia, ha spiegato:
“In seguito al sospetto di neoplasie correlabili all’accumulo di cancerogeni da esposizione professionale ho valutato in consulenza onco-tossicologica pazienti oncologici. Ho analizzato con screening tossicologici di puntualizzazione la presenza di agenti mutageni e cancerogeni. Su loro matrice urinaria e su sangue intero secondo tecniche diagnostiche di laboratorio omiche.

Le risultanze analitiche di puntualizzazione in esposomica hanno mostrato sui campioni esaminati valori tabellari di agenti chimici inorganici mutageni al di sopra dei valori di riferimento della popolazione generale (SIVR 2017). I campioni esaminati con l’impiego della ICP-MS ha dato esito positivo con riscontro di elevate concentrazioni di biomarcatori oncogenotossici in ancoraggio fenotipico da organotropismo selettivo sui tessuti tumorali. Si segnala che le caratteristiche di composizione chimica degli agenti chimici inorganici identificano mix di cancerogeni ad alta reattivita’ ossidativa. E densità elettronica segnalandone i rischi da cancerogenesi multifattoriale in esposizione long-term a patogenesi ambientale professionale.”

Decorporation e risposta clinica

L’ONA ha reso noto che, nel corso delle terapie farmacologiche di decorporation, si è osservata una diminuzione dei livelli di cancerogeni terminali rilevati tramite campionamento urinario. Questa riduzione è stata accompagnata da un miglioramento clinico, in particolare dalla sospensione delle risposte infiammatorie sia reattive sia cliniche.

Il dott. Pasquale Montilla ha ribadito:
“In seguito al sospetto di neoplasie correlabili all’accumulo di cancerogeni da esposizione professionale ho valutato in consulenza onco-tossicologica pazienti oncologici e analizzato con screening tossicologici di puntualizzazione la presenza di agenti mutageni e cancerogeni su loro matrice urinaria e su sangue intero secondo tecniche diagnostiche di laboratorio omiche. […] Durante i trattamenti farmacologici di decorporation ho riscontrato una riduzione dei valori dei cancerogeni terminali e un arresto dei fenomeni flogistici reattivi e clinici”.

Ipotesi scientifica

Dalle osservazioni condotte emerge un’ipotesi scientifica che, secondo il medico oncologo, apre a nuove prospettive di ricerca:
“Si è riusciti a indurre una decorporation selettiva dei cancerogeni tossici analizzati: si tratta, in sintesi, di avere indotto, dopo il raggiungimento di una finestra o soglia relativa alla concentrazione di un particolare cancerogeno in precedenza individuato e trattato sul paziente, la successiva perdita di altro cancerogeno attraverso le urine ottimizzando gli ulteriori trattamenti oncologici. […] Le molecole chimiche utilizzate hanno dimostrato, secondo la mia ipotesi scientifica, disattivazione dei processi proinfiammatori e blocco dell’oncogenesi. È possibile che si sia attivato una sorta di interruttore molecolare sulle transizioni instabili cellulari”.

Il commento del presidente ONA, avv. Ezio Bonanni

Sui dati diffusi dall’Osservatorio è intervenuto anche l’avv. Ezio Bonanni, presidente nazionale ONA, che ha sottolineato:
“Come in ogni scienza giuridica e clinica tossicologica stiamo dimostrando che teorie previsionali hanno documentato un livello di certezza maggiore delle ipotesi”.

Secondo l’ONA, le osservazioni coordinate dal dott. Montilla rappresentano un passo significativo per la comprensione dei meccanismi che collegano esposizioni ambientali e professionali con possibili ricadute oncologiche e terapeutiche.

Numero verde ONA

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