BOLOGNA DIVENTA IL CENTRO DEL DIBATTITO SULL’ARTICO OSPITANDO “ITALIA CHIAMA ARTICO 2025”, #ICA25. IL FESTIVAL, PROMOSSO DA “OSSERVATORIO ARTICO”, RIUNISCE ESPERTI, ISTITUZIONI E AZIENDE PER ESPLORARE LE SFIDE CLIMATICHE, GEOPOLITICHE E AMBIENTALI DELLA REGIONE POLARE, SOTTOLINEANDO IL SUO IMPATTO SULL’ITALIA E SUL MEDITERRANEO
Bologna capitale italiana dell’Artico: oggi 25 febbraio ospita il festival “Italia chiama Artico 2025”
Bologna, nel 2025, si afferma come la capitale italiana dell’Artico grazie a una giornata interamente dedicata a questo tema cruciale. Il 25 febbraio, per la prima volta nel capoluogo emiliano, si svolge il festival promosso da “Osservatorio Artico”, con incontri, approfondimenti e tavole rotonde. Massimi esperti italiani e internazionali si confrontano per analizzare le trasformazioni ambientali, climatiche, politiche e sociali della regione polare.
L’evento, intitolato “Italia chiama Artico 2025” (#ICA25), riunisce aziende, università e centri di ricerca in un dialogo con le istituzioni nazionali e internazionali. L’obiettivo è comprendere meglio le dinamiche in atto in questa regione strategica, il cui impatto si estende ben oltre i confini geografici.
L’Artico al centro del dibattito globale: geopolitica, sicurezza e cambiamenti climatici
Sebbene l’Artico appaia lontano dall’Italia per posizione e clima, la sua rilevanza politica lo rende protagonista del dibattito pubblico. Il 2024 è stato un anno cruciale per le democrazie mondiali, con milioni di cittadini chiamati alle urne in Europa, India, Russia e Stati Uniti.
L’elezione di Donald Trump ha rafforzato l’attenzione sugli equilibri geopolitici polari: il nuovo presidente americano ha dichiarato senza esitazione che “La Groenlandia è necessaria per la nostra sicurezza nazionale”. In un contesto globale sempre più instabile, l’Artico diventa quindi un punto nevralgico delle strategie internazionali.
Parallelamente, il 2024 ha segnato un’ulteriore conferma delle emergenze climatiche globali. I dati dei principali centri di ricerca registrano temperature senza precedenti, eppure la percezione del problema in Italia resta influenzata dalle condizioni meteorologiche locali.
Questa disconnessione evidenzia una doppia criticità: la scarsa consapevolezza dei fenomeni che, pur non visibili, ci coinvolgono direttamente, e la sottovalutazione delle dinamiche globali che influenzano le nostre scelte quotidiane.
Osservatorio Artico porta il suo festival a Bologna: focus su sfide e opportunità
Per approfondire l’importanza dell’Artico e delle regioni sub-polari per l’Italia e il Mediterraneo, “Osservatorio Artico” – primo media italiano dedicato al tema – organizza la quarta edizione del suo festival annuale.
Dopo tre edizioni a Genova, l’evento approda a Bologna, cuore pulsante del Nord Italia, per affrontare le complesse sfide ambientali e climatiche della regione polare. Il cambiamento in atto oltre il Circolo Polare Artico non rappresenta solo un rischio, ma anche un’opportunità per crescita, sviluppo e istruzione.
Bologna, così, accoglie un evento chiave per comprendere il ruolo dell’Artico nel futuro del nostro pianeta
Il festival, a ingresso libero con registrazione sul sito ufficiale, si svolge presso l’Auditorium Biagi in Sala Borsa. La giornata prevede incontri e dibattiti con ospiti di rilievo provenienti da istituzioni, università, aziende e centri di ricerca. L’evento si avvale del patrocinio del Comune di Bologna, promotore dell’iniziativa, e della Marina Militare.
Diffondere le tematiche artiche oltre l’ambito scientifico
Osservatorio Artico, primo magazine italiano sul Polo Nord e la regione artica, collabora dal 2019 con la Marina Militare e importanti enti scientifici. L’iniziativa mira a diffondere le tematiche artiche oltre l’ambito scientifico. Il festival Italia chiama Artico crea un ponte tra istituzioni, aziende e ricerca, coinvolgendo il pubblico su sicurezza globale, tutela ambientale e sviluppo sostenibile.






