mercoledì, Ottobre 22, 2025

Adriatico e tartarughe marine: Una nuova alleanza per la conservazione

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L’ADRIATICO SI CONFERMA UN HABITAT CRUCIALE PER LA SOPRAVVIVENZA DELLE TARTARUGHE MARINE MA QUESTE AFFRONTANO GRAVI MINACCE LEGATE ALLE ATTIVITÀ UMANE. PER PROTEGGERLE, LA WORLD SUSTAINABILITY FOUNDATION HA AVVIATO UNA PARTNERSHIP CON FONDAZIONE CETACEA, SOSTENENDO CURE VETERINARIE, RIABILITAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE. QUESTA COLLABORAZIONE NON SOLO TUTELA DECINE DI ESEMPLARI OGNI ANNO, MA PROMUOVE UN FUTURO SOSTENIBILE BASATO SU RICERCA E CONSAPEVOLEZZA

L’Adriatico sta assumendo un ruolo sempre più cruciale per la sopravvivenza e la prosperità delle tartarughe marine, diventando un habitat di primaria importanza nel Mediterraneo. Negli ultimi anni, studi e osservazioni hanno registrato un significativo incremento della presenza di questi straordinari rettili nelle sue acque, con una stima che supera i 75mila esemplari. Questo dato sottolinea la centralità di questa regione per la biodiversità marina e il delicato equilibrio dell’ecosistema marino. 

Tre specie principali di tartarughe frequentano le acque adriatiche. La Caretta caretta, generalmente nota come Tartaruga Comune, è di gran lunga la più diffusa e rappresenta la specie residente stabile in questa zona. A questa si aggiungono la Chelonia mydas, meglio conosciuta come Tartaruga Verde, e la Dermochelys coriacea, o Tartaruga Liuto. Queste ultime due specie si presentano con minor frequenza, rendendo i loro avvistamenti eventi più rari e preziosi per i ricercatori. 

La straordinaria capacità migratoria delle tartarughe marine le conduce a percorrere centinaia, se non migliaia di chilometri, partendo dalle aree di nidificazione situate nelle acque dello Ionio, del Tirreno, dell’Egeo e delle coste settentrionali dell’Africa. Attirate dall’abbondanza di nutrienti, scelgono l’Adriatico come meta privilegiata per nutrirsi e rigenerarsi. Questo mare, caratterizzato da acque poco profonde, rappresenta un’area di alimentazione ideale grazie alla ricca presenza di alghe, meduse, crostacei come granchi, e molluschi come cozze e vongole. Tra le zone più fertili e favorevoli per il foraggiamento spicca l’area della foce del Po, una regione dove la biodiversità raggiunge livelli eccezionali. 

Vita da tartaruga: una sfida continua per sopravvivere

Tuttavia, la vita di queste antiche creature è tutt’altro che priva di pericoli. Numerose minacce mettono a rischio la loro sopravvivenza, molte delle quali sono direttamente legate alle attività umane. Le catture accidentali rappresentano uno dei problemi più gravi: le tartarughe restano intrappolate nelle reti da pesca, sia a strascico sia da posta, spesso riportando gravi ferite o morendo. L’ingestione di ami da pesca, inoltre, erroneamente scambiati per prede, causa danni interni che possono risultare fatali. 

Anche le collisioni con imbarcazioni, specialmente durante i momenti di riposo in superficie, costituiscono un pericolo significativo. L’inquinamento marino, dovuto allo sversamento di sostanze tossiche e all’accumulo di rifiuti plastici, rappresenta un’altra sfida critica. Le tartarughe, spesso attratte dalla plastica galleggiante, rischiano di ingerirla, con conseguenze devastanti per la loro salute. Infine, i cambiamenti climatici, alterando le temperature delle acque e i cicli ecologici, influenzano negativamente gli habitat e le abitudini migratorie di queste specie. 

Proteggere il Mar Adriatico, questo fragile ecosistema

L’Adriatico, con la sua ricchezza naturale e il suo ruolo fondamentale per il ciclo vitale delle tartarughe marine, merita un’attenzione particolare. Proteggere questo fragile ecosistema significa non solo garantire la sopravvivenza di questi straordinari animali, ma anche salvaguardare un patrimonio di inestimabile valore per le generazioni future. Serve un impegno congiunto di istituzioni, ricercatori e comunità locali per implementare strategie di conservazione efficaci e sostenibili.

La World Sustainability Foundation sostiene Fondazione Cetacea: un impegno per la tutela delle tartarughe marine in Italia

La World Sustainability Foundation, organizzazione no-profit impegnata nella sostenibilità e nella salvaguardia ambientale, annuncia con entusiasmo una partnership strategica con la Fondazione Cetacea. Quest’ultima, dal 1988, rappresenta una realtà storica italiana dedita alla protezione dell’ambiente marino e delle sue preziose risorse. 

Il Centro di Recupero delle Tartarughe Marine, una eccellenza per la salute dei carapaci

Il fiore all’occhiello della Fondazione Cetacea è il Centro di Recupero per Tartarughe Marine, a Riccione. Questa struttura, considerata tra le più importanti dell’Adriatico, accoglie ogni anno tra i 60 e gli 80 esemplari di tartarughe marine, con una prevalenza di Caretta caretta. Qui, gli animali ricevono cure veterinarie specializzate e percorsi di riabilitazione che permettono loro di tornare a vivere in libertà nel loro habitat naturale. 

La Fondazione Cetacea collabora attivamente con enti pubblici, ONG, comunità di pescatori e operatori economici, creando una rete sinergica per la salvaguardia del fragile ecosistema marino. Grazie a queste azioni congiunte, promuove la consapevolezza ambientale e rafforza il ruolo cruciale dell’Adriatico come area di tutela e recupero delle specie marine. 

Questa nuova collaborazione con la World Sustainability Foundation sottolinea l’impegno condiviso per affrontare le sfide ambientali e per costruire un futuro sostenibile, basato sul rispetto e sulla protezione delle risorse naturali.

Le attività del centro comprendono:

  • Monitoraggio scientifico degli esemplari
  • Programmi educativi nelle scuole
  • Formazione specialistica per operatori marittimi
  • Sensibilizzazione delle comunità locali
  • Collaborazioni in progetti transfrontalieri europei

I programmi di Friend of the Sea 

Il sostegno alla Fondazione Cetacea rientra in un ambizioso programma di tutela ambientale promosso dalla World Sustainability Organization. Questo programma include le Certificazioni Friend of the Sea, progettate per proteggere le tartarughe marine e preservare i loro habitat. 

Certificazione Turtle-Safe

Questo standard premia le aziende che adottano tecnologie e pratiche innovative per ridurre le catture accidentali di tartarughe. Tra queste spiccano i Turtle Excluder Devices (TEDs), strumenti specifici che diminuiscono sensibilmente la mortalità delle tartarughe durante le operazioni di pesca. 

Certificazione Sustainable Sea Turtle Watching

Sea Turtle Watching regola l’osservazione turistica delle tartarughe marine, imponendo linee guida rigorose per garantire un impatto minimo sugli animali e sul loro delicato ecosistema. 

Un aiuto tangibile e strategico

Il contributo offerto dalla World Sustainability Foundation alla Fondazione Cetacea rappresenta un aiuto tangibile e strategico. Questo sostegno è destinato a coprire le spese necessarie per l’assistenza delle tartarughe marine presso il Centro di Recupero di Riccione. Le risorse finanzieranno aspetti fondamentali come: 

_ Cure mediche specializzate, inclusi diagnostica, terapie e farmaci 

_ Supporto logistico, comprendendo mantenimento, alimentazione e riabilitazione degli esemplari. 

Questo impegno si traduce in un impatto significativo per la conservazione delle tartarughe marine dell’Adriatico. Grazie a questo sostegno, ogni anno è possibile salvare, curare e reintrodurre in natura decine di tartarughe, contribuendo al ripristino dell’equilibrio ecologico del mare. 

Inoltre, l’iniziativa rafforza la ricerca scientifica e promuove l’educazione ambientale tra le nuove generazioni. Sensibilizzare il pubblico, in particolare i giovani, rappresenta un passo fondamentale per costruire un futuro sostenibile, dove la convivenza armoniosa con le specie marine diventi una realtà concreta e duratura.

Numero verde ONA

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