PROTEGGERE LE BALENE DALLE COLLISIONI CON LE NAVI È UN PROBLEMA URGENTE CHE RICHIEDE SOLUZIONI INNOVATIVE E UNA COLLABORAZIONE GLOBALE. RECENTI STUDI DIMOSTRANO L’ALTO RISCHIO E QUALI POSSONO ESSERE LE POSSIBILI MISURE PREVENTIVE
Il 92% delle rotte di navigazione globali si sovrappone agli habitat dei cetacei
Le collisioni tra navi e balene rappresentano una delle principali minacce per la sopravvivenza dei cetacei. Un recente studio pubblicato su Science ha rivelato che il 92% degli habitat dei cetacei coincide con le rotte di navigazione globali.
Analizzando oltre 435mila localizzazioni di balene e i percorsi di quasi 176mila navi, i ricercatori hanno scoperto che meno del 7% delle aree a rischio adotta strategie di mitigazione. Un dato importante che emerge è la velocità delle navi, che spesso supera i 20 nodi: ridurre la velocità sotto i 13 nodi potrebbe ridurre significativamente il rischio di collisioni.
Questi risultati si allineano con le ricerche della World Sustainability Foundation, che ha esaminato l’impatto delle collisioni nelle Important Marine Mammals Areas (IMMA), con un focus particolare sul Mar Mediterraneo, dove specie come la balenottera comune e il capodoglio sono particolarmente vulnerabili. L’intensità del traffico marittimo in quest’area aggrava il rischio per questi animali.
Collisioni tra navi e balene: un rischio non solo per la specie ma anche per la sicurezza marittima
Il problema delle collisioni tra navi e balene non riguarda solo il Mediterraneo. Lo studio pubblicato su Science ha identificato altre aree ad alto rischio, come l’Atlantico settentrionale, dove la balena franca è particolarmente vulnerabile a causa della sua lentezza e il Pacifico, dove le rotte di navigazione si sovrappongono ai percorsi migratori di diverse specie di balene.
Le collisioni non solo minacciano la vita dei cetacei ma comportano anche rischi economici e operativi per le compagnie di navigazione, con danni alle navi e pericoli per l’equipaggio.
Tecnologie, pratiche sostenibili e sensibilizzazione tra le soluzioni per prevenire le collisioni
Per contrastare il problema, sono emerse diverse soluzioni praticabili. Una delle principali è la riduzione della velocità delle navi. Inoltre, la reindirizzazione delle rotte e l’uso di tecnologie avanzate, come telecamere a infrarossi e sistemi di osservazione automatizzati, possono contribuire a prevenire le collisioni. L’organizzazione Friend of the Sea ha introdotto la certificazione “Whale-Safe”, destinata agli operatori marittimi che adottano pratiche sostenibili per evitare incidenti con i cetacei.
Un altro aspetto fondamentale è sensibilizzare il pubblico. Un sondaggio condotto dalla World Sustainability Foundation ha rivelato che metà della popolazione non è consapevole della gravità di questo problema. Paolo Bray, fondatore di Friend of the Sea, ha dichiarato: «Solo con una maggiore consapevolezza possiamo sperare di raccogliere il supporto necessario per implementare soluzioni efficaci».
L’importanza della collaborazione
La sfida delle collisioni tra navi e balene richiede un’azione globale e coordinata. Gli studi suggeriscono che implementare strategie di gestione in solo il 2,6% della superficie oceanica potrebbe proteggere i principali punti caldi per i cetacei. La World Sustainability Foundation ha esortato i governi, le compagnie di navigazione e il pubblico a collaborare per trasformare queste raccomandazioni in azioni concrete.
Protezione delle balene e futuro: sicurezza marittima e responsabilità globale
La protezione delle balene non è solo una questione di conservazione, ma anche di sicurezza marittima e responsabilità globale. Questi mammiferi marini, già decimati dalla caccia, affrontano ora una nuova minaccia che possiamo combattere grazie alla scienza, all’innovazione e alla cooperazione. L’esempio di collaborazione con l’Italian Shipping & Logistics Agency (ISLA), che ha supportato lo studio di Friend of the Sea, dimostra come ogni passo verso la protezione degli oceani sia un investimento nel nostro futuro.
Attraverso azioni preventive e collaborazione internazionale, possiamo garantire che le balene continuino a prosperare negli oceani, mantenendo il loro ruolo vitale negli ecosistemi marini.
Per maggiori informazioni, visita il Whale Ship Strikes Dossier 2024 e la pagina Save the Whales.
