giovedì, Novembre 13, 2025

A Modena la sostenibilità si costruisce nei laboratori

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SONO STATI INAUGURATI A MODENA I NUOVI LABORATORI DI BIOLOGIA MOLECOLARE E MICROSCOPIA AVANZATA

A Modena, il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore) ha inaugurato due nuovi laboratori di biologia molecolare e microscopia avanzata dedicati allo studio della biodiversità.

L’evento è stato celebrato l’11 novembre 2025, nell’ambito delle iniziative per gli 850 anni dell’Ateneo, con una partecipata cerimonia alla Biblioteca Scientifica Interdisciplinare.

I nuovi spazi fanno parte del National Biodiversity Future Centre (NBFC), il primo centro nazionale di ricerca dedicato alla biodiversità, finanziato dal PNRR e dal programma europeo NextGenerationEU.

Un’infrastruttura che riunisce oltre 2mila ricercatori e ricercatrici da università e centri di ricerca di tutta Italia, con l’obiettivo di monitorare, preservare e valorizzare la ricchezza biologica del Paese.

L’inaugurazione: un ponte tra ricerca e territorio

L’inaugurazione è stata accompagnata da due seminari aperti al pubblico. Uno dedicato alla flora spontanea urbana, a cura di Fabrizio Buldrini dell’Università di Milano. E uno sull’uso delle nuove tecnologie nello studio delle formiche e delle loro galle, condotto da Daniele Giannetti dell’Università di Parma.

A introdurre i lavori è stata la professoressa Lorena Rebecchi, direttrice del Dipartimento e componente del comitato scientifico del NBFC.

Nel pomeriggio, i visitatori hanno potuto esplorare i nuovi laboratori. Hanno ammirato da vicino microscopi di ultima generazione e strumenti capaci di analizzare le strutture più minute della vita. L’obiettivo è ambizioso: comprendere come la biodiversità possa diventare una fonte di innovazione, non solo per la scienza, ma anche per la società e l’economia.

La biodiversità come risorsa

Nei nuovi laboratori si studiano organismi di ogni scala, dai batteri ai mammiferi, con tecniche che permettono di analizzare l’evoluzione, la diversità genetica e la morfologia delle specie.

La ricerca si spinge fino alla bioprospezione, per individuare molecole e processi utili alla creazione di farmaci, nutraceutici, alimenti e materiali sostenibili. È la frontiera della bioeconomia, dove la conoscenza della natura diventa strumento di innovazione e di equilibrio con l’ambiente.

A completare il progetto, una mostra di oltre trenta immagini scattate dai ricercatori Unimore-NBFC durante le loro campagne di studio, suddivise in tre sezioni tematiche. I visitatori hanno potuto votarle attraverso un QR code: un modo per avvicinare il pubblico alla ricerca e far dialogare scienza e cittadinanza.

La mostra fotografica con le foto scattate dai ricercatori di Unimore nelle loro campagne di studio

Numero verde ONA

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