domenica, Dicembre 28, 2025

Vittime del dovere: svolta sui diritti degli eredi

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LA CORTE D’APPELLO DI CAGLIARI RAFFORZA LE TUTELE PER LE VITTIME DEL DOVERE. LA SENTENZA SUL CASO FIORENTINO RICONOSCE NUOVI DIRITTI ECONOMICI E ASSISTENZIALI AGLI EREDI, APRENDO LA STRADA A IMPORTANTI PRECEDENTI GIURIDICI

  Una sentenza che fa giurisprudenza

«Questa sentenza è innovativa perché è un ulteriore passo avanti verso il pieno riconoscimento dei diritti delle vittime del dovere che devono essere equiparate a quelle del terrorismo, e restituisce dignità a una storia segnata da dolore e sacrificio».

Questo il commento dell’avvocato Ezio Bonanni alla sentenza emessa dai giudici della Corte d’Appello di Cagliari in favore dei famigliari di una vittima dell’amianto nella Marina Militare.

 Un nuovo precedente

La Corte d’Appello di Cagliari, sezione distaccata di Sassari, segna un nuovo precedente a favore delle vittime del dovere e dei loro familiari.

Con la sentenza n. 146/2025, la Sezione Lavoro ha accolto parzialmente l’appello presentato dagli eredi del militare Luigi Fiorentino.

La decisione rafforza il riconoscimento dei diritti assistenziali ed economici spettanti a chi ha servito lo Stato in condizioni di rischio.

 La riforma della sentenza di primo grado

La Corte ha riformato in parte la precedente sentenza del Tribunale di Tempio Pausania.

Il giudice di primo grado aveva già riconosciuto le maggiorazioni degli assegni vitalizi, portandoli a 500 euro mensili.

In appello, tuttavia, i magistrati hanno ampliato il perimetro dei diritti riconosciuti agli eredi.

 La condanna del Ministero della Difesa

I giudici hanno condannato il ministero della Difesa, accertando ulteriori spettanze economiche e assistenziali.

La Corte ha riconosciuto il diritto della vedova Lorena Guidarini a ricevere due annualità di pensione di reversibilità. L’importo complessivo attribuito ammonta a circa 50mila euro.

 I diritti della famiglia Fiorentino

Lorena Guidarini risiede attualmente a La Maddalena, in provincia di Sassari. Oltre al riconoscimento economico, la Corte ha disposto l’esenzione sui farmaci anche in favore dell’orfano Orlando.

La decisione estende concretamente le tutele sanitarie previste per i familiari delle vittime del dovere.

 Equiparazione con le vittime del terrorismo

La sentenza rafforza il principio di equiparazione dei diritti tra vittime del dovere e vittime del terrorismo.

Questo orientamento apre la strada a nuovi riconoscimenti sul piano assistenziale ed economico. Il pronunciamento rappresenta un riferimento importante per casi analoghi in tutta Italia.

 La storia di Luigi Fiorentino

Luigi Fiorentino era nativo di Sarno, in provincia di Salerno. Ha prestato servizio per oltre trent’anni come meccanico e motorista navale su unità della Marina Militare, di vecchia generazione.

Durante la carriera ha operato in ambienti caratterizzati da elevata esposizione a rischi ambientali.

 L’esposizione ad amianto e sostanze cancerogene

Fiorentino ha lavorato per lunghi periodi a contatto con amianto e altre sostanze cancerogene. Queste condizioni operative hanno inciso gravemente sul suo stato di salute nel corso degli anni.

Il militare è morto a 56 anni, il 29 agosto 2008, a causa di un carcinoma gastrico.

 Decorazioni e riconoscimenti al servizio

Nel corso della carriera, Fiorentino ha ricevuto numerose onorificenze. Tra queste figurano la Croce d’Argento, la Croce d’Oro e la Medaglia d’Onore.

Ha inoltre ottenuto riconoscimenti ufficiali per la lunga attività di navigazione.

 Il riconoscimento come vittima del dovere

Successivamente alla morte, le istituzioni hanno riconosciuto Luigi Fiorentino come vittima del dovere.

Il risultato è arrivato grazie all’azione dell’Osservatorio Nazionale Amianto. Determinante è stato anche l’intervento dell’avvocato Ezio Bonanni, che assiste gli eredi di Fiorentino.

 Il ricorso alla giustizia

Secondo la difesa della famiglia, i benefici inizialmente erogati dal ministero della Difesa risultavano inferiori al dovuto. Questa discrepanza ha reso necessario il ricorso alla giustizia.

La sentenza della Corte d’Appello rappresenta ora un punto fermo nella tutela dei diritti degli eredi.

«Luigi Fiorentino ha pagato il suo servizio allo Stato con una malattia devastante e una morte prematura, dopo sofferenze indicibili. Dietro questa vicenda ci sono una moglie e un figlio che, oltre alla perdita, hanno dovuto affrontare per anni una battaglia per vedersi riconosciuti diritti elementari. Lo Stato non può voltarsi dall’altra parte di fronte al sacrificio dei suoi servitori», conclude Bonanni.

Intanto proseguono i procedimenti civili per il risarcimento integrale dei danni.

Numero verde ONA

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