martedì, Settembre 23, 2025

Il Regno Unito inaugura un centro d’avanguardia per trasformare i rifiuti industriali in materiali sostenibili

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🇬🇧 IL CARBON-LOOP SUSTAINABLE BIOMANUFACTURING HUB (C-LOOP), CON UN FINANZIAMENTO DI 14 MILIONI DI STERLINE DAL REGNO UNITO, UTILIZZERÀ MICRORGANISMI PER CONVERTIRE RIFIUTI DESTINATI ALLA DISCARICA IN PRODOTTI DI NUOVA GENERAZIONE, TRA CUI FARMACI E COSMETICI

Sostenuto dall’Engineering and Physical Sciences Research Council (EPSRC) – Consiglio per la Ricerca in Ingegneria e Scienze Fisiche -, il progetto rappresenta un passo fondamentale verso un’economia circolare e libera da combustibili fossili. A guidarlo è il professor Stephen Wallace, presidente di Chemical Biotechnology at the University of Edinburgh e Future Leaders Fellow di UKRI, insieme con le università di Manchester, Nottingham, Surrey, UCL e Imperial College London.

EDIMBURGO, REGNO UNITO – 21 settembre 2023: il dottor Stephen Wallace, professore di Biotecnologia Chimica presso l’Università di Edimburgo.
La sua ricerca mira a riprogrammare batteri viventi per trasformare materie prime di scarto in prodotti industriali di valore attraverso l’uso della biologia sintetica, e ad ampliare la chimica dei microrganismi utilizzando reazioni biocompatibili. (Fotografia: MAVERICK PHOTO AGENCY)

Sfruttando la biologia ingegneristica, C-Loop mira a rivoluzionare la produzione dei beni di consumo

Oltre il 90% della produzione oggi è ancora legata ai combustibili fossili e a processi chimici insostenibili.

Il progetto prevede anche la creazione della prima BioFactory del Regno Unito. Una piattaforma dedicata all’analisi dei rifiuti, alla valutazione della sostenibilità e allo sviluppo su scala industriale. La struttura contribuirà a ridurre le emissioni, diminuire la dipendenza dalle discariche e costruire una base manifatturiera più sostenibile per il Paese.

Il centro ha già coinvolto oltre quaranta partner industriali, tra cui grandi aziende globali, centri nazionali d’innovazione come IBioIC, e infrastrutture chiave come l’Edinburgh Genome Foundry e il BRC Genomics Facility dell’Imperial College.

Edinburgh Genome Foundry. (CREDIT Edinburgh Innovations and Maverick Photography)

Il team multidisciplinare di C-Loop comprende microbiologi, chimici, ingegneri ed esperti di sostenibilità

L’obiettivo è accelerare l’adozione di tecnologie verdi, sviluppare nuove filiere e trattenere in patria talenti e competenze nel campo della biotecnologia avanzata.

«Con una popolazione in crescita, risorse naturali in diminuzione e una crisi climatica in atto, c’è un’urgente necessità ambientale, industriale e politica di adottare rapidamente le tecnologie della biologia ingegneristica – ha affermato il professor Wallace -. C-Loop riunisce esperti accademici e industriali per portare questa tecnologia emergente alla scala necessaria per realizzare il suo pieno potenziale climatico ed economico».

La dottoressa Jen Vanderhoven, COO di BBIA e presidente del consiglio di C-Loop, ha aggiunto:

«Con l’industria alla ricerca urgente di alternative ai combustibili fossili, C-Loop è cruciale per guidare la transizione verso fonti di carbonio rinnovabili. Non c’è tempo da perdere per arrivare a zero rifiuti».

La professoressa Charlotte Deane, presidente esecutiva di EPSRC, ha concluso:

«Questi hub avranno un ruolo vitale nel creare un’industria britannica competitiva e sostenibile, unendo ricerca d’eccellenza e impatto concreto sul mondo reale».

Con una leadership riconosciuta nella biologia ingegneristica e oltre duecento collaborazioni attive, l’Università di Edimburgo si conferma all’avanguardia in questo settore a livello globale.

A member of staff at the Edinburgh Genome Foundry. (CREDIT Edinburgh Innovations and Maverick Photography)

Per ulteriori informazioni scrivere alla email: edd.mccracken@ed.ac.uk

Numero verde ONA

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