I FRENESI, BAND TORINESE CHE FONDE ROCK, BLUES E POP CON ATTIVISMO SOCIALE, PRESENTANO IL NUOVO SINGOLO, “GAIA”, SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO. CON TESTI INCISIVI E MELODIE POTENTI, RACCONTANO LA FRAGILITÀ DELLA TERRA, INVITANDO A RIFLETTERE E AGIRE PER PROTEGGERLA
Disponibile su tutte le piattaforme digitali, “Gaia”, il nuovo singolo dei Frenesi, segna un importante passo nella carriera del quartetto torinese. Pubblicato da Rumori Digitali in collaborazione con Fuga e LookUp Distribution, il brano affronta il delicato tema del cambiamento climatico, evidenziando l’egoismo umano che continua a devastare e distruggere la nostra unica casa: la Terra.
«Per quanto l’argomento ed il messaggio di “Gaia” sia molto attuale e sentito da parte di tutta la band, non escludiamo, in futuro, di riproporre tematiche legate all’ambiente – afferma la band -. Sicuramente però la “Terra” verrà ripresa e portata con noi in ulteriori interviste o in altre situazioni live dei Frenesi. È importante dire che, seguendo il nostro stile e la nostra idea di musica, continueremo sempre a parlare di argomenti attuali e seguiremo argomenti nell’ambito sociale che ci permetteranno di portare consapevolezza nelle persone che ci ascoltano».
Un profondo impegno sociale
I Frenesi, nati nel 2020, fondono rock, blues e pop con un profondo impegno sociale. La band è composta da Martina Maruca (voce), Francesca Petroccia (batteria), Alessandro Petroccia (chitarra) e Lara Zizzi (basso). Uniti dalla volontà di coniugare musica e attivismo, offrono testi incisivi e ricchi di significato.
Prodotto da Fra Priolo e Vicio dei Subsonica,”Gaia” racconta, attraverso metafore e richiami mitologici, la storia della Terra come madre generosa ma ferita.
«La collaborazione con Vicio è stato un valore aggiunto al progetto e alla produzione del brano; lavorare con lui è stato entusiasmante ed ha arricchito il nostro bagaglio artistico».
Accogliendo l’umanità senza conoscerne le intenzioni, la Terra oggi si ritrova in pericolo a causa delle azioni sconsiderate di chi avrebbe dovuto proteggerla.
Il disordine della materia
Il testo invita a una riflessione profonda: quanto è triste pensare che un luogo nato dal caos primordiale sia stato trasformato in un disordine irreparabile, incapace di evolversi. Immagina: se uno sconosciuto bussasse alla tua porta, gli apriresti mai senza sapere cosa intende fare?
“Il disordine della materia
Mangia il mondo e la sua evoluzione
Fin quando caduti in miseria
La Terra non portò il suo nome
Lasciati coprire dalla notte con il suo mantello, Gaia
Quando senti freddo, scalda il grembo tuo, così materno…”
«Siamo tutti responsabili del futuro del pianeta – affermano i Frenesi -. Con questo brano speriamo di stimolare una presa di coscienza collettiva per cambiare rotta e salvaguardare ciò che davvero conta».
Voglia di portare il messaggio
Il progetto Frenesi utilizza la forza della musica per scuotere le coscienze, combinando testi diretti con melodie potenti. Ogni loro brano rappresenta una visione cruda ma consapevole del mondo, frutto di esperienze e riflessioni profonde.
La band ha calcato importanti palchi torinesi, tra cui OFF Topic e Cap10100, condividendo il palco con artisti del calibro di Eugenio in Via Di Gioia, La Rappresentante di Lista e Cristiano Godano dei Marlene Kuntz. Hanno inoltre partecipato al Climate Social Camp, raggiungendo traguardi significativi come la finale del Tour Music Fest, la sfida di Musica Contro le Mafie e il ruolo di finalisti a Musicultura, selezionati tra oltre 1110 partecipanti. Questo percorso li ha portati a conseguire una borsa di studio per il corso “Lavorare nella Musica” di The Goodness Factory.
Gaia non è solo una canzone, ma un grido di allarme e speranza, una dichiarazione d’amore per la Terra e un invito al cambiamento.






