martedì, Dicembre 30, 2025

Festina lente: sei itinerari tra Ferrara e il delta del Po per rallentare durante le feste

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FERRARA E IL PARCO DEL DELTA DEL PO PROPONGONO SEI ITINERARI TEMATICI PER VIVERE CON UN RITMO PIÙ LENTO, TRA ARTE, ACQUA E PAESAGGI DI GRANDE BIODIVERSITÀ. IL PROGETTO “FESTINA LENTE” NASCE PER CELEBRARE I TRENT’ANNI DEL RICONOSCIMENTO UNESCO DI FERRARA E I DIECI ANNI DELLA RISERVA DELLA BIOSFERA MAB NEL DELTA DEL PO.
I PERCORSI COINVOLGONO FERRARA, COMACCHIO E OSTELLATO, E METTONO INSIEME CAMMINI, CICLOVIE E NAVIGAZIONE DOLCE, CON PROPOSTE ADATTE ANCHE A UN WEEKEND.

Festina lente: un invito a rallentare a Ferrara

Festina Lente si presenta come un invito molto concreto a cambiare passo: il motto latino, “affrettati lentamente” si trasforma in una proposta di viaggio lento nei territori del Delta del Po ferrarese.

Ferrara e il Parco del Delta del Po, insieme, offrono un paesaggio unico, da un lato c’è una città rinascimentale che conserva ancora una geometria leggibile, dall’altro c’è un mosaico di terre e acque, con aree umide fra le più ricche d’Europa, dove l’inverno porta silenzi e avvistamenti.

In mezzo, ci sono strade secondarie, argini, canali e una cultura materiale fatta di pesca, bonifiche e paesi d’acqua, perfetta da esplorare passo dopo passo a piedi, in bici e in barca.

Festina lente: sei itinerari tematici

I sei itinerari tematici nascono per festeggiare tre decenni di riconoscimento UNESCO, mentre il Delta del Po ricorda dieci anni come Riserva della Biosfera MaB. Il progetto coinvolge Ferrara, Comacchio e Ostellato.

L’obiettivo non è solo attirare visitatori, ma distribuire presenze e valorizzare territori che, fuori stagione, diventano emblema del viaggio lento. È un tema ambientale a tutti gli effetti, perché ridurre i picchi e allungare i periodi di visita significa alleggerire l’impronta del turismo. Inoltre, percorsi a piedi, in bici e via acqua aiutano a riscoprire il paesaggio con una mobilità più gentile.

Festina Lente: la Ferrara degli Este

Dal 1264 al 1598 la dinastia estense ha trasformato Ferrara e il suo comprensorio. Si vede ancora nello spazio urbano, nelle fortificazioni, nel rapporto fra centro e campagna: Ferrara è rinascimentale e medievale insieme, e conserva un’idea di città che dialoga con il territorio circostante invece di chiudersi in sé.

Dentro questa cornice, le Delizie Estensi rappresentano un capitolo a parte. Sono residenze di campagna monumentali, nate per il governo del territorio e per la rappresentazione del potere, ma anche per il piacere e la vita di corte.

Oggi diventano tappe di un turismo più consapevole, da visitare non come singole attrazioni, ma come un sistema di dimore storiche, motore di un viaggio a piedi o in bicicletta.

Festina Lente, a piedi sulle mura estensi

Il primo itinerario è una passeggiata che è anche una lezione di urbanistica. Le Mura Estensi formano un circuito di circa nove chilometri, dove l’architettura difensiva del Rinascimento convive con un grande giardino pubblico. L’inverno, in questo caso, non è un limite. È una lente che essenzializza i colori e rende più nitidi i volumi dei bastioni.

Il cammino può partire da Porta Paola e seguire le fortificazioni meridionali verso i Bagni Ducali. Poi prosegue sulla cinta orientale fino alla Montagnola, risale sul versante settentrionale e scende verso Porta Catena, attraversando i bastioni della Fortezza. Il tratto fra il Torrione di San Giovanni e quello del Barco offre una quiete particolare, perché il verde avvolge la città senza farla sparire.

Chi ha poco tempo può concentrarsi sul settore est delle mura e ottenere comunque un’esperienza piena. I quattro ingressi principali, Porta Paola, la Prospettiva di Corso Giovecca, Porta degli Angeli e Porta Catena, permettono di alternare tesori cittadini e aria aperta con facilità.
Maggiori info su

www.ferrarainfo.com

www.ferraraterraeacqua.it

L’anello del Rinascimento, tra bici e acqua

Il secondo itinerario mescola due gesti che, insieme, cambiano la percezione del territorio: pedalare e navigare. L’Anello del Rinascimento propone circa 65 chilometri complessivi, con 45 chilometri su due ruote e 20 via acqua. Il percorso parte dal centro di Ferrara e segue tracciati ciclabili verso Voghiera e Gambalunga, attraversando luoghi densi di storia.

Una tappa chiave è la Delizia di Belriguardo, con la Sala delle Vigne e le decorazioni rinascimentali. Poi arriva la Delizia del Verginese, con una struttura che richiama il castello, e che restituisce bene l’idea di campagna come spazio politico. Si prosegue verso Rovereto e Sabbioncello San Vittore, fino a Villa della Mensa, dove l’acqua diventa protagonista. Dall’imbarcadero fluviale si sale sul Battello Nena per tornare a Ferrara, scivolando sul Po di Volano.

Il tracciato è quasi tutto pianeggiante e passa su vie poco trafficate, quindi è accessibile a livelli diversi.
Info e prenotazioni navigazione: www.inferrara.it

Nel ducato degli Estensi, tra delizie e zone umide

Il terzo itinerario è pensato per chi vuole camminare e dare al viaggio più giorni. È un percorso di circa 70 chilometri, articolabile in tre o più giornate, che attraversa le terre estensi seguendo strade secondarie e sentieri rurali, spesso vicini ad antichi corsi d’acqua di pianura.

Da Porta Paola ci si dirige verso Aguscello, tra campi coltivati, fino a Voghenza. Qui si può visitare il sito archeologico romano e il Museo del Modellismo, che racconta un’altra forma di memoria, fatta di ricostruzioni e precisione. Poi si arriva alla Delizia di Belriguardo, oggi Museo Civico, e alla Delizia del Verginese a Gambulaga.

Il cammino continua verso Ostellato, tra zone umide d’acqua dolce e l’area protetta di fauna selvatica. Si costeggia il Canale Circondariale Gramigne Fosse fino a Strada Mezzano, e nelle vicinanze il sito archeologico dell’antica Spina etrusca prepara l’arrivo a Comacchio, la città sull’acqua. L’itinerario può essere suddiviso in Ferrara–Belriguardo, Belriguardo–Ostellato e Ostellato–Comacchio, arricchendo le tappe con luoghi come la Basilica di San Giorgio e le Anse Vallive di Ostellato.

Festina lente Birding tour

Il quarto itinerario cambia registro e mette al centro l’ecosistema. Il birding tour nelle Valli di Comacchio è un’escursione di circa due ore, su un percorso di tre chilometri tra argini e superfici d’acqua. È guidato da esperti naturalisti e, proprio per questo, non si riduce a una passeggiata panoramica. Diventa un modo per leggere la biodiversità e la storia umana insieme.

Durante il percorso si incontrano segni della pesca e dell’allevamento ittico tradizionale, e si raggiunge il Casone Pegoraro, che conserva una memoria concreta di quel rapporto. Le valli sono un palcoscenico naturale dove aironi, sterne e fenicotteri costruiscono geografie mobili. L’inverno, spesso, offre avvistamenti sorprendenti, perché molte specie trovano qui un rifugio e un alimento.

Il percorso culmina con una veduta sulla salina e termina al “lavoriero”, dove tecniche contemporanee di pesca convivono con la tradizione. È un’esperienza adatta anche a famiglie e scuole.
Info e prenotazioni:

Tel: +39 346 5926555,

email: info@podeltatourism.it

www.ferraraterraeacqua.it

Le atmosfere invernali che avvolgono Ferrara e il Parco del Delta del Po, Patrimonio Mondiale UNESCO, con le loro meraviglie artistiche e naturalistiche, sono perfette per ritrovare il proprio ritmo, lontano dal caos natalizio

Antichi boat tour ai casoni, tra navigazione elettrica e cammino

Il quinto itinerario unisce navigazione elettrica e trekking, e propone un totale di circa 9,5 chilometri in quattro ore. Si entra nelle Valli di Comacchio senza imporre rumore e velocità. Le guide specializzate aiutano a leggere canali, appostamenti di caccia e stazioni ittiche, aiutando a immergersi nel territorio e comprenderlo.

Il tour tocca i Casoni vallivi, Pegoraro, Donnabona, Serilla e la sua Tabarra, e include la visita al “lavoriero”, che è una struttura moderna ma radicata nella continuità delle pratiche locali in un equilibrio costruito nel tempo tra tradizioni e innovazione, uomo e natura.

Il percorso è fruibile da tutti, incluse persone con difficoltà motorie.
Info e prenotazioni:

Tel: +39 346 5926555,

email: info@podeltatourism.it

www.ferrarainfo.com

www.ferraraterraeacqua.it

Pedalando con il vallante, verso il casone Donnabona

Il sesto itinerario è breve, ma non per questo minore. Propone un percorso di quattro chilometri nel cuore delle Valli comacchiesi, dove paesaggio e memoria si tengono stretti. Dal Visitor Center si pedala sull’argine Fosse-Foce e si arriva al Casone Donnabona. Qui entra in scena il vallante, il guardiano di queste acque, che racconta una tradizione millenaria e un territorio modellato dal rapporto fra elementi naturali e presenza umana.

L’esperienza dura circa due ore e può essere percorsa in autonomia, oppure con accompagnamento naturalistico su richiesta. È prevista la possibilità di noleggio biciclette.
Informazioni e prenotazioni:

Tel: +39 346 5926555,

email: info@podeltatourism.it

www.ferraraterraeacqua.it

Un’idea di turismo che parla anche di ambiente

“Festina Lente” è finanziato dal ministero del Turismo e mira a valorizzare comuni a vocazione turistico-culturale con siti UNESCO. Nel ferrarese, il finanziamento è stato concesso al sito “Ferrara città del Rinascimento e il suo Delta del Po”, con focus sui Comuni di Ferrara, Comacchio e Ostellato.

È un dettaglio istituzionale, ma dice qualcosa della direzione: quando un territorio UNESCO lavora su percorsi e mobilità dolce, lavora anche su una forma di tutela.

Numero verde ONA

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