martedì, Novembre 25, 2025

Corte dei Conti blocca anche terzo atto aggiuntivo sul Ponte dello Stretto

Ultime News

LA CORTE DEI CONTI BOCCIA IL TERZO ATTO AGGIUNTIVO SUL PONTE DELLO STRETTO. NUOVO STOP NELL’ITER DEL PROGETTO. APERTA FASE DI ATTESA ISTITUZIONALE

 La Corte dei Conti blocca il terzo atto aggiuntivo sulla convenzione del Ponte sullo Stretto

 Il provvedimento della Corte dei Conti

La Corte dei Conti non convalida il terzo atto aggiuntivo della convenzione tra il ministero dei Trasporti e la Società Stretto di Messina. L’atto cui fanno riferimento i giudici contabili regola i rapporti tra la società concessionaria del Ponte sullo Stretto e il Mit come amministrazione concedente e vigilante.

La magistratura contabile comunica il provvedimento con una nota ufficiale. Precisa che “le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note entro trenta giorni, con apposita Deliberazione”.

 I dettagli del decreto bloccato

La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei Conti ha esaminato il decreto del 1° agosto 2025, numero 190. Provvedimento che è stato emanato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti insieme con il ministero dell’Economia e delle Finanze.

L’atto si basa sull’articolo 2, comma 8, del decreto-legge 35 del 2023, convertito con modifiche nella legge 58 del 2023. La norma contiene disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria.

Il provvedimento riguarda l’approvazione del terzo atto aggiuntivo della convenzione firmata il 30 dicembre 2003 tra il ministero delle Infrastrutture e la società Stretto di Messina S.p.A.. La Corte dei Conti, quindi, non ha concesso il visto e non ha proceduto alla registrazione.

 Il collegamento con lo stop del Cipess

L’atto aggiuntivo, di cui sopra, è strettamente collegato alla delibera del Cipess di agosto 2025. La delibera riguarda l’assegnazione delle risorse e l’approvazione del progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto.

La Corte dei Conti aveva già negato il visto di legittimità a quel provvedimento alla fine di ottobre 2025. Il nuovo stop rappresenta quindi una conseguenza diretta del precedente rifiuto.

 La reazione del ministro Matteo Salvini

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha definito la decisione prevedibile. Ricorda che il primo stop della Corte dei Conti rende quasi inevitabile questo secondo blocco.

Il vicepremier ha, quindi, affermato in una nota che gli esperti del ministero stanno già lavorando per chiarire ogni punto contestato. Salvini ha infine confermato determinazione e fiducia nel proseguimento del percorso amministrativo.

 La posizione del ministero delle Infrastrutture

Il ministero delle Infrastrutture sottolinea che la mancata registrazione del decreto arriva dopo una lunga discussione davanti alla Corte dei Conti.

Nel corso dell’udienza è emerso il tema dell’effetto di preclusione causato dal mancato visto sulla delibera Cipess. Questo elemento influenza la decisione attuale, secondo il Mit.

Il dicastero di Salvini ribadisce fiducia nella prosecuzione dell’iter. E attende le motivazioni della Corte, che considera decisive per i passaggi successivi.

 L’intervento della Società Stretto di Messina

Per l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, il mancato visto era prevedibile. In quanto, ha ricordato, l’atto convenzionale è collegato alla delibera del 6 agosto 2025 del Cipess sul progetto definitivo del ponte. Delibera che ha già ricevuto un rifiuto dalla Corte dei Conti il 29 ottobre. La società, rende noto in un comunicato l’ad, attende ora le motivazioni di entrambi i provvedimenti.

Ciucci esprime fiducia nel lavoro delle istituzioni competenti. Ritiene che saranno forniti tutti gli approfondimenti richiesti. Conferma la piena collaborazione della società per proseguire nella realizzazione del ponte, definito un’opera strategica di interesse nazionale.

Fonte: ilSiciia.it

Numero verde ONA

spot_img
spot_img
spot_img

Consulenza gratuita

    Articoli simili