martedì, Novembre 25, 2025

Italia eccellenza nell’economia circolare ma in ritardo sulla decarbonizzazione

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IL FESTIVAL CIRCONOMIA HA PRESENTATO IL RAPPORTO 2025 SULL’ECONOMIA CIRCOLARE E LA TRANSIZIONE ECOLOGICA IN EUROPA. L’ITALIA CONFERMA LA PROPRIA ECCELLENZA NEL RICICLO E NEL RIUSO DELLE RISORSE MA MOSTRA UN RALLENTAMENTO PREOCCUPANTE NELLA DECARBONIZZAZIONE, PERDENDO POSIZIONI IN CLASSIFICA RISPETTO AGLI ALTRI PAESI DELL’UNIONE EUROPEA

Il Rapporto Circonomia 2025: luci e ombre per il nostro Paese

L’Italia resta un punto di riferimento europeo per l’economia circolare, grazie all’elevata capacità di riciclo e all’impiego di materie seconde nell’industria. Tuttavia, registra un forte arretramento nei ritmi della transizione energetica dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili.

Secondo il nuovo Rapporto Circonomia 2025, curato da Duccio Bianchi dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, il nostro Paese scende dal terzo al quinto posto nella classifica europea, dopo essere stato primo solo tre anni fa. Al vertice si collocano Danimarca, Austria e Olanda, seguite dalla Svezia.

L’appuntamento a Rimini

Il Rapporto è stato presentato a Rimini nell’ambito del Festival dell’economia circolare e della transizione ecologica, Circonomia, ospitato quest’anno da Ecomondo.

La classifica proposta nel Rapporto si basa su ventuno indicatori, suddivisi in tre categorie:

  • impatto sull’uso delle risorse (consumi pro-capite di materia e di energia, emissioni climalteranti),
  • efficienza d’uso delle risorse (consumi di materia e di energia, emissioni climalteranti e produzione di rifiuti per unità di Pil),
  • capacità di risposta (tassi di riciclo e d’impiego di materie seconde).

Gli indicatori sono stati normalizzati (min-max scaling) su un intervallo 0-1 e sono equipesati nell’indice generale; nel loro insieme, i ventuno indicatori-chiave restituiscono una fotografia attendibile dello stato di circolarità e di transizione ecologica dei vari Paesi dell’Unione Europea.

Un’Europa in miglioramento, un’Italia in rallentamento

A livello europeo, quasi tutti gli indicatori mostrano segnali di miglioramento nella decarbonizzazione e nella circolarità. L’Italia, invece, registra un progressivo rallentamento: i progressi del 2023 sono risultati inferiori alla media europea, sia nel consumo energetico pro capite che nella riduzione dell’uso di fonti fossili.

Preoccupante è anche la bassa crescita delle rinnovabili, pari a un terzo della media UE. Se nel 2014 l’Italia superava la media europea per quota di elettricità da solare e vento (13,6% contro 11,2%), nel 2024 la situazione si è invertita (21,9% contro 28,7%).

Emissioni in aumento e circolarità in lieve calo

L’Italia è tra i pochi Paesi europei che nel 2023 hanno registrato un aumento delle emissioni di CO₂ dalle nuove auto immatricolate. Anche gli indicatori relativi alla circolarità di materia, pur restando elevati, mostrano un andamento peggiore rispetto alla media europea.

Negli ultimi dieci anni, i miglioramenti complessivi dell’Italia nei diversi indicatori ambientali sono tra i più bassi dell’Unione.

L’eccellenza italiana nella gestione dei rifiuti

Nonostante le criticità, l’Italia mantiene una posizione di vertice nell’economia circolare, seconda solo all’Olanda. Ottime le prestazioni nel riciclo dei rifiuti, nel consumo ridotto di materia pro capite e per unità di Pil, e nel valore aggiunto generato dall’economia circolare.

Questo successo deriva in gran parte dal sistema dei Consorzi di filiera, come Cial (alluminio), Ricrea (acciaio) e Biorepack (bioplastica compostabile), partner storici del Festival Circonomia. Cresce anche l’impegno nel recupero dei Raee e dei materiali preziosi, promosso dal Consorzio Erion Weee.

Un’occasione da non perdere

«La transizione ecologica – sottolineano Francesco Ferrante ed Emanuela Rosio, organizzatori del Festival – è necessaria per evitare il collasso climatico, ma se governata con visione e innovazione può diventare un’enorme opportunità economica e tecnologica».

L’Italia, con il suo talento nella gestione circolare delle risorse, ha tutte le potenzialità per tornare protagonista nella decarbonizzazione e contribuire alla leadership europea nella corsa verso un futuro sostenibile.

Indice di circolarità e decarbonizzazione

Numero verde ONA

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