sabato, Ottobre 11, 2025

“Festival delle Creature di Assisi”: cibo, cultura e sostenibilità al centro del dibattito

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ANIMALI COME FONTE DI CIBO, BENESSERE, SOSTENIBILITÀ E IDENTITÀ CULTURALE. SONO QUESTI I TEMI CENTRALI DELLA PRIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLE CREATURE, DEDICATO A JANE GOODALL

Un laboratorio di pensiero tra umanità e altre specie

Il “Festival delle Creature di Assisi” nasce in occasione dell’ottavo centenario del Cantico delle Creature composto da San Francesco d’Assisi. L’Associazione Palindroma aps, per onorare la memoria dell’etologa e ambientalista Jane Goodall, scomparsa di recente, ha deciso di dedicarle la prima edizione della manifestazione. L’evento, che si è svolto l’8 e 9 ottobre 2025, rappresenta un nuovo spazio di confronto sul rapporto tra esseri umani e animali.

“Le sue rivoluzionarie ricerche sugli scimpanzé di Gombe non solo hanno ridefinito la nostra comprensione del mondo animale – spiegano le responsabili dell’Associazione Palindroma aps – ma hanno anche messo in luce la profonda connessione tra tutte le specie, dimostrando come l’umanità sia parte integrante di un’unica, complessa rete vitale. L’impegno di Goodall per la tutela della biodiversità e la promozione della comprensione tra umanità e altri animali è il cuore dei temi che animeranno il Festival delle Creature”.

Promosso dall’Associazione Palindroma APS con il sostegno del Comune di Assisi, della Regione Umbria e di altri enti istituzionali, l’evento si è proposto come laboratorio di idee e pratiche sostenibili, dove scienza, filosofia, politica e spiritualità dialogano per delineare nuovi modelli di convivenza tra culture, ecosistemi e specie diverse.

Il dibattito di Assisi conferma come il tema del cibo e degli animali non sia soltanto una questione agricola o alimentare, ma tocchi ambiti fondamentali: sostenibilità, cultura, identità, salute e spiritualità.

Il Festival delle Creature diventa così un’occasione unica per immaginare un futuro in cui nutrirsi significhi anche rispettare la natura, gli animali e l’uomo stesso.

Il Panel 3, dal titolo “Animali come cibo: cultura e sostenibilità”, si è svolto giovedì 9 ottobre nella Sala della Conciliazione del Palazzo dei Priori ed è stato trasmesso anche in streaming sul portale ufficiale festivaldellecreature.it. L’incontro è stato introdotto e moderato da Laura Budriesi, docente universitaria ed esperta di studi sull’animalità e sulla scena contemporanea.

Tra cucina, politica e identità: Cristina Bowerman, il cibo come ponte tra culture

La chef stellata Cristina Bowerman, presidente dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, ha portato una riflessione su “Cibo tra cultura e sostenibilità”. La sua esperienza culinaria e imprenditoriale, studiata anche all’Università Bocconi come modello di innovazione, è diventata il punto di partenza per analizzare come il cibo sia non solo nutrimento, ma anche identità, memoria e responsabilità sociale.

Bowerman si è soffermerà sul ruolo del cuoco come promotore di cambiamento, toccando temi come lo spreco alimentare, l’impatto della filiera e le innovazioni sostenibili in cucina (fermentazioni, utilizzo integrale degli ingredienti, alternative vegetali).

Cristina Bowerman (Foto: Festival delle Creature)

Camilla Laureti: gli allevamenti in UE e le sfide della sostenibilità

L’europarlamentare Camilla Laureti, membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, è intervenuta con una relazione su “Gli allevamenti in Ue: panoramica e prospettive”.

Il suo contributo ha messo in luce la necessità di un passaggio dagli allevamenti intensivi a forme estensive e sostenibili, rilanciando pratiche tradizionali come la pastorizia e ribadendo il rispetto dei cinque pilastri del benessere animale. Laureti ha richiamato inoltre l’importanza di strategie europee come Farm to Fork e la Strategia UE per la biodiversità 2030, cardini del Green Deal.

Camilla Laureti (Foto Festival delle Creature)

Voci dal mondo spirituale, accademico e attivista

Il panel è stato arricchito da altri sette interventi di spessore:

  • Don Cosimo Schena, sacerdote, psicologo e influencer, ha raccontato come l’amore incondizionato degli animali possa trasformarsi in strumento di guarigione e di fede.
  • Estela Torres, teologa e cofondatrice della Fraternité pour le Respect Animal, ha proposto una riflessione su animali e spiritualità.
  • Laura Budriesi ha analizzato il ruolo degli animali nello spettacolo e nei teatri, con un approccio post-antropocentrico.
  • Pablo D’Ambrosi, documentarista e co-autore di Food for Profit, ha mostrato la realtà nascosta degli allevamenti intensivi e i loro impatti ambientali.
  • Anna Maria Manzoni, psicologa e criminologa, ha affrontato il tema della dissonanza cognitiva nell’uso degli animali come cibo.
  • Simone Pollo, filosofo morale, ha posto l’attenzione su nuove forme di alimentazione prive di sfruttamento animale come sperimentazione di “vita buona”.
  • Simone Scampoli, direttore del Santuario Capra Libera Tutti, ha raccontato le esperienze educative che trasformano la percezione degli animali da prodotti a individui.

Numero verde ONA

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