sabato, Ottobre 11, 2025

HG-Aura: la piattaforma che previene i rischi ambientali

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L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE ENTRA IN CAMPO PER DIFENDERE L’AMBIENTE: NASCE IN SICILIA HG-AURA, UNA PIATTAFORMA CHE “CAPISCE” IL TERRITORIO E AIUTA A PREVENIRE RISCHI AMBIENTALI E URBANI. IL PRIMO COMUNE ITALIANO A SPERIMENTARLA È SAN FILIPPO DEL MELA, IN PROVINCIA DI MESSINA

Che cos’è HG-Aura e perché rappresenta una svolta?

HG-Aura è una piattaforma di intelligenza artificiale sviluppata da SmartMe, società siciliana specializzata in soluzioni AIoT (Artificial Intelligence of Things) e resilience engineering. Il suo obiettivo è ambizioso: trasformare i dati in strumenti di tutela ambientale, prevenzione e sicurezza per i cittadini.

A differenza dei normali sistemi di rilevamento, HG-Aura non si limita a registrare ciò che accade ma lo interpreta, grazie a una rete di sensori e algoritmi di deep learning che analizzano immagini, suoni e movimenti in tempo reale.

Ogni evento viene descritto e “verbalizzato” dal sistema, generando un report automatico che consente di intervenire in modo immediato. È un passo avanti significativo nella gestione dei rischi ambientali e nella prevenzione di comportamenti illeciti o pericolosi.

La piattaforma nasce come strumento di protezione del territorio ma si rivolge anche alle città che vogliono diventare più sicure, efficienti e sostenibili.

HG-Aura: dove è partita la sperimentazione?

Il progetto pilota è stato avviato a San Filippo del Mela, in provincia di Messina, un comune scelto per la sua posizione strategica tra aree industriali, zone verdi e centri abitati. Undici dispositivi HG-Aura sono stati installati in punti sensibili: varchi ambientali, snodi del traffico e aree commerciali.

I sensori monitorano parametri come umidità, polveri sottili, anidride carbonica, velocità del vento, oltre ai flussi veicolari e pedonali.

Tutti i dati confluiscono in un sistema accessibile sia all’amministrazione comunale sia, in forma sintetica, ai cittadini. L’obiettivo è creare un modello replicabile che migliori la capacità di risposta delle comunità locali di fronte a emergenze ambientali o urbane.

È un esperimento che parte da un piccolo centro ma parla a tutta l’Italia, mostrando come la tecnologia possa diventare alleata del territorio, non solo strumento di controllo.

HG-Aura: in quali ambiti può essere applicata?

Le applicazioni di HG-Aura spaziano dalla prevenzione ambientale alla sicurezza urbana. Il sistema riconosce e segnala fenomeni legati ad abbandono di rifiuti, sversamenti illegali di sostanze tossiche, trasporto di merci pericolose o incendi dolosi.

Ma il suo valore aggiunto emerge soprattutto nei contesti climatici e territoriali. L’intelligenza artificiale consente di prevedere eventi come alluvioni lampo, frane, esondazioni di fiumi e torrenti, incendi boschivi, innalzamento delle polveri sottili o degrado dell’aria.

In pratica, HG-Aura funziona come una rete sensibile che avverte l’uomo dei cambiamenti in atto, aiutandolo a reagire in anticipo. È un esempio di “resilienza digitale” applicata all’ambiente, dove la tecnologia non sostituisce ma potenzia la capacità di lettura del territorio da parte delle comunità.

Perché la Sicilia è diventata un laboratorio nazionale?

La scelta di partire dalla Sicilia non è casuale. L’isola è un territorio complesso, esposto a rischi climatici, sismici e idrogeologici, ma anche un laboratorio ideale per innovazione tecnologica e cooperazione pubblico-privata.

Qui, SmartMe ha trovato un’amministrazione pronta a sperimentare modelli di smart governance ambientale. San Filippo del Mela, da sempre attenta ai temi ecologici, ha offerto il contesto giusto per coniugare tradizione territoriale e innovazione digitale.

L’installazione di HG-Aura si inserisce in una strategia di prevenzione più ampia che punta a ridurre le emissioni, controllare la qualità dell’aria e migliorare la sicurezza urbana.

Il progetto è stato accolto come un banco di prova nazionale per le future smart city italiane, dove la tecnologia diventa parte integrante della gestione pubblica e del benessere collettivo.

«HG-Aura è un occhio intelligente sul territorio, capace di contribuire alla difesa dell’ambiente e della comunità» spiega Zaia.

Quali tecnologie rendono possibile HG-Aura?

Alla base di HG-Aura c’è una struttura scalabile e interoperabile, progettata per integrarsi con altri sistemi già esistenti. I sensori comunicano attraverso protocolli LoRa, LTE e radio, con consumi energetici ridotti e massima sicurezza nella trasmissione dei dati.

La piattaforma utilizza edge computing, cioè l’elaborazione delle informazioni direttamente sul dispositivo, riducendo la necessità di connessioni continue e abbattendo i costi di rete. Gli agenti di intelligenza artificiale analizzano in tempo reale i dati ambientali e li traducono in indicatori comprensibili, grazie a modelli linguistici di ultima generazione (Large Language Model, LLM).

Tutto avviene nel pieno rispetto della privacy e delle normative europee sul trattamento dei dati. Come ha spiegato il team di SmartMe, “HG-Aura è un occhio intelligente sul territorio, ma anche una voce che restituisce conoscenza e consapevolezza alla comunità”.

Verso un modello internazionale di smart city sostenibile

Dopo la sperimentazione a New York, la prima implementazione italiana rappresenta un salto di qualità per l’intera rete di progetti SmartMe. La società ha già in programma nuove installazioni in Regno Unito e Germania, a conferma della vocazione internazionale di una tecnologia nata in Sicilia ma pensata per il mondo.

HG-Aura mostra come l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata in modo etico e costruttivo, al servizio del pianeta e delle persone. Non un controllo invasivo, ma una forma di tutela collettiva che unisce scienza e solidarietà.

In prospettiva, l’obiettivo è costruire città più resilienti, capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici e di proteggere la vita quotidiana. Da un piccolo comune siciliano parte un segnale forte: la transizione ecologica può e deve dialogare con la transizione digitale. Solo così il futuro delle smart city sarà davvero sostenibile, umano e condiviso.

CaratteristicaDescrizione
TipologiaPiattaforma di intelligenza artificiale e Internet of Things (AIoT) per il monitoraggio ambientale e urbano
SviluppoProgetto SmartMe, società italiana specializzata in ecosistemi di resilience engineering
Funzione principaleRilevamento, interpretazione e prevenzione di eventi ambientali e comportamenti a rischio
Tecnologie integrateIntelligenza Artificiale, Deep Learning, Large Language Model (LLM), Edge Computing
Applicazioni ambientaliMonitoraggio di inquinamento, frane, incendi, alluvioni, innalzamento polveri sottili, qualità dell’aria
Applicazioni urbaneRilevamento abbandono rifiuti, sversamenti, trasporto illegale di merci pericolose, atti vandalici
Infrastruttura datiSensori multisettoriali con protocolli LoRa, LTE e radio, a basso consumo energetico
Sicurezza e privacyTrasmissione cifrata e rispetto del GDPR europeo
ScalabilitàSistema modulare, interoperabile con reti pubbliche e private esistenti
Sede del progetto pilotaSan Filippo del Mela (Messina) – primo comune italiano a implementare la piattaforma
Prossime installazioniRegno Unito e Germania, dopo i test di New York e Sicilia
Obiettivo finaleCreare una rete di smart city sostenibili basate su dati ambientali intelligenti e partecipazione civica

Numero verde ONA

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