LA TRANSIZIONE ECOLOGICA NON È SOLO UNA QUESTIONE TECNICA, MA UN PROCESSO CHE RIGUARDA ECONOMIA, LAVORO, ISTITUZIONI E COMUNITÀ. PER RISPONDERE A QUESTA SFIDA NASCE IL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN SOSTENIBILITÀ ESG E RENDICONTAZIONE A IMPATTO SOCIALE.
Master in sostenibilità: perché servono nuove competenze per la sostenibilità?
All’Università di Firenze, un percorso formativo pensato per formare professionisti capaci di coniugare ambiente, giustizia sociale e governance responsabile, un’iniziativa che mette in dialogo accademia, imprese, terzo settore e pubblica amministrazione, guardando al futuro dello sviluppo sostenibile.
La sostenibilità è entrata stabilmente nel lessico delle politiche pubbliche e delle strategie aziendali, ma troppo spesso resta confinata a dichiarazioni di principio. La transizione ecologica, per essere efficace, richiede invece competenze capaci di tradurre valori e obiettivi in decisioni operative, misurabili e verificabili nel tempo.
Negli ultimi anni, normative europee e strumenti finanziari come il PNRR e il Next Generation EU hanno reso evidente quanto la capacità di rendicontare l’impatto ambientale e sociale sia diventata centrale. Imprese, enti pubblici e organizzazioni sono chiamati a dimostrare come le proprie attività incidano sull’ambiente, sulle persone e sui territori.
In questo scenario, la figura del professionista ESG assume un ruolo strategico. Non si tratta soltanto di compilare bilanci o report, ma di orientare processi decisionali complessi, tenendo insieme sostenibilità ambientale, equità sociale e solidità economica.
È da questa esigenza concreta che nasce il nuovo Master di primo livello in Sostenibilità ESG e Rendicontazione a impatto sociale promosso dal DAGRI dell’Università di Firenze.

Master in sostenibilità: il ruolo del DAGRI e la collaborazione con NeXt
Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze vanta una lunga tradizione di ricerca sui sistemi produttivi sostenibili e sul rapporto tra economia e ambiente. Con questo master, il DAGRI amplia il proprio impegno formativo, rivolgendosi non solo al mondo accademico ma anche a chi opera quotidianamente nei territori.
La collaborazione con NeXt – Nuova Economia per Tutti rafforza ulteriormente l’impianto culturale del corso. L’associazione è impegnata da anni nella promozione di modelli economici fondati sul bene comune, sull’economia civile e sulla responsabilità sociale delle imprese. Il dialogo tra università e società civile diventa così uno degli elementi distintivi del percorso.
L’obiettivo condiviso è formare figure capaci di leggere la complessità, superando una visione settoriale della sostenibilità. Ambiente, lavoro, governance e comunità vengono affrontati come dimensioni interconnesse, che richiedono approcci integrati e competenze trasversali.
Cos’è la sostenibilità ESG e perché conta
L’acronimo ESG, che sta per Environmental, Social e Governance, rappresenta oggi uno dei principali riferimenti per valutare la sostenibilità delle organizzazioni. La dimensione ambientale riguarda l’uso delle risorse, le emissioni, la tutela della biodiversità e l’impatto sugli ecosistemi. Quella sociale comprende le condizioni di lavoro, il benessere organizzativo, le relazioni con le comunità e il rispetto dei diritti.
La governance, infine, riguarda i meccanismi decisionali, la trasparenza, l’etica e la capacità di guidare il cambiamento nel lungo periodo. Integrare questi tre ambiti significa superare una visione frammentata e adottare un modello di sviluppo più responsabile e resiliente.
Il master affronta questi temi in modo sistematico, fornendo strumenti teorici e operativi per interpretare le normative di riferimento, i sistemi di rating ESG e le pratiche di rendicontazione dell’impatto sociale. L’obiettivo non è solo conoscere gli standard, ma comprenderne il significato e le implicazioni concrete.
Struttura e contenuti del master in sostenibilità
Il percorso formativo si svolgerà tra febbraio e giugno 2026 ed è riservato a un massimo di venti partecipanti, per garantire qualità didattica e confronto diretto. La struttura è articolata in cinque moduli, ciascuno dedicato a un aspetto chiave della sostenibilità ESG.
Si parte dai fondamenti normativi e concettuali, per poi approfondire il bilancio di sostenibilità, i sistemi di rating e gli indicatori di impatto sociale. Ampio spazio è dedicato al benessere organizzativo e alla governance sostenibile, elementi sempre più rilevanti nella valutazione delle performance aziendali.
Il master affronta inoltre casi studio specifici legati al settore agricolo e agroalimentare, alla finanza sociale e sostenibile e alle imprese che hanno integrato la rendicontazione come leva strategica di innovazione. Questo approccio consente di collegare teoria e pratica, evitando una formazione astratta o autoreferenziale.
Didattica, project work e apprendimento sul campo
Uno dei punti di forza del master è l’impostazione didattica ibrida. Le lezioni si svolgeranno prevalentemente a distanza, per favorire la partecipazione di professionisti e lavoratori, mentre gli incontri in presenza avranno luogo a Firenze, presso il polo di Novoli.
Accanto alle lezioni frontali, sono previsti laboratori, testimonianze e momenti di confronto con imprese e organizzazioni che applicano concretamente la rendicontazione di impatto. Gli studenti avranno così l’opportunità di osservare come i principi ESG vengano tradotti in scelte operative.
Il percorso si conclude con una tesi di master e con un project work basato sull’analisi ESG di un’organizzazione reale. L’obiettivo è affrontare un problema concreto o sviluppare una proposta innovativa, mettendo alla prova le competenze acquisite.
A chi si rivolge il master?
Il master è aperto a laureati, professionisti, imprenditori, operatori del terzo settore e funzionari della pubblica amministrazione. Questa eterogeneità non è casuale, ma riflette la natura trasversale della sostenibilità, che attraversa settori e ruoli diversi.
Mettere in dialogo esperienze e competenze differenti permette di costruire una comunità di apprendimento capace di affrontare la complessità delle sfide ambientali e sociali. La sostenibilità, infatti, non è un ambito riservato agli specialisti, ma una responsabilità condivisa.
Formare i protagonisti del cambiamento
Secondo il professor Enrico Marone, coordinatore del corso, scegliere oggi una formazione orientata alla sostenibilità ESG significa decidere di essere parte attiva del cambiamento. La transizione ecologica non può essere subita o delegata, ma richiede persone in grado di guidarla con competenza e visione.
In un momento storico segnato da trasformazioni profonde, il master del DAGRI propone una formazione che unisce rigore scientifico e impegno civile. Rendicontare l’impatto significa assumersi la responsabilità delle proprie scelte e orientarle verso un miglioramento reale della qualità della vita e dell’ambiente.
Le iscrizioni sono aperte fino al 7 gennaio 2026. Per chi desidera lavorare nella transizione sostenibile, contribuendo a costruire modelli economici più giusti e resilienti, questo master rappresenta un’opportunità concreta e coerente con le sfide del presente.




