IL PROSSIMO 15 LUGLIO, ALLA CAMERA DEI DEPUTATI, SARÀ PRESENTATA UNA DELLE PIÙ PROMETTENTI INFRASTRUTTURE SCIENTIFICHE ITALIANE PER LA TUTELA DEL MARE: LA NAVE OCEANOGRAFICA MAGGIORE DELL’ISPRA
Un vascello per l’esplorazione oceanica è anche simbolo tangibile di un impegno culturale, politico e scientifico verso il mare, la sua biodiversità e le generazioni che verranno.
Questa nave, frutto del progetto Marine Ecosystem Restoration (MER), rappresenta uno degli assi portanti del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per l’ambiente marino: 400milioni di euro stanziati per proteggere e ripristinare ecosistemi fragili, a partire da quelli sommersi, invisibili, spesso dimenticati.
Il progetto vede ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) come soggetto attuatore e il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica come amministrazione titolare.
Una nave per esplorare ciò che non vediamo e vincere la sfida dei cambiamenti climatici
A bordo troveranno posto le più moderne tecnologie: AUV (acronimo inglese di Veicoli Autonomi Subacquei) e ROV (robot telecomandati), progettati per scendere fino a 4mila metri di profondità. Esplorare i fondali, le correnti, le praterie di Posidonia, le montagne sottomarine e gli habitat marini e costieri. Come pure sonar e sistemi acustici capaci di restituire immagini ad altissima risoluzione, anche grazie alla propulsione silenziosa e sostenibile del mezzo navale.

Ricerca, responsabilità e autonomia
La Nave Oceanografica Maggiore dell’ISPRA è una scelta culturale: investire in essa significa investire nella conoscenza, nell’autonomia scientifica del nostro Paese e nella responsabilità ambientale. La presentazione presso la Camera dei deputati ha un valore simbolico: è lì che un recente emendamento al decreto-legge “Pubblica Amministrazione” ha garantito la copertura dei costi di funzionamento della nave per il 2025, avvio del suo primo anno operativo.
Scienza, istituzioni e Marina Militare: una sinergia per il mare
Il progetto è il frutto della collaborazione tra ISPRA e Marina Militare, un’alleanza che unisce la ricerca civile alla capacità logistica e operativa delle Forze Armate. Una nave che si configura anche come una sentinella del futuro, capace di dare visibilità a ciò che è invisibile, custodendo e studiando un patrimonio naturale sommerso che ha bisogno di essere esplorato, compreso, difeso.
Durante l’evento parlamentare sarà proiettato in anteprima il rendering della nave.





