IL PROGETTO MER (MARINE ECOSYSTEM RESTORATION) È IL PIÙ AMBIZIOSO PROGRAMMA MAI INTRAPRESO IN ITALIA PER LA SALVAGUARDIA E IL RIPRISTINO DEGLI HABITAT MARINI E COSTIERI. DURANTE L’AUDIZIONE PRESSO LA CAMERA DEI DEPUTATI, ISPRA HA ILLUSTRATO I PROGRESSI DI QUESTA INIZIATIVA, EVIDENZIANDO IL RUOLO CENTRALE DELLA NUOVA NAVE OCEANOGRAFICA MAGGIORE DA RICERCA (NOMR).
Un progetto rivoluzionario
Con un investimento di 400milioni di euro nell’ambito del PNRR, il Progetto MER punta a rivoluzionare la gestione del patrimonio marino italiano. Tre sono le linee di intervento principali:
Ripristino degli habitat marini: azioni concrete come il ripopolamento delle praterie di Posidonia oceanica nel Mar Tirreno e la creazione di letti di ostriche nel Mar Adriatico mirano a proteggere la biodiversità e a contrastare fenomeni come l’erosione costiera e il cambiamento climatico.
Mappatura della costa e dei monti sottomarini: grazie a tecnologie avanzate come sonar, droni e LiDAR, il progetto sta fornendo dati essenziali per una pianificazione sostenibile e per affrontare rischi legati ai cambiamenti climatici.
Monitoraggio avanzato del mare: una rete di boe, radar e stazioni per il rilevamento di dati meteo-marini e sismici rafforzerà il controllo delle condizioni ambientali, inclusa la qualità dell’acqua nella Laguna di Venezia.
La Nave Oceanografica Maggiore (NOMR)
Elemento cardine del Progetto MER, la Nave Oceanografica Maggiore da Ricerca (NOMR), equipaggiata di propulsione ibrida diesel-elettrica, è stata presentata come una risorsa strategica per l’Italia. Infatti, NOMR è dotata di tecnologia all’avanguardia che può operare fino a 4mila metri di profondità, realizzando mappature acustiche e rilevazioni di precisione.
La NOMR sarà equipaggiata con veicoli sottomarini autonomi (AUV) e robot teleguidati (ROV), in grado di realizzare rilievi di alta precisione e mappature acustiche per identificare habitat marini e georisorse. La sua progettazione “silenziosa” ridurrà al minimo l’impatto sulla fauna marina, garantendo il rispetto dell’ecosistema.
«La nuova nave oceanografica non rappresenta solo un fiore all’occhiello per l’Italia, ma un investimento cruciale per affrontare le sfide climatiche e ambientali nel Mediterraneo, un ecosistema tanto fragile quanto fondamentale per il nostro Paese», ha dichiarato Stefano Laporta, Presidente di ISPRA.
Prospettive future
Gli interventi del Progetto MER sono già in fase avanzata e puntano a completare almeno 22 delle 37 azioni previste entro giugno 2025, secondo il cronoprogramma del PNRR. La collaborazione tra istituzioni, enti di ricerca e operatori economici coinvolti garantirà che il progetto MER resti un modello di eccellenza per la gestione sostenibile e innovativa degli ecosistemi marini italiani.