L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE ENTRA IN CAMPO PER DIFENDERE L’AMBIENTE: NASCE IN SICILIA HG-AURA, UNA PIATTAFORMA CHE “CAPISCE” IL TERRITORIO E AIUTA A PREVENIRE RISCHI AMBIENTALI E URBANI. IL PRIMO COMUNE ITALIANO A SPERIMENTARLA È SAN FILIPPO DEL MELA, IN PROVINCIA DI MESSINA
Che cos’è HG-Aura e perché rappresenta una svolta?
HG-Aura è una piattaforma di intelligenza artificiale sviluppata da SmartMe, società siciliana specializzata in soluzioni AIoT (Artificial Intelligence of Things) e resilience engineering. Il suo obiettivo è ambizioso: trasformare i dati in strumenti di tutela ambientale, prevenzione e sicurezza per i cittadini.
A differenza dei normali sistemi di rilevamento, HG-Aura non si limita a registrare ciò che accade ma lo interpreta, grazie a una rete di sensori e algoritmi di deep learning che analizzano immagini, suoni e movimenti in tempo reale.
Ogni evento viene descritto e “verbalizzato” dal sistema, generando un report automatico che consente di intervenire in modo immediato. È un passo avanti significativo nella gestione dei rischi ambientali e nella prevenzione di comportamenti illeciti o pericolosi.
La piattaforma nasce come strumento di protezione del territorio ma si rivolge anche alle città che vogliono diventare più sicure, efficienti e sostenibili.
HG-Aura: dove è partita la sperimentazione?
Il progetto pilota è stato avviato a San Filippo del Mela, in provincia di Messina, un comune scelto per la sua posizione strategica tra aree industriali, zone verdi e centri abitati. Undici dispositivi HG-Aura sono stati installati in punti sensibili: varchi ambientali, snodi del traffico e aree commerciali.
I sensori monitorano parametri come umidità, polveri sottili, anidride carbonica, velocità del vento, oltre ai flussi veicolari e pedonali.
Tutti i dati confluiscono in un sistema accessibile sia all’amministrazione comunale sia, in forma sintetica, ai cittadini. L’obiettivo è creare un modello replicabile che migliori la capacità di risposta delle comunità locali di fronte a emergenze ambientali o urbane.
È un esperimento che parte da un piccolo centro ma parla a tutta l’Italia, mostrando come la tecnologia possa diventare alleata del territorio, non solo strumento di controllo.
HG-Aura: in quali ambiti può essere applicata?
Le applicazioni di HG-Aura spaziano dalla prevenzione ambientale alla sicurezza urbana. Il sistema riconosce e segnala fenomeni legati ad abbandono di rifiuti, sversamenti illegali di sostanze tossiche, trasporto di merci pericolose o incendi dolosi.
Ma il suo valore aggiunto emerge soprattutto nei contesti climatici e territoriali. L’intelligenza artificiale consente di prevedere eventi come alluvioni lampo, frane, esondazioni di fiumi e torrenti, incendi boschivi, innalzamento delle polveri sottili o degrado dell’aria.
In pratica, HG-Aura funziona come una rete sensibile che avverte l’uomo dei cambiamenti in atto, aiutandolo a reagire in anticipo. È un esempio di “resilienza digitale” applicata all’ambiente, dove la tecnologia non sostituisce ma potenzia la capacità di lettura del territorio da parte delle comunità.
Perché la Sicilia è diventata un laboratorio nazionale?
La scelta di partire dalla Sicilia non è casuale. L’isola è un territorio complesso, esposto a rischi climatici, sismici e idrogeologici, ma anche un laboratorio ideale per innovazione tecnologica e cooperazione pubblico-privata.
Qui, SmartMe ha trovato un’amministrazione pronta a sperimentare modelli di smart governance ambientale. San Filippo del Mela, da sempre attenta ai temi ecologici, ha offerto il contesto giusto per coniugare tradizione territoriale e innovazione digitale.
L’installazione di HG-Aura si inserisce in una strategia di prevenzione più ampia che punta a ridurre le emissioni, controllare la qualità dell’aria e migliorare la sicurezza urbana.
Il progetto è stato accolto come un banco di prova nazionale per le future smart city italiane, dove la tecnologia diventa parte integrante della gestione pubblica e del benessere collettivo.

Quali tecnologie rendono possibile HG-Aura?
Alla base di HG-Aura c’è una struttura scalabile e interoperabile, progettata per integrarsi con altri sistemi già esistenti. I sensori comunicano attraverso protocolli LoRa, LTE e radio, con consumi energetici ridotti e massima sicurezza nella trasmissione dei dati.
La piattaforma utilizza edge computing, cioè l’elaborazione delle informazioni direttamente sul dispositivo, riducendo la necessità di connessioni continue e abbattendo i costi di rete. Gli agenti di intelligenza artificiale analizzano in tempo reale i dati ambientali e li traducono in indicatori comprensibili, grazie a modelli linguistici di ultima generazione (Large Language Model, LLM).
Tutto avviene nel pieno rispetto della privacy e delle normative europee sul trattamento dei dati. Come ha spiegato il team di SmartMe, “HG-Aura è un occhio intelligente sul territorio, ma anche una voce che restituisce conoscenza e consapevolezza alla comunità”.
Verso un modello internazionale di smart city sostenibile
Dopo la sperimentazione a New York, la prima implementazione italiana rappresenta un salto di qualità per l’intera rete di progetti SmartMe. La società ha già in programma nuove installazioni in Regno Unito e Germania, a conferma della vocazione internazionale di una tecnologia nata in Sicilia ma pensata per il mondo.
HG-Aura mostra come l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata in modo etico e costruttivo, al servizio del pianeta e delle persone. Non un controllo invasivo, ma una forma di tutela collettiva che unisce scienza e solidarietà.
In prospettiva, l’obiettivo è costruire città più resilienti, capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici e di proteggere la vita quotidiana. Da un piccolo comune siciliano parte un segnale forte: la transizione ecologica può e deve dialogare con la transizione digitale. Solo così il futuro delle smart city sarà davvero sostenibile, umano e condiviso.
Caratteristica | Descrizione |
---|---|
Tipologia | Piattaforma di intelligenza artificiale e Internet of Things (AIoT) per il monitoraggio ambientale e urbano |
Sviluppo | Progetto SmartMe, società italiana specializzata in ecosistemi di resilience engineering |
Funzione principale | Rilevamento, interpretazione e prevenzione di eventi ambientali e comportamenti a rischio |
Tecnologie integrate | Intelligenza Artificiale, Deep Learning, Large Language Model (LLM), Edge Computing |
Applicazioni ambientali | Monitoraggio di inquinamento, frane, incendi, alluvioni, innalzamento polveri sottili, qualità dell’aria |
Applicazioni urbane | Rilevamento abbandono rifiuti, sversamenti, trasporto illegale di merci pericolose, atti vandalici |
Infrastruttura dati | Sensori multisettoriali con protocolli LoRa, LTE e radio, a basso consumo energetico |
Sicurezza e privacy | Trasmissione cifrata e rispetto del GDPR europeo |
Scalabilità | Sistema modulare, interoperabile con reti pubbliche e private esistenti |
Sede del progetto pilota | San Filippo del Mela (Messina) – primo comune italiano a implementare la piattaforma |
Prossime installazioni | Regno Unito e Germania, dopo i test di New York e Sicilia |
Obiettivo finale | Creare una rete di smart city sostenibili basate su dati ambientali intelligenti e partecipazione civica |