IL 28 OTTOBRE 2025, NELL’AUDITORIUM “COSIMO PICCINNO” DEL MINISTERO DELLA SALUTE A ROMA, IL COMITATO NAZIONALE ITALIANO FAIR PLAY (CNIFP) HA CELEBRATO I SUOI TRENT’ANNI DI ATTIVITÀ CON LA CONFERENZA NAZIONALE “FAIR PLAY DELLA SALUTE”. UN EVENTO SIMBOLICO E PARTECIPATO, CHE HA UNITO ISTITUZIONI, MEDICI, ACCADEMICI, RAPPRESENTANTI DELLE FORZE ARMATE E ASSOCIAZIONI CIVILI, IN NOME DI UN OBIETTIVO COMUNE: PROMUOVERE ETICA, PREVENZIONE E SALUTE PUBBLICA ATTRAVERSO LA CULTURA SPORTIVA
Alcanterini: “Una nuova cultura del benessere”
Il presidente Ruggero Alcanterini, ideatore e coordinatore dell’iniziativa con il sostegno del sottosegretario alla Salute on. Marcello Gemmato, ha ripercorso la storia del Comitato Nazionale Italiano Fair Play, ricordando il riconoscimento ONU della Giornata Mondiale del Fair Play celebrata in Senato.
Ha ribadito che il progetto “Fair Play della Salute”, sostenuto da Esercito Italiano, Croce Rossa e Sport e Salute, mira a favorire una transizione etica nel mondo sportivo e sanitario, come base per un progresso civile e sostenibile.
Nonostante i risultati raggiunti, Alcanterini ha ricordato che circa il 30% degli italiani è inattivo, e solo una minoranza pratica sport con regolarità. «La salute è una responsabilità personale – ha affermato – e può cominciare da gesti semplici come camminare. Dobbiamo restituire valore ai parchi e alle aree verdi, non solo ai grandi impianti sportivi».
Gemmato: “Sport e salute, un legame costituzionale”
Il sottosegretario Marcello Gemmato ha sottolineato la connessione diretta tra diritto alla salute (art. 32) e diritto allo sport (art. 33) nella Costituzione, evidenziando la necessità di investire nella prevenzione.
Ha annunciato fondi significativi inseriti nella legge di bilancio:
- 238 milioni di euro destinati alla prevenzione;
- 247 milioni per campagne informative e screening oncologici, ampliando le fasce d’età per i tumori a seno, colon-retto e polmone.
Tra i temi toccati anche la legge sull’oblio oncologico, che garantisce ai guariti pari diritti nell’accesso a mutui e finanziamenti.
Dati scientifici citati da Gemmato confermano il ruolo dello sport nella salute pubblica:
- –6% di incidenza dei tumori,
- –9% di mortalità complessiva,
- –13% di malattie neurodegenerative.
 L’Italia, ha ricordato, è inoltre il primo Paese al mondo a riconoscere l’obesità come malattia invalidante.
Lo sport come motore di salute e comunità
Rossana Ciuffetti, direttrice della Scuola dello Sport e dirigente di Sport e Salute S.p.A., ha raccontato come la società pubblica stia portando avanti progetti di riqualificazione urbana e promozione dello sport di base. Tra le iniziative citate:
- i voucher sportivi per famiglie,
- il censimento nazionale dell’impiantistica sportiva (completo all’80%),
- la riqualificazione del Parco Verde di Caivano come modello di rinascita sociale.
Lo sguardo è rivolto ai grandi eventi in arrivo: Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e Giochi del Mediterraneo di Taranto.
Bioetica, etica militare e giustizia sociale
Il professor Massimiliano Mungo, direttore del Policlinico di Liegro, ha presentato un progetto di bioetica del fine vita nato dalla collaborazione con università e rappresentanti religiosi.
Il colonnello Francesco Alaimo ha ricordato il valore del fair play nella formazione militare e l’impegno dell’Esercito in iniziative come la Race for the Cure.
L’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) e neo vicepresidente del CNIFP, ha evidenziato il legame tra sport, prevenzione e tutela della salute. Ha denunciato i danni subiti dal personale militare esposto a uranio impoverito e amianto, ricordando le battaglie giudiziarie vinte dall’ONA.
«Lo sport è pace, cooperazione e salute. Senza sport non c’è equilibrio e senza salute non c’è umanità», ha dichiarato.
Dalla prevenzione infantile alle disuguaglianze sanitarie
Il dottor Salvatore Cristiani, esperto di medicina dello sport, ha rimarcato l’importanza dell’attività fisica fin dall’infanzia per contrastare cattiva postura e sedentarietà.
La soprano Lucia Rubedo ha emozionato i presenti con l’inno nazionale accompagnato dalla Banda dell’Esercito, mentre l’avvocato Alberto Improda ha descritto il fair play come strumento giuridico per ridurre abusi e contenziosi in sanità.
La dottoressa Concetta Soragnese ha posto l’accento sulla collaborazione tra istituzioni e associazioni, e Daniele Laureti ha parlato dell’importanza di impianti sportivi sostenibili come presidi sociali contro bullismo e discriminazione.
Inclusione, salute mentale e giovani
Paola Vegliantei, ingegnere e presidente dell’Accademia della Legalità, ha raccontato il percorso dell’associazione, nata durante la pandemia per sostenere i giovani e promuovere la legalità.
Tra i progetti, il primo centro estivo per bambini autistici in Italia, realizzato a Latina e replicato poi ad Ancona. Vegliantei ha denunciato l’effetto negativo della tecnologia sull’attività fisica e l’importanza di far tornare i bambini “a correre e giocare all’aperto”.
La professoressa Anna Giuliano ha illustrato il progetto Aniene 80 Ciao Sport Valore Universale, che coniuga formazione, empatia e sport educativo, promuovendo la Veloterapia per bambini disabili e il Boschetto di Tor Vergata come luogo di benessere e comunità.
Esperienze e testimonianze di coraggio
La testimonianza più toccante è arrivata da Rosaria Principe, paziente oncologica, che ha raccontato quindici anni di lotta contro la malattia: «L’articolo 32 della Costituzione deve essere realtà, non solo principio. Serve ascolto e attenzione per chi soffre».
Il generale Giampiero Cardillo, impegnato con l’ONA, ha ricordato i 40milioni di tonnellate di amianto ancora presenti in Italia e le 5mila vittime annue. «La bonifica deve diventare una priorità nazionale, come in Germania, dove pubblico e privato collaborano in modo virtuoso».
La ricerca scientifica
Il professor Pasquale Montilla, oncologo e membro del Comitato Scientifico ONA, ha portato dati significativi nel SIN di Crotone. Ha dichiarato di aver rilevato livelli di metalli tossici fino a trecento volte superiori ai limiti italiani. Montilla ha presentato casi clinici risolti grazie a interventi mirati e ha invocato una strategia nazionale di prevenzione integrata basata su tossicologia, genetica e medicina molecolare.
Fair Play, comunicazione e governance etica
Il dottor Gian Marco Sandri ha sottolineato il ruolo della comunicazione strategica in sanità e l’importanza delle Case della Salute come primo presidio di prevenzione.
Il dottor Antonio Imeneo, per l’Autorità Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità, ha richiamato l’attenzione sulle barriere invisibili che limitano lo sport per i disabili e ha chiesto più servizi accessibili e inclusivi.
Infine, il manager Fabrizio Fasani, esperto di ESG e strategia valoriale, ha concluso sottolineando che il fair play rappresenta un modello di gestione etica dei sistemi complessi:
«Non serve cercare colpevoli, ma capire i problemi. Il fair play umanizza la sanità, rafforza la fiducia e mette la persona al centro».
Un evento di civiltà e speranza
La conferenza Fair Play della Salute ha mostrato che etica, salute e sport possono e devono convivere.
Dal ministero alla scuola, dai tribunali alle palestre, l’appello lanciato dal CNIFP è chiaro: costruire una società più sana, giusta e solidale è un dovere comune.
Vedi il video dell’intera conferenza sul canale ONA News.





