venerdì, Ottobre 3, 2025

Climathon Venezia 2025: la laguna laboratorio di resilienza climatica

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IL 4 E 5 OTTOBRE VENEZIA OSPITA UNA NUOVA EDIZIONE DELLA CLIMATHON. ALLA CASA DI THE HUMAN SAFETY NET, IN PIAZZA SAN MARCO, CITTADINI, ESPERTI E ASSOCIAZIONI COSTRUIRANNO INSIEME SOLUZIONI PER AFFRONTARE GLI EVENTI CLIMATICI ESTREMI. L’INIZIATIVA, GRATUITA PREVIA REGISTRAZIONE, È ORGANIZZATA DAL CSRCC E INSERITA NEL CARTELLONE “LE CITTÀ IN FESTA” DEL COMUNE.

Climathon Venezia 2025: la manifestazione

Venezia non osserva i cambiamenti climatici da lontano: li vive ogni giorno sulla propria pelle, tra alte maree e ondate di maltempo sempre più frequenti. Per questo la Climathon 2025 ha scelto il cuore della città, la Casa di The Human Safety Net in Piazza San Marco, come palcoscenico per una due giorni di laboratori, incontri e momenti di confronto aperti a tutti.

«Venezia è al tempo stesso fragile e resiliente, un laboratorio vivente delle sfide che il cambiamento climatico ci impone. La Climathon è l’occasione per trasformare questa condizione in un’opportunità di innovazione e collaborazione», sottolinea Carlo Barbante, scienziato polare di fama internazionale e presidente del CSRCC, Centro di Studio e di Ricerca Internazionale sui Cambiamenti Climatici che organizza la manifestazione.

Le due sfide della Climathon Venezia 2025

L’edizione veneziana concentra il lavoro su due direttrici. La prima riguarda il sostegno a persone e luoghi più vulnerabili, con attenzione speciale al centro storico e al suo patrimonio architettonico. La seconda punta a tutelare e valorizzare la laguna, facendo leva su biodiversità e saperi tradizionali come risorsa per il futuro.

«Per affrontare davvero la crisi climatica non bastano soluzioni tecniche, serve la capacità di fare rete, di mettere in dialogo scuole, istituzioni, associazioni e cittadini. Venezia può essere un modello in questo senso», spiega Francesco Musco, vicepresidente del CSRCC e professore ordinario di Pianificazione Urbanistica allo IUAV.

Climathon Venezia 2025: un programma aperto e inclusivo

La Climathon si rivolge a tutta la cittadinanza con due modalità di partecipazione, entrambe gratuite previa registrazione. Chi vuole contribuire attivamente potrà prendere parte a laboratori e gruppi di lavoro durante l’intero weekend.

Chi preferisce assistere potrà invece seguire solo la giornata di domenica 5 ottobre, quando saranno presentate le dieci idee emerse e proclamati i tre progetti vincitori.

«Ci teniamo che la partecipazione sia inclusiva. C’è chi vorrà rimboccarsi le maniche e lavorare fianco a fianco nei laboratori, ma anche chi preferirà venire solo a scoprire i risultati e lasciarsi ispirare. Entrambe le modalità sono preziose, perché il cambiamento climatico riguarda tutti», afferma Silvia Rova, Program Manager del CSRCC.

Climathon Venezia 2025: laboratori, conferenze e spettacoli

Sabato 4 ottobre la giornata si aprirà con un momento di ispirazione guidato da Carlo Barbante, dall’ecologo Fabio Pranovi e dai divulgatori Massimo Bustreo e Luciano Canova. Dopo una visita alla mostra interattiva “A World of Potential”, i partecipanti lavoreranno in team fino alla sera, chiudendo la giornata con un momento conviviale.

Domenica 5 ottobre sarà il giorno più aperto al pubblico: presentazioni delle idee, premiazione dei tre progetti selezionati e la conferenza-spettacolo “CambiaMenti climatici”, pensata per unire divulgazione e teatro in un linguaggio accessibile a tutti.

Patrocinata dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, in collaborazione con Ca’ Foscari, IUAV, CNR, Biodiversity gateway, CORILA, CMCC, DVRI, GreenerEU, Rete Dialogues, Rinascimento Green e CREA, la manifestazione è stata inserita nel palinsesto de “Le Città in festa” del Comune di Venezia.

Climathon Venezia 2025: la giuria

A valutare i progetti ci sarà una giuria internazionale composta da accademici, ricercatori, innovatori e divulgatori. Oltre a Barbante e Musco, ne fanno parte Elisabetta Russo, Erica Villa, l’esploratore Alex Bellini, Silvia Santato, Isabella Mavellia, Fabio Malfatti, Pierpaolo Campostrini e Chiara Bidoli. Una pluralità di sguardi che permetterà di selezionare idee solide, replicabili e in grado di generare un impatto reale sul territorio.

Un percorso che guarda al 2026

La Climathon non si chiuderà con la premiazione di ottobre. I tre progetti vincitori proseguiranno in un percorso di incubazione grazie all’InnovationLab, cinque laboratori da novembre 2025 a marzo 2026 per trasformare le idee in soluzioni operative.

Parallelamente, un programma educativo rivolto alle scuole del territorio stimolerà studenti e insegnanti a produrre elaborati creativi sui temi della sostenibilità. Tutto confluirà in un evento pubblico in primavera, con la restituzione collettiva del lavoro svolto e nuove prospettive di adattamento per la città.

Il ruolo del CSRCC

Il Centro di Studio e di Ricerca Internazionale sui Cambiamenti Climatici (CSRCC) è il motore scientifico dell’iniziativa. Diretto da Carlo Barbante e con Francesco Musco come vicepresidente, il Centro promuove ricerca avanzata e soluzioni innovative per mitigare gli impatti del riscaldamento globale, adattare città e aree costiere e proteggere il patrimonio culturale e naturale.

Tra i campi di studio: innalzamento del livello del mare, gestione urbana del rischio climatico e riduzione delle emissioni di gas serra. Oltre alla Climathon, il CSRCC realizza programmi di formazione, come la Summer School internazionale, e attività di citizen science. Venezia diventa così osservatorio privilegiato e laboratorio naturale con una rilevanza globale.

Numero verde ONA

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