L’ANNO 2024 SI CHIUDE CON UN BILANCIO IN NEGATIVO PER IL PIANETA. GLI EVENTI CLIMATICI SEMPRE PIÙ ESTREMI, IL DECLINO DELLA BIODIVERSITÀ E L’UCCISIONE DI SPECIE ANIMALI HANNO SICURAMENTE CONTRIBUITO A QUESTO BILANCIO. MA, FORTUNATAMENTE, NON EMERGONO SOLO CATTIVE NOTIZIE. NUOVE SCOPERTE NATURALISTICHE E PROGRESSI IN ALCUNE AREE DELLA SOSTENIBILITÀ SONO SENZA DUBBI SEGNALI POSITIVI. ANALISI DEL WWF
Un nuovo triste record per il riscaldamento globale del pianeta
Il 2024 è stato probabilmente l’anno più caldo mai registrato, con temperature globali che hanno superato di oltre 1,5°C i livelli preindustriali. La crisi climatica si è manifestata in tutto il mondo sotto forma di eventi estremi. Dalla siccità, alle inondazioni devastanti e i circa 2mila eventi climatici gravi calcolati fino a settembre.
In Italia, il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, PNACC, rimane fermo, un segnale di grave immobilismo istituzionale di fronte a un problema urgente. A peggiorare la situazione, la perdita di foresta tropicale, cuore pulsante degli equilibri climatici del pianeta. In Amazzonia si è verificato il numero più alto di incendimai registrati dal 2007, soprattutto in Bolivia.

Specie in estinzione e incendi peggiorano il bilancio
La perdita di biodiversità è stata confermata dal Living Planet Report 2024, curato da WWF e ZSL (Zoological Society of London), evidenziando un calo medio del 73% delle popolazioni di vertebrati negli ultimi 50 anni. A peggiorare la situazione in Europa è stata certificata l’estinzione di alcune specie animali. Il lupo rischia di perdere la sua protezione particolarmente rigorosa.
COP 29 a Baku: risultato deludente
La COP 29 di Baku sul clima si è chiusa con un risultato deludente visto l’aumento molto modesto degli stanziamenti a favore dei Paesi in via di sviluppo per consentire loro di affrontare transizione e adattamento. Anche la COP 16 sulla biodiversità che si è tenuta in Colombia a ottobre scorso ha tradito le attese: i Paesi intervenuti alla Conferenza delle parti non hanno trovato un accordo per mettere a disposizione le risorse economiche necessarie a conseguire gli obiettivi di tutela della biodiversità.
Persino su un tema in cui sembrava di aver visto un’accelerazione positiva al livello globale, il contrasto alla dispersione di plastica in natura che rappresenta una minaccia anche per la salute umana, ha visto chiudere il Trattato Globale senza un accordo: il quinto round di negoziazioni che avrebbe finalmente messo la parola fine all’inquinamento da plastica, ha rinviato tutto al 2025.

Anche l’Europa ha mostrato segni di arretramento, con ritardi nell’applicazione del Regolamento contro la deforestazione e un Green Deal sempre meno incisivo.
Bilancio negativo anche nel nostro Paese
In Italia, le istituzioni hanno aggravato ulteriormente la tutela della natura nel pianeta. Un esempio lampante arriva dal decreto proposto dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che penalizza l’agricoltura biologica.
Sul fronte della biodiversità, l’Unione Europea si trova per la prima volta a dover affrontare l’estinzione di una specie di volatile, il chiurlottello, un uccello un tempo comune anche in Italia, è stato dichiarato estinto dopo che se ne erano perse le tracce a metà degli anni ’90. La sua scomparsa è dovuta alla bonifica delle zone umide e al prelievo venatorio intensivo, un campanello d’allarme per i rischi futuri.
A peggiorare il quadro del nostro pianeta, il recente abbattimento dell’orso M91 in Trentino evidenzia i rischi per la sopravvivenza dei grandi carnivori in Italia e la necessità di un maggiore impegno per una convivenza sostenibile tra attività umane e fauna selvatica.
Anche scoperte positive in questo bilancio 2024
Nonostante tutto, il 2024 ha visto scoperte naturalistiche straordinarie, come una barriera corallina di 300 anni nel Pacifico e nuove specie animali e vegetali nel bacino del Congo e nel Mekong. In Europa, il numero di linci iberiche è aumentato grazie a progetti di conservazione, e in Italia si è registrato un record di nidificazioni della tartaruga Caretta caretta. Inoltre, la Nature Restoration Law europea rappresenta una speranza concreta per il ripristino degli ecosistemi degradati.
Le energie rinnovabili tra i risvolti positivi
La crescita delle energie rinnovabili è uno dei segnali più positivi. Entro il 2030, le rinnovabili potrebbero soddisfare la metà della domanda globale di elettricità, con Paesi come Albania e Bhutan già vicini al 100% di produzione da fonti pulite. Tuttavia, l’Italia ha ancora due centrali a carbone in Sardegna che potrebbero rimanere attive fino al 2028. Sul fronte legale, la storica sentenza della CEDU, Convenzione Europea per i diritti dell’uomo, contro l’inazione climatica ha aperto la strada a nuove sfide legali in Europa.

Alimentazione sostenibile in positivo
Il 2024 ha visto un aumento record di vegetariani e vegani in Italia, a fronte di politiche governative che hanno ostacolato lo sviluppo di alternative sostenibili come la carne colturale. La vendita di prodotti biologici continua a crescere, con una superficie agricola biologica che rappresenta quasi un quinto del totale. Tuttavia, il problema dell’obesità e di stili alimentari non sani resta critico, con solo il 5% degli italiani che seguono correttamente la dieta mediterranea.
