INNOVAZIONE, RESILIENZA URBANA E TRANSIZIONE ECOLOGICA SONO I TEMI AL CENTRO DELL’EVENTO “FUTURE EARTH”. SVOLTASI VENERDÌ 6 GIUGNO NELL’AMBITO DELLA VENICE CLIMATE WEEK, LA CORNICE SCELTA È L’AULA MAGNA DELL’UNIVERSITÀ IUAV DI VENEZIA, UNICO ATENEO ITALIANO INTERAMENTE FOCALIZZATO SU INSEGNAMENTO E RICERCA NELL’AMBITO DELLE DISCIPLINE DEL PROGETTO
L’iniziativa mira a offrire strumenti e visioni concrete per affrontare l’emergenza climatica attraverso modelli urbani sostenibili, con uno sguardo attento alla situazione di Venezia e all’esempio che può rappresentare per altri contesti urbani.
Venezia, tra fragilità e opportunità. Future Earth come occasione di confronto.
La città lagunare, simbolo globale della bellezza e della vulnerabilità, è al centro di una sfida cruciale: quella di sopravvivere agli effetti del cambiamento climatico. Il 6 giugno, in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Ambiente, l’Università IUAV ha promosso un confronto sul futuro delle città, partendo proprio dalla necessità di ripensare la pianificazione urbana in chiave ambientale e partecipata.
L’obiettivo è prevenire fenomeni come la cementificazione incontrollata, le inondazioni e l’inquinamento, e al contempo promuovere comunità più inclusive e capaci di adattarsi ai mutamenti in corso.
Città circolari e tutela della biodiversità
Da quindici anni, l’ateneo ospita il Planning Climate Change Lab, centro d’eccellenza per la progettazione urbana resistente ai cambiamenti climatici. L’evento “Future Earth”, curato da Francesco Musco, docente IUAV e presidente del Consorzio CORILA (dedicato alla ricerca sul sistema lagunare), è stato interamente dedicato al tema delle “città circolari”.
Questo approccio integra architettura ecologica, mobilità sostenibile, gestione efficiente dei rifiuti, verde urbano e tutela della biodiversità, con l’intento di ottimizzare l’uso delle risorse naturali e ridurre l’impronta ecologica dei contesti urbani.
Una nuova visione: la post-sostenibilità
“Viviamo in un contesto di rischio perenne e questo richiede una progettualità basata su una visione ampia e soprattutto anticipatrice”, sottolinea Benno Albrecht, rettore dell’Università IUAV. “L’adozione di modelli circolari nelle città rappresenta un passo fondamentale verso un futuro in cui sviluppo economico e tutela ambientale possano convivere in equilibrio. Per farlo, è necessario intravedere un nuovo orizzonte mentale che definiamo della post-sostenibilità, che permetta di fronteggiare tutti quei cambiamenti (geografici, sociali ed economici) di difficile previsione e, di conseguenza, saper adattare gli strumenti intellettuali, progettuali ed operativi in tal senso”.
Contributi scientifici e visioni interdisciplinari
Ad aprire ufficialmente la giornata è stato Luca Mercalli, climatologo e divulgatore scientifico di fama internazionale. I ricercatori dell’Università Iuav, in collaborazione con il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), hanno proposto un’analisi dettagliata delle strategie di adattamento urbano.
Particolare attenzione è stta data alla mappatura climatica urbana, presentata da Paola Mercogliano, a capo della divisione CMCC dedicata ai modelli climatici regionali e agli impatti geo-idrologici.
Non è mancato un approfondimento sul legame tra ecologia, sicurezza alimentare e territori marginali. Il Future Food Institute interverrà con il contributo “Future Lands”, che esplora come rigenerazione e nutrizione possano integrarsi nella costruzione di futuri sostenibili su scala globale.
Oltre le città: la sfida dello spazio marittimo
L’Università IUAV si distingue nel panorama accademico per la sua completa dedizione alle discipline progettuali. Ossia architettura, pianificazione e urbanistica, design, arti, moda, teatro e arti performative.
Questo approccio si riflette in progetti di rigenerazione urbana come quelli del centro storico veneziano, che si affermano oggi come laboratori a cielo aperto per la “post-sostenibilità”. Proprio da questa visione è nato il Venice Water Lab, piattaforma internazionale che coinvolge enti di ricerca, università e istituzioni per sviluppare soluzioni legate alla gestione dell’acqua, alla tutela del mare e alla sostenibilità ambientale.
Nell’ottica di una formazione avanzata e interdisciplinare, lo IUAV ha inoltre arricchito l’offerta formativa con corsi di laurea in lingua inglese, focalizzati sulle sfide ambientali e climatiche. Questi percorsi formano nuovi profili professionali, capaci di affrontare le complessità della transizione ecologica in contesti urbani e marini.
L’impegno dell’Ateneo si è concretizzato anche nella partecipazione attiva alla redazione dei Piani di gestione dello spazio marittimo, approvati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’autunno 2024 e attualmente in fase di implementazione.
Clicca qui per saperne di più.







