DAL TRENTINO ALLA SICILIA, FINO A ROMA, COREPLA HA PORTATO UN MESSAGGIO DI SOSTENIBILITÀ CHE SUPERA LA DIMENSIONE TECNICA PER FARSI LINGUAGGIO CULTURALE, ARTISTICO E SOCIALE. ATTRAVERSO PROGETTI CHE UNISCONO EDUCAZIONE, INCLUSIONE E ARTE, IL CONSORZIO DIMOSTRA COME LA PLASTICA RICICLATA POSSA DIVENTARE SIMBOLO DI RINASCITA, DIALOGO E BELLEZZA CONDIVISA
La sostenibilità come esperienza collettiva
Anche quest’anno Corepla, Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica, è stata protagonista a Ecomondo, la principale manifestazione internazionale dedicata all’economia circolare e alla transizione ecologica. Ha promosso incontri, laboratori e attività di educazione ambientale, con l’obiettivo di diffondere una cultura del riciclo innovativa, partecipata e consapevole.
Un percorso che negli anni ha portato il Consorzio a trasformare la sostenibilità in un linguaggio sociale e artistico, capace di unire responsabilità ambientale, creatività e inclusione.
Corepla ha raccontato la sua missione attraverso tre progetti simbolo: la collaborazione con il MUSE di Trento, il progetto Redivivus in Sicilia e l’installazione artistica TAM TAM, in mostra a Roma.
Educare alla sostenibilità: l’esperienza del MUSE di Trento
Con il MUSE (Museo delle Scienze di Trento), Corepla promuove un percorso educativo dedicato ai più giovani e alle famiglie, che trasforma il riciclo in un’esperienza immersiva e divertente.
La Casetta Corepla è uno spazio ludico-educativo che racconta il viaggio della plastica, dalla raccolta differenziata al suo ritorno a nuova vita, rendendo la sostenibilità un gioco partecipato e concreto.
La collaborazione prosegue con la mostra “Food Sound. Il suono nascosto del cibo”, che invita a riflettere sul ruolo degli imballaggi nella filiera alimentare, e con nuovi progetti in arrivo nel 2026 dedicati a innovazione, economia circolare e cultura scientifica.
Redivivus: la rinascita attraverso l’arte e l’inclusione
In Sicilia, Corepla unisce sostenibilità ambientale e inclusione sociale nel progetto Redivivus, realizzato negli Istituti Penali e negli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni di Palermo, Catania, Acireale e Caltanissetta.
Attraverso laboratori artistici curati dall’associazione ManieMente di Romina Scamardi, i giovani detenuti hanno trasformato bottiglie in PET in opere d’arte, dimostrando come la plastica – e le persone – possano rinascere quando viene data loro un’opportunità.
«Il riciclo non è solo una scelta tecnica, è una scelta culturale – afferma Giovanni Cassuti, presidente di Corepla –. È credere che ciò che sembra finito possa ancora dare qualcosa, che da un materiale di scarto possa nascere un’opera d’arte, così come da un limite può nascere una possibilità».
TAM TAM: il dialogo tra architettura, materia e persone
Dopo il successo al Fuorisalone di Milano 2025, l’installazione “TAM TAM. Tempio, Azione, Movimento”, dello studio Alvisi Kirimoto e realizzata in plastica riciclata con la collaborazione di Corepla, approda a Roma. Fino all’8 dicembre 2025, l’opera sarà esposta nel Cortile Centrale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (GNAMC).
Composta da sei colonne mobili alte cinque metri, l’installazione invita il pubblico a muoversi, ascoltare e interagire con lo spazio, trasformando la materia riciclata in architettura e la sostenibilità in esperienza sensoriale e partecipata.
TAM TAM diventa così un tempio laico della circolarità, dove il movimento e la relazione tra le persone raccontano il potere rigenerativo del riciclo.
Un impegno che unisce cultura, arte e sociale
Con i suoi progetti, Corepla consolida una visione di sostenibilità come processo culturale e collettivo. Un percorso che testimonia come la sostenibilità non sia solo gestione dei rifiuti, ma una forma di rigenerazione civile e creativa, capace di costruire consapevolezza, bellezza e partecipazione.






