OLTRE 196 MILIONI DI PERSONE SOFFRONO LA FAME ACUTA IN DIECI PAESI DEL MONDO. IN HAITI, SUD SUDAN E GAZA L’INCIDENZA DELLA FAME RAGGIUNGE LIVELLI ESTREMI
Azione Contro la Fame lancia le Giornate Contro la Fame, una mobilitazione nazionale e internazionale che unisce famiglie, scuole, aziende, istituzioni, ristoranti, media e content creator con un obiettivo comune: garantire a ogni persona il diritto al cibo e a un’alimentazione sana, in Italia e nel mondo.
«Oggi più che mai serve un approccio integrato, capace di rispondere alle emergenze e di costruire autonomia nel lungo periodo. Fermare la fame è possibile, ma serve l’impegno di tutti», afferma Simone Garroni, direttore di Azione Contro la Fame Italia.
La mappa delle principali emergenze alimentari globali
Durante il primo appuntamento, ospitato alla Triennale di Milano, è stata presentata la Mappa delle 10 (+3) principali emergenze alimentari globali, un report che unisce dati statistici, testimonianze dirette e proposte concrete di intervento.
Il documento integra i dati dello State of Food Security and Nutrition in the World 2025 (SOFI) e del Global Report on Food Crises 2025 (GRFC), offrendo un quadro completo delle crisi alimentari più gravi del pianeta.
Nei dieci Paesi principali analizzati — Nigeria, Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Bangladesh, Etiopia, Yemen, Afghanistan, Pakistan, Myanmar e Siria — oltre 196 milioni di persone vivono in condizione di insicurezza alimentare acuta (IPC Fase 3 o superiore), pari a due terzi del totale mondiale.
A questi si aggiungono tre contesti estremamente critici dove il rischio di carestia (IPC Fase 5) è concreto: Haiti, Sud Sudan e la Striscia di Gaza, dove la fame colpisce dal 50% fino al 100% della popolazione.

Cosa emerge dal report
Il documento evidenzia alcuni fattori comuni che spiegano la gravità e la persistenza della crisi alimentare globale:
- Concentrazione: la fame acuta si concentra in pochi Paesi, ma con numeri altissimi.
- Gravità crescente: aumentano le persone in condizione di carestia (IPC Fase 5).
- Fattori interconnessi: conflitti, eventi climatici estremi, crisi economiche e disuguaglianze si combinano in modo devastante.
- Istituzioni fragili: le emergenze più drammatiche si verificano dove i sistemi politici e sociali sono più deboli.
- Ostacoli all’accesso umanitario: violenze, restrizioni burocratiche e attacchi agli operatori rallentano la distribuzione degli aiuti.
- Malnutrizione infantile: nei tredici contesti analizzati, quasi 30milioni di bambini soffrono di malnutrizione acuta, di cui 8,5milioni in forma grave e a rischio di mortalità.
- Resilienza e speranza: nonostante tutto, le comunità locali mostrano una straordinaria capacità di adattamento e ricostruzione.
«Lavoriamo in questi Paesi da anni. Ma i tagli ai finanziamenti e le barriere all’intervento umanitario stanno compromettendo la distribuzione degli aiuti salvavita. Non è il momento di tagliare: è il momento di garantire accesso umanitario e finanziamenti adeguati», continua Garroni.
Due storie simbolo: Nigeria e Gaza
Zuwaira Shehu, dallo Stato di Sokoto (Nigeria), racconta la perdita di cinque figli per mancanza di cibo e acqua pulita.
«Quando anche la mia bambina si è ammalata, temevo di perderla. Gli operatori l’hanno curata gratuitamente. Dopo due giorni ha riaperto gli occhi: è stata la prima paziente guarita in quella clinica».
Un testimone sfollato del nord di Gaza aggiunge:
«Abbiamo perso familiari, amici, e i luoghi che amavamo. Le nostre vite di prima della guerra sembrano dimenticate per sempre».
Gli appuntamenti delle Giornate contro la fame
A novembre 2025, alla Camera dei deputati, sarà presentato l’Atlante della Fame in Italia, realizzato con Percorsi di Secondo Welfare – Università degli Studi di Milano e ISTAT.
Il rapporto analizzerà insicurezza alimentare e politiche di welfare in Italia: oltre 1,5milioni di persone nell’ultimo anno non hanno avuto risorse sufficienti per comprare cibo, e quasi 5milioni non hanno accesso a un’alimentazione adeguata.
Dal 16 ottobre al 31 dicembre 2025, campagna nazionale con la partecipazione degli attori Miriam Candurro, Germano Lanzoni e Giorgio Pasotti, diffusa su TV, radio, web e social, con iniziative creative e contenuti realizzati insieme con divulgatori e content creator.
Tutti i materiali, foto e report completi sono disponibili cliccando qui.
Un impegno condiviso: aziende, fondazioni e cittadini
Le Giornate Contro la Fame sono sostenute da una rete ampia di partner tra cui:
Capgemini, Cielo e Terra, Radio Deejay, Radio Capital, EDUCatt, Ferrari Trento, FIPE, Fondazione Conad, Fondazione De Agostini, Fondazione SNAM, Gastronomika, Gruppo Enercom, Metro Italia, Michelin Italiana, Reporter Gourmet, Sole365, Surgiva, The Fork e Ticketmaster Italia.
Una collaborazione che dimostra come la lotta contro la fame richieda corresponsabilità e impegno globale, unendo imprese, istituzioni e cittadini.
Chi è Azione Contro la Fame
Azione Contro la Fame è un’organizzazione umanitaria internazionale impegnata da qurantasei anni a garantire il diritto a una vita libera dalla fame.
Opera in cinquantasei Paesi con programmi di cibo, acqua, salute e formazione, aiutando ogni anno oltre 21milioni di persone.
L’organizzazione prevede, previene e cura fame e malnutrizione, rafforzando la resilienza delle comunità vulnerabili e promuovendo innovazione e cooperazione locale per un cambiamento sostenibile e duraturo.





