mercoledì, Ottobre 22, 2025

La bottega della foresta e i tesori nascosti del bosco

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PRESENTATO, IN OCCASIONE DI TERRA MADRE SALONE DEL GUSTO, UNO DEGLI EVENTI INTERNAZIONALI PIÙ SIGNIFICATIVI DEDICATI AL CIBO E ALL’AMBIENTE. ORGANIZZATO DA SLOW FOOD, “LA BOTTEGA DELLA FORESTA” RAPPRESENTA UN INVITO ALLA SCOPERTA DELLE INNUMEREVOLI RISORSE CHE LA NATURA, IN PARTICOLARE IL BOSCO, PUÒ OFFRIRE

La bottega della Foresta al Salone del Gusto di Torino

Nei giorni scorsi, Torino ha ospitato una nuova edizione di Terra Madre Salone del Gusto, il celebre evento internazionale organizzato da Slow Food, che riunisce produttori, esperti e appassionati di cibo sostenibile da ogni parte del mondo.

Questo festival, che si tiene ogni due anni, è diventato un appuntamento imperdibile per chi desidera riflettere su temi centrali come la biodiversità, la tutela dell’ambiente e la sostenibilità alimentare.

Tra le numerose iniziative proposte, un’attenzione particolare è stata rivolta alla presentazione del libro “La bottega della foresta”, una guida che esplora i tesori nascosti delle foreste, curata da Giuseppe Bonanno e Alberto Pauletto.

Edito da Altreconomia, il volume si pone l’obiettivo di sensibilizzare i lettori sull’importanza delle foreste, non solo come risorsa ecologica, ma anche come fonte inesauribile di prodotti alimentari e materiali preziosi.

In questo contesto, sottolineano l’importanza della certificazione FSC (Forest Stewardship Council) come strumento chiave per garantire una gestione forestale responsabile e sostenibile. Di cosa parliamo?

La certificazione FSC 

FSC è un riconoscimento internazionale che attesta che i prodotti legnosi e non legnosi provengono da foreste gestite in modo sostenibile. Fondata nel 1993, l’organizzazione promuove pratiche che preservano habitat critici per flora e fauna, così da contribuire a mantenere la varietà biologica.

Le foreste certificate sono infatti gestite in modo da evitare la deforestazione e il degrado degli habitat naturali. Inoltre, consente ai produttori di accedere a mercati che valorizzano la sostenibilità, garantendo prezzi equi e opportunità commerciali. Questo non solo aiuta le imprese locali a prosperare, ma sostiene anche la creazione di posti di lavoro sostenibili.

FSC pone altresì un forte accento sul rispetto dei diritti delle popolazioni indigene e delle comunità locali. Le pratiche di gestione devono garantire il coinvolgimento delle comunità nella pianificazione e nella gestione delle risorse forestali, assicurando che beneficino direttamente delle attività economiche.

La certificazione contribuisce infine a educare i consumatori sull’importanza della gestione sostenibile delle foreste, incoraggiando scelte consapevoli. Quanto ai prodotti certificati, sono riconoscibili grazie al marchio FSC, che informa i consumatori sulla provenienza e sulla sostenibilità delle risorse. 

Implica in definitiva un approccio integrato, in cui la conservazione della biodiversità sia strettamente legata alle attività economiche. 

Questo equilibrio è fondamentale: da un lato, le foreste devono fornire risorse per le comunità e per l’industria; dall’altro, è essenziale garantire che tali risorse vengano sfruttate senza compromettere la salute degli ecosistemi. Ma torniamo al libro.

Terra Madre e l’importanza delle foreste

Nel contesto di Terra Madre Salone del Gusto, il volume è stato presentato come parte integrante di una riflessione più ampia sull’interconnessione tra natura e cibo. L’evento, noto per la sua capacità di accendere il dibattito su agricoltura etica e conservazione del patrimonio naturale, è stato il palcoscenico ideale per promuovere il concetto che senza foreste non ci sarebbe cibo. Le foreste sono infatti una vera e propria dispensa naturale, in grado di fornire alimenti e materiali di altissimo valore se gestite con rispetto e cura. 

Il motto che ha accompagnato la presentazione del libro, “Senza foreste non c’è cibo. Senza foreste non ci sono le comunità“, evidenzia come la scomparsa delle aree forestali metterebbe a rischio non solo l’equilibrio ecologico, ma anche la sopravvivenza delle comunità umane che dipendono da esse per il proprio sostentamento.

Un patrimonio di risorse forestali non legnose

Uno degli aspetti più interessanti trattati nel libro è la scoperta dei cosiddetti prodotti forestali non legnosi. Questa categoria di risorse comprende tutto ciò che le foreste possono offrire, ad eccezione del legno e della carta.

Tra questi prodotti troviamo eccellenze gastronomiche come funghi, tartufi, castagne, noci, erbe selvatiche, frutti di bosco e bacche. Ma non si tratta solo di alimenti: le foreste sono anche una fonte di materie prime preziose come il sughero, le resine, la manna e diverse tipologie di essudati vegetali

Questi ultimi, sono secrezioni prodotte dalle piante in risposta a stimoli ambientali, come ferite, stress o infezioni. Tra queste, le resine, fluidi viscosi e aromatici, emessi da alberi come pini e abeti come meccanismo di difesa contro insetti e malattie, sono le più comuni.

Il lattice, una sostanza bianca e lattiginosa presente in alcune piante, come il caucciù, che funge da barriera contro predatori e patogeni. La gomma, similmente, rappresenta un altro esempio di sostanza appiccicosa creata come risposta difensiva, utile per sigillare ferite e prevenire infezioni.

Un altro essudato affascinante è la manna, una sostanza dolce e nutriente che si origina da organismi come il frassino, quale risultato della rottura delle cellule della pianta. Inoltre, ci sono i succhi e le linfe, fluidi ricchi di nutrienti rilasciati in reazione a eventi esterni, che contengono zuccheri e minerali essenziali.

Una risorsa vitale per le comunità

I prodotti non legnosi delle foreste costituiscono un’importante fonte di sostentamento per le comunità locali.

Inoltre, rivestono anche un ruolo significativo in diversi settori, tra cui la cosmetica, la medicina tradizionale e l’artigianato.

La gestione sostenibile di tali risorse è quindi fondamentale per mantenere l’equilibrio dell’ecosistema forestale. Attraverso le linee guida e le pratiche promosse dal Forest Stewardship Council (FSC), si può garantire che la raccolta e l’utilizzo di questi prodotti avvengano in modo rispettoso dell’ambiente. Ciò implica non solo un approccio responsabile alla raccolta, ma anche la pianificazione delle attività economiche in modo da preservare la biodiversità e tutelare gli habitat naturali.

Tradizione e innovazione

La “bottega della foresta” non si limita a raccontare la ricchezza naturale dei boschi, ma invita il lettore a intraprendere un viaggio attraverso foreste e tradizioni. Il volume offre itinerari per esplorare i boschi italiani, suggerendo sagre e feste popolari legate al mondo forestale, ricette tradizionali che utilizzano i prodotti del sottobosco e visite agli ecomusei, spazi dedicati alla conservazione delle tradizioni locali. Attraverso queste proposte, Bonanno e Pauletto intendono promuovere un turismo sostenibile e consapevole, capace di valorizzare le risorse naturali senza sfruttarle in modo irresponsabile.

Il libro rappresenta anche un omaggio ai coltivatori e agli artigiani che lavorano in armonia con le foreste, utilizzando metodi di produzione che rispettano i cicli naturali e promuovono l’economia locale. Queste comunità, che hanno saputo mantenere vive conoscenze antiche e tradizioni legate alla gestione del bosco, svolgono un ruolo fondamentale nella protezione dell’ambiente e nella trasmissione di saperi che rischiano di andare perduti.

Un manifesto per la sostenibilità

In definitiva, “La bottega della foresta” non è solo un libro di cucina o un manuale di raccolta; è un vero e proprio manifesto per la sostenibilità. Promuove un turismo consapevole e responsabile, invitando i lettori e i visitatori delle foreste a rispettare l’ambiente, a comprendere l’importanza di ogni singolo elemento naturale e a praticare la raccolta con criterio e moderazione. Le foreste, come ci ricorda Bonanno, non sono infinite e il loro equilibrio è fragile: ogni gesto conta.

In un momento storico in cui il cambiamento climatico e la deforestazione stanno mettendo a dura prova gli ecosistemi mondiali, il messaggio di questa iniziativa è più attuale che mai. “Senza foreste, non c’è futuro per l’umanità”.

Numero verde ONA

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