IL MONDO DI FEDE E SCIENZA HANNO COLLABORATO ALLA CREAZIONE DI UNA GUIDA PER AIUTARE LA COLLETTIVITÀ A TUTELARE L’AMBIENTE
Vivere in armonia con la natura e tutte le creature del pianeta non è solo l’obiettivo che si prefiggono i ricercatori ma è anche un valore preservato dalla religione. Lo stesso Papa Francesco, nella sua enciclica Laudato si’, ha invitato le persone a condividere una “consapevolezza amorevole” di quella che è la nostra “casa”, cioè l’ambiente che ci circonda.
«Siamo in un momento storico critico in cui le azioni di oggi determineranno il destino delle generazioni a venire – ha dichiarato il Cardinale Michael Czerny, Prefetto del Dicastero Vaticano per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale -. La sfida che ci attende è monumentale. Abbiamo bisogno di una coraggiosa rivoluzione culturale per rispondervi adeguatamente».
La guida per la cura del pianeta unisce fede e scienza
Ed è così che nasce La nostra casa comune. Una guida per prendersi cura del nostro pianeta, frutto, per la prima volta, di una stretta collaborazione tra la comunità scientifica, con il Stockholm Environment Institute (SEI), e quella spirituale, con il Dicastero Vaticano per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale.
Questa guida, disponibile in cinque lingue, riporta importanti e facili spiegazioni riguardanti le questioni ambientali più urgenti, insieme ad alcuni consigli utili per le comunità:
- cambiamenti climatici;
- biodiversità;
- risorse di acqua disponibile;
- produzione alimentare;
- inquinamento atmosferico;
- consumo sostenibile;
- legame tra sostenibilità e giustizia sociale.
Ogni sezione è poi introdotta da un riferimento specifico presente in Laudato si’, mentre la conclusione riporta “l’orazione del Papa per la nostra Terra”.
«In un momento in cui molte persone si sentono senza speranza e incapaci di fare la differenza – spiega il direttore esecutivo di SEI Måns Nilsson – questa guida mostra che possono, sia individualmente sia collettivamente, sostenere il cambiamento sistemico».
Il nostro clima: gli effetti del riscaldamento globale
“Il clima è un bene comune, di tutti e per tutti”. Con queste parole si apre la prima parte della guida, che tratta uno dei problemi principali che sta affrontando la Terra e i cui effetti sono sempre più visibili: la crisi climatica.
Siccità, tempeste e inondazioni sono già più frequenti e gravi. La scarsità di cibo e acqua causa fame e conflitti. 150 milioni di persone abitano oggi in terre che saranno sommerse dall’alta marea entro metà secolo.
Senza una risposta efficace su vasta scala, il clima che cambia minerà le condizioni che hanno permesso all’umanità di prosperare sulla Terra. È necessario quindi cambiare fortemente le nostre economie, i nostri comportamenti e i nostri modelli quotidiani di consumo e promuovere la giustizia sociale.
Unire fede e scienza per il nostro pianeta
Uno degli elementi più importanti per salvaguardare il pianeta è proteggere e ripristinare gli habitat sulla terra e in mare. Dal 1970 le specie di fauna selvatica sono diminuite fortemente, insieme ad api e altri impollinatori, minacciando così la produzione di molti alimenti, come frutta e verdura.
La biodiversità è il fondamento della nostra sopravvivenza e del progresso dell’umanità, come ci ricorda Laudato si’: “Poiché tutte le creature sono connesse tra loro, di ognuna dev’essere riconosciuto il valore con affetto e ammirazione”.
Perciò ogni atto di crudeltà verso qualsiasi creatura è contrario alla dignità umana.
La nostra acqua, un bene di tutti
Entro il 2025, ben 2/3 della popolazione mondiale potrebbero affrontare carenze idriche. L’acqua viene continuamente sprecata o inquinata a causa dell’uso di fertilizzanti chimici e pesticidi. Inoltre il cambiamento climatico sta anche causando siccità in alcune aree geografiche:
- circa 4 miliardi di persone subiscono la scarsità d’acqua almeno un mese all’anno;
- 3,6 miliardi vivono senza servizi igienico-sanitari sicuri;
- 1,7 miliardi non dispongono di servizi igienico-sanitari di base e ciò provoca malattie mortali.
“L’accesso all’acqua potabile sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale”. Perciò abbiamo l’obbligo morale di garantire che tutti abbiano accesso all’acqua pulita necessaria per soddisfare i bisogni umani fondamentali e che l’uso nell’agricoltura e nell’industria sia più sostenibile.
Contrastare l’inquinamento atmosferico
“Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora”.
Purtroppo però nove persone su dieci nel mondo respirano aria che contiene alti livelli di sostanze inquinanti, divenendo a maggior rischio di malattie cardiache, ictus e cancro ai polmoni. L’inquinamento atmosferico uccide più di 4 milioni di abitanti ogni anno. In più contribuisce al riscaldamento globale e danneggia il mondo naturale.
Ridurre quindi le emissioni inquinanti generate da industrie, trasporti e dalla gestione dell’energia e dei rifiuti è quindi fondamentale. Occorre portare avanti il passaggio dai combustibili fossili all’energia rinnovabile (solare, eolica o idroelettrica) e trasformare il trasporto pubblico in città, grazie al maggior uso di veicoli elettrici e a più diffuse reti pedonali e ciclabili. Queste misure comportano anche un adattamento dei nostri stili di vita, che devono diventare più sostenibili.
Fede e scienza insieme per ridurre la fame nel mondo
La domanda di cibo è aumentata sempre più con il passare degli anni e ciò ha comportato rilevanti cambiamenti nel settore dell’agricoltura: meccanizzazione, impiego di nuove varietà di colture, uso di pesticidi chimici e fertilizzanti sintetici.
Tuttavia l’agricoltura intensiva ha avuto impatti ambientali e sociali devastanti. Il modo in cui produciamo e consumiamo cibo è intimamente connesso con i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, l’eccessivo uso dell’acqua e l’inquinamento.
Ma è importante garantire la sicurezza alimentare per tutti e salvaguardare gli ecosistemi e questo compito può essere svolto da metodi agricoli più sostenibili: “vi è una grande varietà di sistemi alimentari agricoli e di piccola scala che continua a nutrire la maggior parte della popolazione mondiale”. I metodi dell’agricoltura ecologica possono inoltre rinvigorire i terreni degradati, dare spazio alla natura, proteggere i suoli e ridurre l’emissione di carbonio.
Il nostro mondo del consumo esasperato
“Il mondo del consumo esasperato è al tempo stesso il mondo del maltrattamento della vita in ogni sua forma”.
Dunque, Laudato si’ tratta il problema del consumismo. Gli attuali modelli di produzione e consumo nel mondo industrializzato spogliano la Terra delle sue risorse naturali, come foreste, pesci, minerali e acqua. È dal 1970 che consumiamo più di quanto il pianeta possa tollerare.
Tutto ciò comporta gravi conseguenze sul mondo, sui cambiamenti climatici, sul problema dell’inquinamento e sulla disponibilità di risorse naturali. Occorre perciò ridefinire i valori culturali della nostra società e adottare approcci economici circolari e rigenerativi, riutilizzando, riciclando e condividendo i materiali. Bisogna scegliere i propri prodotti con cura e responsabilità, valutando sia l’impronta ecologica sia quella sociale.
Fede e scienza, il nostro futuro condiviso
La crisi climatica non è giusta: sebbene siano i Paesi più ricchi i maggiori responsabili del riscaldamento climatico, a subirne le conseguenze peggiori sono le popolazioni più povere e meno sviluppate. Entro il 2050, oltre 140 milioni di persone in America Latina, Africa sub-sahariana e Sud-Est asiatico potrebbero essere costrette a migrare a causa dell’innalzamento del livello del mare, delle condizioni meteorologiche estreme e degli scarsi raccolti.
“Un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente”. Tutti noi siamo legati l’un l’altro. Tutti condividiamo lo stesso pianeta e siamo quindi responsabili della sua cura.
E per affrontare le sfide che ci pone il cambiamento climatico l’enciclica sostiene che “molte cose devono riorientare la propria rotta”. Possiamo rinnovare il nostro rapporto con il pianeta, non solo per sopravvivere, ma anche per prosperare, ripristinando gli ecosistemi, costruendo nuove infrastrutture per proteggerci dall’inevitabile innalzamento del livello del mare e sviluppando colture resistenti alla siccità.
Salvaguardare il diritto delle future generazioni a un clima sicuro, alla salute e a godere delle meraviglie della nostra Terra deve diventare una priorità. E su questo sia il mondo spirituale sia quello scientifico sono d’accordo.