IL RICORSO PRESENTATO DALL’AVVOCATO DI PARTE EZIO BONANNI È STATO ACCOLTO DAL TRIBUNALE DI LATINA. IL FINANZIERE IN CONGEDO ANTONIO DAL CIN, SOFFERENTE PERCHÈ COLPITO DA PATOLOGIA ASBESTO CORRELATA SARÀ RISARCITO.
Lo studio legale Bonanni e l’Osservatorio Nazionale Amianto hanno ottenuto una importante vittoria in aula. Il finanziere in congedo Antonio Dal Cin, si era ammalato di una grave forma polmonare a causa dell’inalazione di fibre di amianto, durante il suo servizio in caserma.
Il tribunale di Latina, sezione Lavoro, ha accolto il ricorso presentato dall’avv. Ezio Bonanni e ha condannato il ministero dell’Interno e quello delle Finanze (cui fa capo il Corpo) al pagamento di due assegni vitalizi per un importo complessivo di 1800 euro mensili e alla liquidazione di 90mila euro. Seppure citate in giudizio le parti resistenti non si sono costituite e sono rimaste in contumacia.
Il giudice Umberto Maria Costume ha riconosciuto all’ex militare una invalidità del 50% perché ha “svolto servizio in particolari condizioni ambientali ed operative eccedenti l’ordinarietà”.
La reazione del finanziere in congedo Antonio Dal Cin
«Le persone si rispettano in vita non deponendo corone d’alloro – è il commento lapidario di Antonio Dal Cin -. Tuttora, sono ostaggio della burocrazia e di una giustizia amministrativa che continua a chiedere tempo»
Dal Cin è affetto da una malattia asbesto-correlata, per aver inalato fibre killer di amianto. Queste quasi sempre sono fatali.
«Ringrazio pubblicamente l’avvocato Bonanni per questa importante vittoria e sono fiducioso sul fatto che riuscirà a rendermi ulteriore giustizia su questa vita terrena».
Antonio Dal Cin, 52 anni, ha vinto la sua lotta contro l’asbestosi contratto all’età di 41 anni e contro l’amianto. Dopo anni, ha vinto anche la sua battaglia giudiziaria contro i due succitati dicasteri.
Arruolato nel Corpo della Guardia di Finanza nel settembre del 1991, Dal cin ha frequentato il 61° Corso “Cadore” della Scuola Alpina di Predazzo (TN),
Dopo essere stato assegnato al Gruppo di diverse città, nel 2006, “a domanda”, si è fatto trasferire alle dipendenze del III Nucleo Atleti di Sabaudia (LT), per “gravi” ragioni di salute. A gennaio del 2014 è stato collocato in congedo assoluto, perché non più idoneo al Servizio di Istituto nel Corpo della Guardia di Finanza.
Pur essendo malato di asbestosi, una patologia altamente invalidante e letale, da una parte è stato valutato inabile al 100%, dall’altra, in sede di riconoscimento di vittima del dovere, aveva ottenuto solo il 5% di invalidità. Ma poi, l’accertamento tecnico d’ufficio del medico legale del Tribunale, invece, gli ha riconosciuto un grado invalidante maggiore.
Sentenza importante per la famiglia Dal Cin
Questa sentenza è importante per Antonio. Perché, oltre a essere gravemente malato, l’ex dele “Fiamme gialle” ha una situazione familiare veramente difficile. Infatti, anche sua moglie versa in una situazione gravata da problemi di salute. Inoltre Antonio ha a carico una figlia, Jennifer, maggiorenne e due minorenni, Matteo e Anna, di 8 e 14 anni.
La fibra killer in agguato in tutto il comparto sicurezza
«Quello di Antonio – dichiara Ezio Bonanni –, con una valutazione medico legale del tutto errata, è solo uno dei tanti casi che purtroppo affliggono le Forze Armate. E tutto il comparto sicurezza, costantemente esposto alla fibra killer, ampliamente utilizzata, fino alla messa al bando. È molto importante che il sacrificio delle Fiamme gialle, nello svolgimento del loro dovere, sia riconosciuto, senza la necessità di adire le vie giudiziarie, questo è uno degli impegni che l’Osservatorio porta avanti da anni».
Il Tribunale di Latina conferma che le patologie di Dal Cin sono riconducibili alla fibra killer presente in caserma
Il Tribunale di Latina ha evidenziato che il quadro clinico di dal Cin si compone di trepatologie: asbestosi pleurica, bronchite cronica asmatiforme e disturbo ansioso disadattivo. Per le prime due, il competente Comitato di Verifica, prima, e la Commissione Medica Ospedaliera poi, hanno confermato la sussistenza della causa di servizio.
«… le patologie “asbestosi pleurica” e “bronchite cronica asmatiforme” possono essere ricondotte secondo adeguati criteri probabilistici all’esposizione a fibre di amianto la cui presenza è stata accertata sul luogo di lavoro…», recita la sentenza.
L’attività dell’Osservatorio Nazionale Amianto
L’ONA prosegue il censimento dei siti contaminati su tutto il territorio nazionale, anche grazie alla creazione dell’APP amianto, attraverso lo Sportello Online e il numero verde dedicato
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L’associazione pubblica costantemente notizie in merito al problema amianto in Italia, grazie alla sua testata giornalistica de “Il Giornale sull’Amianto” . All’interno è possibile consultare il focus dedicato alla malattia dell’asbestosi e la tutela dei diritti di tutte le vittime del dovere.